lunedì 23 dicembre 2013

Otto mesi di chiacchiere e gaffe Pure il Pd si stufa della Kyenge

 
 
 UN MINISTRO RISCALDATO – DOPO OTTO MESI DI CHIACCHIERE E GAFFE PURE IL PD, COME DOMENICO GRISPINO, SI È STUFATO DELLA KYENGE (CHE È STATA ASSENTE DAL PARLAMENTO IL 93% DEL TEMPO)
 
SEMPRE IN VIAGGIO A SPESE NOSTRE.

La Kyenge si divide tra convegni e cene benefiche. Ma finora non ha combinato nulla per le famiglie italiane in Congo e per Lampedusa. Quasi tutto il partito la attacca: “Non basta piangere”. Lerner: bilancio negativo.
«Non vale un’acca! Il ministro Kyenge dimostra di non valere un’acca! Prenda subito un aereo per il Congo! E già che c’è ci resti anche a lungo!» strepita il leghista Borghezio al telefono col nostro ambasciatore a Kinshasa.

Ventisei famiglie italiane sono bloccate lì, in Congo, alcune da più di due mesi, insieme ai loro bambini adottati, tra malaria, visti scaduti, assurdità varie.

Dal ministro Cecile Kyenge, congolese di origini, ci si aspettava un aiuto («Stiamo intensificando il lavoro diplomatico» promise a metà dicembre…), ma finora nessun risultato, solo promesse. Una mamma ha anche denunciato: «Abbiamo chiamato il ministero più volte, ma la Kyenge non ci ha mai dato ascolto». La materia è competenza della Farnesina, ma è difficile non leggerlo anche come un insuccesso personale della Kyenge. Nove mesi complicati per la traballante poltrona della ministra (dell’Integrazione), sotto attacco anche del Pd, stufo del suo ministro. «La sua presenza nel governo non dev’essere solo un modo per ripulirsi le coscienze. Non basta piangere e condannare, deve dare risposte concrete ai migranti» la rimprovera il deputato Pd Kalid Chouki (che ieri si è recluso al Cie di Lampedusa, incassando la solidarietà di mezzo partito) anche lui un «Turco boy», nel senso di un pupillo dell’ex ministra Livia Turco, che ha sponsorizzato la nomina della Kyenge presso Letta. Sul fronte dei «migranti», stavolta sua piena competenza, la Kyenge ha fatto solo buchi nell’acqua. Prima della tragedia dei morti a Lampedusa, e prima degli scandali sulle condizioni dei clandestini nei Cie, la Kyenge assicurava: «L’immigrazione? Non è un’emergenza, ormai è un fenomeno stabile». Anche l’antileghista viscerale Gad Lerner, che pure – scrive sul suo blog – ha «gioito per la sua nomina» e si è «indignato per gli attacchi razzisti di cui è stata oggetto» (le battute da osteria sull’orango…), chiede: «Porterà a casa qualche risultato?».

fonte articolo      http://piovegovernoladro  

Immagini blog  Boia chi Molla.              http://boiachimollla.blogspot.it/

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