lunedì 23 dicembre 2013

Usare internet per dire la verità: l’incubo dei Tiranni

Un mio amico giorni fa mi ha messo in guardia dal parlare troppo su internet di certe cose linkandomi una notizia che affermava che presto i profili facebook degli utenti saranno accessibili ai Tiranni dei Governi Occupati d’Occidente, messaggi privati compresi. Questa è la mia risposta(con qualche piccola modifica) che tocca anche, in generale, i temi dell’attivismo online.

Io ritengo semplicemente che sta gente voglia farci aver paura pure di parlare di certe cose via internet. I Tiranni non han paura tanto della gente che si vede al bar sotto casa e secondo me nemmeno dei Gruppi Organizzati piu o meno Ufficiali che fanno degli eventi. Essi temono di più la gente che diffonde un certo tipo di cultura, la cultura White Nationalist, usando i mezzi di informazione a disposizione. Siccome internet è l’unico mezzo di informazione di massa x far arrivare certi messaggi a molte persone, i Governi Occupati d’Occidente puntano a censurarlo. Non ci riescono perchè se no passerebbero da Dittatori anche agli occhi della gente comune e quindi a mio avviso fanno uscire notizie di questo tipo, stile 1984 di Orwell, sperando che così la gente abbia paura anche a scrivere su internet qualunque cosa dello spessore culturale diverso di “w la figa”; o che comunque che, se decidesse di scrivere cose scomode, si trattenga sottintendendo il tutto. Così facendo su internet uno evita di scriver certe cose per paura di notizie come queste ed il messaggio quindi non passa o, peggio, passa un messaggio mitigato, magari non WN ma xenofobo forcaiolo legalitario;  a loro va bene perchè è funzionale. Non passa un messaggio antiebraico a 360 gradi ma un messaggio generico “anti israeliano in salsa terzomondista” e a loro va bene perchè il terzomondismo è sempre funzionale. E così via…
Se qualcuno sgarra cercano di attaccarsi a vecchie storie o robe simili, tirando in ballo Gruppi Organizzati Ufficiali o robe così. Chi non ha queste vecchie storie, o anche chi le ha ma ora sta tranquillo, non penso che debba preoccuparsi.  Metter in prigione i bloggers scomodi farebbe fare una figura simile a quella di Mubarak che condannava al carcere i bloggers anti-regime. Non una buona propaganda per i sedicenti democratici.
Quindi secondo me evitare o limitarsi nello scrivere su internet, facebook compreso, fa implicitamente il loro gioco; loro sanno chi siamo con o senza facebook se vogliono, e non credo che nessuno sia così idiota da parlare su fb di cose “compromettenti”; nemmeno chi spaccia droga penso se lo dica via facebook proprio perché sanno che è controllato. Molti mi dicono “stai attento ecc” ma diciamo che se uno parte poi, come dire, non si ferma. Internet, facebook incluso, è uno strumento troppo potente e a mio avviso non usarlo è un lusso che nn possiamo permetterci.

Fonte articolo      http://veraopposizione.wordpress.com 

 

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