domenica 29 dicembre 2013

Il funerale di mamma Ramelli riunisce in chiesa tutta la destra


Cielo di piombo e lacrime di pioggia ieri sul funerale di mamma Anita Ramelli, nella chiesa dei santi Nereo e Achilleo. La stessa dove trentotto anni fa aveva salutato suo figlio Sergio.

La stessa dove trentotto anni fa aveva salutato suo figlio Sergio, il militante del Fronte della gioventù a cui i bastardi senza gloria (e onore) di Avanguardia operaia avevano sfondato il cranio con le chiavi inglesi UZ36. In molti contro lui da solo, reo di aver scritto un tema contro le Brigate rosse in una scuola dove i rossi facevano i padroni. Se la cavarono con poco, condanne a una decina d'anni mentre per Ramelli furono 48 terribili giorni di agonia tra la speranza e la disperazione di mamma. Erano tempi in cui alla condanna di prammatica fatta in consiglio comunale, ci fu chi applaudì al ricordo del fatto e fischiò il rappresentante del Msi Tomaso Staiti di Cuddia. E gli anni dopo Ignazio la Russa fece fatica a trovare un prete disposto a dire una messa per ricordarlo. Ieri è stato proprio La Russa a portare a spalla la bara insieme a Viviana Beccalossi. Intorno alla figlia Simona c'erano Giorgia Meloni, Massimo Corsaro, Carlo Fidanza, Paola Frassinetti, Marco Osnato, Romano La Russa, Marco Valle, Roberta Capotosti. Quelli di Forza Nuova schierati a picchetto, Casa Pound con un mazzo di fiori, gli Hammerskin. Nessun saluto romano. Alla fine un corteo fino al marciapiede dove Sergio trovò quella morte orribile. «Ora - le parole dell'omelia - Anita Ramelli è nella luce del Signore. Perché il suo purgatorio l'ha già vissuto su questa terra». Non aveva bisogno di purgatorio quella grande donna che seppe vivere il suo lutto senza mai odiare.

sono state deposte corone di fiori sotto la targa dedicata a Sergio Ramelli che presto sarà dedicata anche ad Anita. La mamma di tutti noi che non abbiamo dimenticato.

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