sabato 21 dicembre 2013

TELEVISIONE E CONDIZIONAMENTO DI MASSA


Sveglia Italiani attenzione, al costante martellamento imposto da questa TV controllata dal potere politico, partitico.
La televisione?  E’ uno dei più potenti e subdoli strumenti di condizionamento di massa, imponendoci fin dall’ infanzia un vero e proprio martellante lavaggio del cervello, condizionandoci in ogni cosa e scelta della nostra vita quotidiana; acquisti, moda, politica, informazione, sicurezza o terrore, senza che noi ce ne rendiamo conto; come nel film Matrix, viviamo credendo che le nostre scelte e pensieri siano coscienti e autonomi, invece sono guidate.

LA TELEVISIONE E IL SUO POTERE DI CONTROLLO SULLE MENTI DELLE PERSONE
La televisione è il canale più comunemente usato nella pratica della diffusione di modelli, mode e tendenze ed è il più utilizzato da chi vuole controllare le masse nei paesi democratici.
Ma qual’è il suo più grande potere?
Alcuni pensano che sia la possibilità di decidere cosa le persone devono pensare, un potere manipolatorio, categorico e impositivo.
In realtà la televisione non impone nulla in termini di cosa pensare, bensi lavora su quel fenomeno che la sociologia della comunicazione chiama Agenda Setting, ovvero la facoltà di decidere “riguardo a cosa” la massa deve pensare.
Potendo decidere gli argomenti su cui le persone ragioneranno, si scambieranno pareri, si formeranno opinioni, chi controlla la tv è in grado di creare una realtà parziale ed omettere da questa realtà tutto ciò che non vuole si conosca.
E’ dunque l’omissione il vero potere, l’omissione di tutti quegli argomenti, quei valori, quei modelli, quei pensieri, quelle sensazioni, quegli atteggiamenti, quei comportamenti che sono ostili al leader e al regime mediatico.
 Per rendere la massa più controllabile, i coinvolgimenti emotivi devono essere strutturati intorno ai modelli proposti dal regime .
Per favorire la controllabilità delle masse nei paesi democratici abbiamo visto che è utile stimolare modelli di pensiero istintivi, reattivi e favorire l’ignoranza allo scopo di ridurre il livello delle indagini e limitare la cooperazione fra i singoli.Leggi un quotidiano a caso, guarda un telegiornale a caso, e noterai, sono certo che lo hai già notato da tempo, che la parte del leone la fanno le cattive notizie, la cosiddetta cronaca nera, anche se oggi il giornalista al Tg dice semplicemente: “E ora passiamo alle notizie.” E via con “E’ stato assassinato”, per passare poi a “Rapina, stupro, malasanità, furto, stalking, le borse hanno chiuso in negativo, corruzione, fondi dei partiti, truffa, tasse, evasori, Monti, sciopero, suicidio, fallimento, lo spread (ultimo nato che riempie bene la bocca dei giornalisti) ecc.”, la lista è lunga e il telegiornale finisce prima di poterle raccontarle tutte.
Si dice che il giornalismo attuale è come un “guardiano del potere”, ovvero esso sostiene il potere nel non far trapelare verità scomode e utilizza tecniche per impedire una vera presa di coscienza dei cittadini sulla realtà finanziaria, politica, economica e mediatica. Si cerca persino di addolcire tutto questo facendo diventare l’informazione uno spettacolo attraente, emozionante oppure raccapricciante, ma comunque sempre emotivamente “forte” e quanto possibile spettacolare. Gli obiettivi principali sarebbero la disinformazione, la distrazione e il condizionamento necessario per non mettere in pericolo il sistema.
 

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