sabato 21 dicembre 2013

Il collasso di una nazione: Alfano dice sì allo “ius soli”

Il nuovo re delle giravolte e dei voltafaccia ha eseguito una nuova piroetta in bello stile, con una sottile ma chiara intenzione di accaparrarsi voti a sinistra (dato che a destra ne prenderà probabilmente ben pochi).
Alfano apre allo “ius soli” affermando che “dovrà essere strettamente legato collegato al ciclo scolastico“, il che vuol dire tutto e niente, anzi forse più niente che tutto.

A far scandalo non è poi tanto il contenuto dell’affermazione che incarna in pieno la nebulosa ed incerta strategia dei politici contemporanei, indirizzati solo verso nuove fette di elettori invece che su un sacrosanto principio di merito. Il Nuovo Centro Destra è conscio di perdere la maggior parte dell’elettorato di destra e centro-destra, e così sceglie la “comoda” via di una demagogia spiccia e priva di senso, in vista delle prossime elezioni.
Colpisce poi la leggerezza con cui viene affrontato un tema del genere, quello del diritto di cittadinanza, che dovrebbe rappresentare un traguardo e non un regalo da parte delle nostre istituzioni. Essere o diventare italiani, tolto il fatto che non potranno mai essere la stessa identica cosa, dovrebbe essere un’ambizione stimolante per chi in Italia vuol venire per contribuirne alla crescita, non allo svilimento. Il “dentro tutti” andrebbe contro questa logica, sarebbe come “deprezzare” il passaporto italiano, cancellando così l’ennesimo criterio meritocratico dal panorama nazionale.
E’ oltremodo spaventevole come il declino delle istituzioni nostrane vada a braccetto con lo svilimento della nazione e dell’amor di patria che quest’ultime ne fanno. D’altronde come può un puro sentimento di legame alle proprie radici stare a contatto con politici pronti qualsivoglia tipo di girotondo e giravolte per meri interessi personali? Come abbiamo visto non solo i politici tendono a svilire la nostra Patria, anche i magistrati non sono da meno. Il tribunale di Milano aveva assolto i 14 manifestanti che nel 1999 avevano dato fuoco sulla pubblica piazza al tricolore ( non era vilipendio, bensì danneggiamento aggravato), mentre sempre secondo i giudici la bandiera dell’Unione Bancaria Europea è “intrisa di valore spirituale”…
 
  Fonte articolo.                                 http://elzeviro.net

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