mercoledì 18 dicembre 2013

Le poltrone tremano: Il ministero commissiona indagini sugli umori delle truppe in vista della manifestazione nazionale del “comitato 9 dicembre”

Sembra che dopo le ultime giornate di protesta del “comitato 9 dicembre”, impauriti dalla coscienza comune sviluppatasi tra manifestanti e Forze dell’ordine, i politici abbiano commissionato un sondaggio al fine di saggiare gli umori delle truppe. La denuncia è stata lanciata da Domenico Leggiero, responsabile di Osservatorio Militare centro studi per la tutela del personale delle forze armate.

“Qualcuno molto in alto vuole capire se il crescente malcontento che serpeggia anche tra i dipendenti pubblici con le stellette rischia di far traballare la fedeltà dei soldati nell’eventualità di un loro impiego in ausilio alle forze dell’ordine per contrastare manifestazioni di massa”, spiega l’ex maresciallo. “Segnalazioni di queste verifiche informali ci sono arrivate da diverse caserme in giro per l’Italia in cui hanno sede i reggimenti potenzialmente impiegabili a scopo di ordine pubblico. Questi test per sondare l’affidabilità del personale, condotti in modo riservato, scattano solitamente in situazioni di pericolo per la sicurezza nazionale: in trent’anni di servizio, mi è capitato solo all’epoca dell’operazione Vespri Siciliani contro la mafia e dopo l’11 settembre in piena fase antiterrorismo”.
“Oggi, evidentemente per qualcuno il pericolo nazionale sono i cittadini che protestano: ma un pericolo per chi? Iniziative del genere vengono decise a livello politico. Qualcuno è rimasto molto spaventato dal gesto dei poliziotti che si sono tolti il casco per esprimere la loro vicinanza alle ragioni della protesta e ora teme che anche i soldati potrebbero fare lo stesso e che cada così anche l’ultimo baluardo a difesa del potere. Beh, potrebbe succedere benissimo visto che lo scontento è forte e dilagante a tutti i livelli, dal soldato semplice agli ufficiali”.
Continua l’ex militare: “Fedeltà alle istituzioni e al paese significano fedeltà al popolo italiano, ai cittadini, non ai politici e ai presidenti di turno: quelli passano, gli italiani restano”.
Nonostante questa intervista rilasciata al fatto quotidiano, il ministero della difesa smentisce che siano stati commissionati controlli di questo tipo. Del resto, sbandierare la volontà di effettuare indagini segrete renderebbe quest’ultime del tutto prive di efficacia.

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