mercoledì 11 dicembre 2013

«Noi, neri, in marcia su Roma insieme agli amici dei camion»

 

LA PROTESTA DEI FORCONI

Parla il segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore


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Ma quale infiltrati, ma che neofascisti alleati ai centri sociali solo per fare casino e alzare la tensione. Scenari creati apposta da dare in pasto all’immaginario collettivo, depistaggi, per Roberto Fiore, segretario nazionale di FN. Perché la gente arrabbiata fa paura. E Forza Nuova che diventa movimento di popolo anche.
Roberto Fiore, davvero dietro i Forconi non si nasconde l’ombra dell’estrema destra?
«Non ci siamo infiltrati- risponde il segretario nazionale di Fn -, abbiamo aderito formalmente alle iniziative da due settimane perché siamo a fianco dei Forconi e degli autotrasportatori da due anni, già la prima volta in Sicilia, e in Abruzzo, stavolta in tutte le regioni, là dove c’è stata la rivolta e dove c’è noi siamo presenti, e non come infiltrati ma come protagonisti».
E i saluti romani, le braccia tese, le tartarughe e le bandiere di FN che si sono visti in mezzo a un movimento di popolo che non doveva avere etichette politiche?
«Non è quello che è avvenuto, questa è storia antica, è un dato di fatto che prima che ci fosse questa rivolta a un mio singolo appello su internet, un minuto dopo abbiano risposto 750 persone. E non con il pollicione "mi piace" ma con numero di cellulare e indirizzo, mettendosi a disposizione».
Oggi date manforte ai camionisti?
«Ci prepariamo per un sabato di mobilitazione nazionale, con comizi, presidi e manifestazioni, ma oggi saremo comunque al fianco di agricoltori e autotrasportatori nei presidi sul territorio».
Una marcia su Roma? E poi dice che Forza Nuova cambia pelle?
«Sì, da movimento militante a movimento di popolo».
Quale popolo?
«Gli italiani impoveriti dalla crisi, dalla perdita di lavoro, da una malattia e una separazione, quelli che occupano una casa e non avrebbero mai pensato di farlo».
Il ceto medio?
«La gente ha capito che il momento è eccezionale, e si è riversata nelle strade, a Milano e Rho i centri sociali hanno marciato insieme a Forza Nuova perché quella che è scesa in piazza in questi giorni è popolo senza colorazione politica. E poi agricoltori, camionisti, commercianti, piccoli imprenditori, studenti, sono sociologicamente vicini alle istanze di Forza Nuova. Una maggioranza rumorosa vicina alle nostre tesi fortemente sociali e fortemente legate alle piccole imprese».
Sta a vedere che ci ritroviamo FN a rappresentare il ceto medio?
«Certo è un ceto medio che sta rischiando di sparire e che si rivolge a Forza Nuova come "ultima spe"».
E come lo farete riemergere?
«Congelando il debito pubblico nel quadro del ritorno alla sovranità monetaria, con il blocco retroattivo di tutti i provvedimenti esecutivi di Equitalia e la convocazione immediata di nuove elezioni con sistema proporzionale puro, come da sentenza della Corte Costituzionale».
Volete congelare gli ultimi risparmi degli italiani?
«Assolutamente no, è rivolto a banche e società finanziarie staniere, l’85% del debito pubblico. Siamo sotto il cappio della Bce, non possiamo prendere soldi dalla Bce per statuto, quindi o il governo cerca disperatamente soldi sul mercato bancario oppure deve prenderlo dalle tasche degli italinai che è quello che va facendo».
Come riconquistiamo la sovranità monetaria?
«Sei mesi fa il primo ministro giappone Abe ha deciso che bisognava stampare in yen il corrispondente di mille miliardi di euro. L’ha fatto indebitandosi con i propri cittadini, come se avesse emesso bot, tanto per fare un esmpio e in pochi mesi il Giappone ha riconquistato il ruolo leader nell’economia».
E noi?
«Lui ha stampato mille miliardi, in Italia ne stiamo cercando disperatamente solo uno, niente in confronto, eppure nel momento in cui Letta cerca il miliardo cosa fa?, alza la benzina alza le tasse».
Grazia Maria Coletti

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