mercoledì 4 dicembre 2013

Esistono nella storia dei conflitti, personaggi che sono saliti al rango di mito.

Esistono nella storia dei conflitti, personaggi che sono saliti al rango di mito. E' il caso di Michael Wittmann, l'asso dei carri tedeschi della Seconda Guerra mondiale, il quale ebbe l'unico neo di essere un fervente sostenitore del regime nazista pur non macchiando mai la propria carriera militare con crimini di alcun genere.
 
 
Michael Wittmann nacque a Vogenthal, presso Oberpfalz nell’Alto Palatinato, il 22 aprile del 1914 da una famiglia di contadini. Dopo gli studi, il 1° febbraio del 1934 il giovane Michael si arruola nel Reich Arbeit Dienst (R.A.D., il Servizio del Lavoro) e serve nelle sue file per sei mesi.
Nell’ottobre dello stesso anno, esattamente il 30, si arruola nell’Esercito tedesco presso il 19° Reggimento di Fanteria come soldato semplice, dove presta servizio per due anni divenendo Sottufficiale.
Il 5 aprile del 1937 chiede trasferimento nelle file delle SS ed entra nel 1° Sturm/92 Standarte del Reparto di Elite “Leibstandarte Adolf Hitler”, in seno al quale riceve l’abilitazione alla guida delle blindo Sdkfz. 222 e Sdkfz 232 dando prova tra l’altro di essere un provetto pilota. Passa successivamente nella Compagnia Ricognizione del Reggimento.
Nell’estate del 1939 la Compagnia viene ridotta al rango di Plotone e nel settembre Wittmann partecipa alla Campagna di Polonia come comandante di blindo pesante Sdkfz 232.
Nell’Ottobre del 1939 Wittmann passa alla 5ª Panzerspahwagenkompanie basata a Berlino Lichterfelde, dove ha sede tra l’altro la Scuola per Comandanti Cannoni d’Assalto.
Nel febbraio del 1940 viene trasferito alla neonata SS Sturgeschutze Batterie del Reggimento, equipaggiata con Stug III Ausf A.
Nel tardo 1940 inizia per il giovane Michael l’esperienza di combattimento vera e propria durante la Campagna dei Balcani, dove comanda un plotone di Sturmgeschutz III Ausf A fino alla metà del 1941.
Nel giugno dello stesso anno è trasferito sul fronte Est in preparazione dell’Operazione “Barbarossa”, che prende il via il 22.
Alla Leibstandarte tocca il settore sud della Russia, dove Wittmann si guadagna la Croce di Ferro di Seconda Classe per la distruzione di numerosi carri sovietici. Poco tempo dopo viene ferito in azione, ma rimane con la sua unità e riceve il distintivo per ferite riportate in combattimento.
L’8 settembre del 1941 riceve la Croce di Ferro di Prima Classe come premio per gli accesi combattimenti sostenuti davanti a Rostov e, poco dopo, il Distintivo per Combattimenti con Mezzi corazzati per aver distrutto sei carri nemici nel corso della medesima azione. Parallelamente arriva anche la promozione a SS Oberscharfuhrer.
Fino a 5 giugno del 1942 Wittmann combatte in Russia, poi viene accettato alla Scuola per Ufficiali delle Waffen SS di Bad Tolz (Baviera).
Nel dicembre del 1942 Wittmann è promosso SS Untersturmfuhrer e il 24 dello stesso mese passa alla 13ª Compagnia corazzata e comanda uno dei Panzer MKIII che agiscono a protezione delle unità di Tigre appena distribuiti alla divisione.
Nella tarda estate del 1943 passa dal Panzer III al Tigre e ha con questo mezzo il suo battesimo del fuoco durante la battaglia di Kursk, dove distrugge nella prima giornata ben due cannoni anticarro e tredici carri T.34 russi.
Ancora tra il 7 e l’8 luglio, Wittmann riesce a distruggere altri due T.34, due SU-122 e tre T.60/70, mentre il 12 mette fuori combattimento otto carri, tre pezzi anticarro e una batteria di artiglieria nemica. La battaglia di Kursk termina il 17 luglio successivo, periodo nel quale Wittmann aggiunge al suo carniere altri trenta carri e ventotto cannoni nemici.
Il 29 luglio la 13ª Compagnia viene distaccata dalla divisione e usata per formare il Battaglione Indipendente Pesante 101 (Schwere Panzer Abteilung 101, al comando dell’SS Hauptsturmfuhrer Heinz Kling) aggregato alla Leibstandarte. Con questa mossa, la divisione trasforma il suo suffisso da Panzer Grenadier Division a Panzer Division. Michael Wittmann prende possesso del Tigre numero 1331.
Nell’ottobre  del 1943, dopo l’inizio della controffensiva sovietica di autunno, la Leibstandarte viene trasferita indietro, presso Kiev e Wittmann prende in carico il Tigre numero S21. Il 13 dello stesso mese distrugge venti T.34 e ventitre tra cannoni e pezzi anticarro.  Nel gennaio del 1944 riceve per il suo comportamento al fronte la Croce di Cavaliere, venendo citato dal bollettino radiofonico delle Forze Armate tedesche. Insieme a lui, anche il suo cannoniere, il Rottenfuhrer Balthazar Wohll, riceve la sua Croce di Cavaliere per l’estrema abilità nel fuoco in movimento con il Tigre.
Il 20 gennaio Wittmann viene promosso SS Obersturmfuhrer e, due settimane dopo, riceve un telegramma che cita testalmente: “Con immensa gratitudine e apprezzamento per le Sue eroiche gesta in nome della Patria, Io concedo a Lei, 380° soldato della Wehrmacht, le Fronde di Quercia per la Croce di Cavaliere. Firmato: Adolf Hitler
Il 2 febbraio del 1944 Wittmann va a ritirare personalmente nella “Tana del Lupo” a Rastenburg, nella Prussia Orientale, l’ambito premio direttamente dale mani del Fuhrer.
Nel periodo dal 29 febbraio al 2 marzo del 1944 lo SS Schwere Pz. Abteilung 101 è trasferito a Mons, in Belgio, dove Wittmann prende il comando della 2ª Compagnia. Nel frattempo Michael sposa Hildegard Burmester, con Balthazar Wohll come testimone di nozze.
Nel frattempo egli è diventato una sorta di eroe nazionale, osannato nei bollettini della propaganda. Nell’aprile del 1944 visita lo stabilimento della Henschel di Kassel (dove si produce il Tigre) e parla ai dipendenti, ringraziandoli per il loro prezioso lavoro nella produzione del possente mezzo corazzato. Nel maggio successivo rientra alla sua unità e viene stanziato nell’area di Lisieux, in Normandia.
In quel tempo Balthazar Wohll abbandona Wittmann in quanto promosso a sua volta comandante di carro Tigre (durante i combattimenti in Normandia rimarrà seriamente ferito durante un attacco aereo. Rimarrà in ospedale fino al marzo del 1945 e poi rientrerà in servizio. Sopravvive al conflitto e opera come elettricista fino alla pensione. Muore nel 1996).
All’inizio di giugno 1944 la Leibstandarte e parte della riserva corazzata assieme alla 12 SS Panzer Division Hitlerjugend e alla Panzer Lehr Division. Nello stesso tempo, il comando del Pz. Abt. 101 passa a Heinz von Westenhagen (Tigre 007). Al momento dello sbarco in Normandia, Wittmann ha in gestione un Tigre dell’ultima generazione prodotta, il numero 205.
Dal 6 di giugno, giorno dello sbarco, al 12 dello stesso mese, la compagnia di Wittmann si riduce a soli sei mezzi efficienti e si stanzia nell’area di Villers Bocage (click here), dove avverrà il grande combattimento a cui dedichiamo una sezione specifica in questo articolo.
Il 22 giugno Wittmann riceve le Spade Incrociate per la sua Croce di Cavaliere, decorazione alla quale viene personalmente raccomandato dal comandante della divisione, SS Obergruppenfuhrer Josef Dietrich. La cerimonia si svolse il 25 giugno e, anche stavolta, è Hitler in persona a decorare Wittmann.
Nello stesso tempo arriva la promozione a SS hauptsturmfuhrer e l’offerta di una posizione di ruolo in una scuola di addestramento per truppe corazzate. Wittmann ringrazia, ma declina l’offerta per tornare a combattere in Normandia, dove nel frattempo la situazione precipita a fronte dell’allargamento delle teste di ponte Alleate che minacciano di accerchiamento l’intera VII Armata tedesca.
In luglio lo troviamo quindi in piena battaglia di Caen, dove la sua unità stazione fino agli inizi di agosto. Proprio in questa zona Wittmann acquisisce “possesso” del Tigre numero 007
Poco dopo si trasferisce nell’area di Cintheaux nel contesto del tentativo tedesco di riappropriarsi dell’importante nodo di Caen. L’8 di quel mese Michael Wittmann combatte la sua ultima battaglia. Alle 12.47, come riportato dall’equipaggio del Tigre 213 che combatteva immediatamente alle spalle dello 007 di Wittmann lungo un campo sulla strada Caen – Cintheaux (per l’esattezza presso Gaumesnil), il carro dell’asso dei Tigre venne colpito e l’intero equipaggio ucciso. I resti degli occupanti dello 007 furono interrati sul margine della strada senza alcuna segnalazione e ciò comportò la nascita di un mistero che durò fino al 1983 (click here).

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