giovedì 26 dicembre 2013

Boldrini: la donna che odia le donne


Quello di Boldrini è un vero e proprio odio classista dell’aristocratica con servitù, nata ricca e vissuta ancora più ricca grazie al parassitismo verso i contribuenti, rispetto alle donne normali. Ma come, non avete anche voi la serva che prepara la tavola!? Deve avere tuonato la novella Maria Antonietta.
Ma il suo odio va ancora più in là. E’ un odio verso l’ordine naturale delle cose. La donna – anzi la femmina – non è costretta a prendersi cura di chi ama, ad accudire i propri figli, è la sua natura, e allora la si deve spogliare in ogni modo della sua natura. Si deve creare un’artificiosa e inesistente ‘guerra dei sessi’ per inserire un piede di porco nel sancta sanctorum della società: la famiglia.
Nel mondo distopico di Boldrini, la mamma non esiste. Esiste la ‘cittadina numero qualcosa’ che ‘nasce-consuma-crepa’. Un numero nell’ingranaggio. E i motivi sono più sottili di un vetusto e obsoleto femminismo.
Boldrini, che è espressione del Sistema, sebbene espressione naif, non vuole una società dove vi siano dei legami. Vuole una società di individui anonimi e privi di riferimenti affettivi: perché sono più controllabili, è più semplice ‘controllare’ chi non ama nessuno. Se ci pensate con attenzione è l’ideologia della società utopica del comunismo, dove ai figli veniva insegnato che lo Stato veniva prima dei genitori: e quale migliore modo, se non quello di abolire del tutto la famiglia? Perché è la famiglia, il vero e unico ‘bunker’ della resistenza al Sistema. E’ la famiglia, dove la tradizione si perpetua. E’ la famiglia l’unico vero nemico dell’assolutismo. Perché è nel suo interno che si creano legami di amore che entrano in contrasto con il Progetto. Nella famiglia, e nei legami di sangue è l’intimo e ultimo rifugio di ciò che siamo: finché ci sarà la famiglia, ‘loro’ non potranno vincere.
Ed è per questo che fanno – e faranno – di tutto per indebolirla. Con mezzi diversi. Degradarla e ridicolizzarla, con la creazione di tipologie bizzare di ‘famiglia’. Destabilizzarla con la propaganda delle coppie miste e con il massiccio innesto di ‘nuovi’ individui.
Il loro obiettivo è la dissoluzione della società in ‘società liquida’ e liquefatta, dove gli individui sono singole monadi perdute nel mare magnum dell’esistenza: e quindi deboli e controllabili dal Sistema. Immigrazione e omosessualizzazione sono tutte propedeutiche a questo fine.
In una parola: entropia. Vogliono che le società occidentali siano ‘purgate’ dei legami che le tengono insieme: per dominarle meglio.
Tornando a Boldrini, quello che lei ha in mente è un lavoro di ‘ingegneria sociale’, dove gli esseri umani sono meri animali da educare e addomesticare. Come ogni giacobino che si rispetti, odia l’essere umano: perché non rispecchia l’umanità come-dovrebbe-essere ma come è. Ogni deriva giacobina, da quella sovietica a quella attuale, odia l’essere umano, perché non soddisfa i loro criteri, e allora deve creare l’uomo nuovo. Plasmarlo. In questo l’ideologia modernista, come il comunismo sovietico prima, è una nuova religione: vuole plasmare l’uomo non più a somiglianza di Dio, ma a somiglianza della Dottrina. E’ questo il Progetto finale: creare un uomo che rispecchi l’ideale di società anti-identitaria. E’ mulatto, gay e solo. Tanto solo.

Fonte articolo              http://identità.com  

 

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