mercoledì 11 dicembre 2013

Viareggio (lu) senza sosta continua la mobilitazione linciaggio sfiorato al presidio di protesta.


I Forconi bloccano Viareggio, traffico in tilt.
 
 
 
Mobilitazione senza sosta .
Traffico bloccato in entrata e uscita, delegazione parte per Roma.

Sputano sulla folla e poi fuggono, linciaggio sfiorato al presidio di protesta

martedì, 10 dicembre 2013, 20:00
di Alberto Pardini
Chi scrive oggi ha dedicato un po' del suo tempo per vivere da vicino la protesta che si sta svolgendo a Viareggio come su tutto il territorio nazionale, la curiosità era principalmente quella di capire innanzi tutto "chi" è sceso in strada per aderire all'iniziativa, ma anche come viene percepita dagli automobilisti questa situazione di disagio. La risposta al primo quesito arriva non appena raggiungo le strisce pedonali alla base del cavalcaferrovia: donne e uomini, giovani e adulti; disoccupati, dipendenti e piccoli imprenditori; volti conosciuti di destra, di sinistra, ma soprattutto di chi oramai non crede più nella politica e nei politici, tutti uniti in un unico obbiettivo, capace di accorciare le differenze politiche, sociali e culturali, quello di uno Stato più equo e di una cacciata della classe politica e dirigenziale che ha ammorbato e affamato questo paese.
Lo svolgimento del presidio è semplice: si invadono per qualche minuto le strisce pedonali, bloccando di fatto il traffico, che poi viene fatto defluire per qualche altro minuto, tutto ciclico, addirittura cronometrato; nel frattempo si espongono striscioni, si parla con la gente in auto e in motorino, si fa volantinaggio. Come al solito c'è sempre il "furbo" di turno che in auto o motorino supera la fila e cerca di forzare il blocco dei manifestanti, ma basta un tono di voce più alto e anche il più frettoloso degli automobilisti deve arrendersi e attendere i pochi minuti che lo separano dalla finestra di deflusso successiva. Nessuno vuole problemi, tutti sono consapevoli che il minimo incidente metterebbe a rischio la legittimità dell'intera protesta. E questo incidente oggi è stato sfiorato.
Erano circa le 19.00 quando due stranieri in motorino, di evidente accento dell'est europeo, hanno provato a forzare la schiera di manifestanti, e come negli altri casi gli è stato chiesto tranquillamente di attendere solo pochi minuti; i due però non si sono fatti convincere e hanno provato nuovamente a infilarsi tra le fila colpendo anche una donna con la ruota anteriore del motociclo, a questo punto gli animi si sono scaldati e i due sono stati fatti arretrare, ne è nato un piccolo parapiglia - esclusivamente verbale - anche se la tensione era evidente, ma niente in confronto a quello che sarebbe successo poco dopo. Alla ripartenza dei mezzi infatti, i due stranieri hanno accelerato a tutto gas, sputando sui manifestanti e cercando di fuggire ad un gruppetto inferocito di inseguitori. Più persone hanno affermato di aver sentito uno dei due urlare un'offesa rivolta agli italiani mentre il passeggero sputava, chi scrive, che era dall'altro lato della strada al momento del fatto, non può confermare nè smentire le parole, ma il gesto si. La caccia all'uomo è durata pochi minuti visto che i due hanno avuto gioco facile a sfuggire agli inseguitori appiedati, nel frattempo però c'era chi predicava calma per non lasciare spazio a strumentalizzazioni da parte dei detrattori dell'iniziativa.
Ad onor del vero, e rispondendo al secondo degli interrogativi, va detto che molti automobilisti hanno mostrato segni di incoraggiamento e assenso verso la protesta, alcuni addirittura sono scesi dalle loro vetture per unirsi al blocco per qualche minuto, addirittura un intero bus del trasporto pubblico - autista in primis - si è riversato in strada, tra gli applausi dei presenti. Altri, ben pochi in verità, hanno espresso palesemente la loro irritazione più per il ritardo causato dal blocco che per la manifestazione in sè per sè.
Non chiamateli forconi. Chiedono categoricamente di non essere chiamati "forconi" i manifestanti di Viareggio (cosa per l'altro ribadita anche in altre città, ndr) ma semplici cittadini arrabbiati per la situazione del Paese, i Forconi, aggiungiamo noi, sono solo uno dei tanti movimenti che aderiscono al coordinamento nazionale della protesta, che la stampa aveva utilizzato per semplificazione giornalistica.
Il presidio continuerà come già detto fino a venerdì con le consuete modalità, unica eccezione domani, quando la protesta locale dovrebbe assumere contorni più soft a causa della trasferta a Roma di molti manifestanti per protestare di fronte al Parlamento in occasione del voto sulla fiducia al governo Letta. Intanto, ci informano dal presidio, ancora nessun esponente dell'Amministrazione Comunale si è fatto vivo al presidio, quantomeno per parlare con i manifestanti, anzi, da Piazza Nieri e Paolini arriva solo un distaccato silenzio.
 
 

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