Protesta forconi, corteo non autorizzato
alle sedi di Equitalia e della Regione.
A Equitalia antagonisti del Cantiere, comitato inquilini San Siro, e anche militanti di Forza Nuova e ultrà di Milan e Inter.
Cortei e presidi anche nel Milanese durante la manifestazione nazionale detta «sciopero dei forconi», organizzata dalla galassia di movimenti contro il Governo e anti-europeisti. Alcuni militanti di aree diverse si ritrovati lunedì mattina davanti alla sede di Equitalia in viale dell’Innovazione, in zona Bicocca a Milano. Secondo le forze dell’ordine fianco a fianco si sono trovati antagonisti del centro sociale Cantiere, manifestanti del comitato inquilini San Siro e del comitato per gli stranieri, ma anche militanti di Forza Nuova e giovani di destra con le bandiere tricolori: Al presidio sono stati visti anche alcuni ultrà del Milan e dell’Inter, vicini all’estrema destra. La protesta era diretta contro la crisi, le tasse eccessive, la disoccupazione.
CORTEO NON AUTORIZZATO - Mentre gli esponenti di Forza Nuova sono rimasti davanti a Equitalia, gli altri manifestanti, oltre un centinaio, hanno deciso di proseguire in corteo verso la nuova sede della Regione a Palazzo Lombardia per chiedere un incontro con il presidente Roberto Maroni e la sua giunta. Ultimi a rimanere in piazza Lombardia una trentina di antagonisti, vicini soprattutto al centro sociale Cantiere e al Comitato Inquilini San Siro, con slogan come «i politici ci stanno rovinando, vergogna» e «lavoro, lavoro».
IL COMITATO SI DISSOCIA - «Il comitato 9 dicembre non riconosce la protesta sotto la Regione Lombardia, che non abbiamo autorizzato noi e che disconosciamo», ha dichiarato Umberto Gobbi, coordinatore di «Non vogliamo più pagare» (Nvpp), una delle tante sigle che fanno parte del movimento 9 dicembre. «Noi siamo in presidio solo dove ci è stato dato il permesso di farlo dalle questure. Tutte le altre iniziative, tra cui il corteo verso la Regione Lombardia, non c’entrano nulla con noi».
Il presidio a RhoPRESIDI SULLE ARTERIE - A Rho, tra la Fiera e lo svincolo per Bollate, si è formato un presidio di circa un centinaio di manifestanti, per la maggior parte giovani. Anche qui presenti alcune bandiere di Forza Nuova. Il portavoce del centro sociale «Fornace» di Rho smentisce la partecipazione, ma una ventina di attivisti sono stati riconosciuti, anche dalla polizia, tra i manifestanti. I giovani hanno creato forti rallentamenti al traffico, fermando a singhiozzo i tir e distribuendo volantino contro la classe politica. Altri presidi ad Arese, nei pressi dei cancelli dell’ex Alfa Romeo, agli svincoli autostradali di Assago, Molino Dorino, Monza (sede di Equitalia e Palaiper).
Il presidio sulla statale tra Melegnano e Binasco (SalmoiragoMOBILITAZIONE - Le forze dell’ordine sono mobilitate in tutta la provincia di Milano. I carabinieri hanno dislocato uomini e mezzi in particolare intorno alla zona Expo e al casello autostradale di Arese. Al momento non si registrano problemi al traffico e la situazione viene descritta dalla forze dell’ordine come «molto fluida». Nessun momento di tensione è stato segnalato fino a questo momento.
alle sedi di Equitalia e della Regione.
A Equitalia antagonisti del Cantiere, comitato inquilini San Siro, e anche militanti di Forza Nuova e ultrà di Milan e Inter.
Cortei e presidi anche nel Milanese durante la manifestazione nazionale detta «sciopero dei forconi», organizzata dalla galassia di movimenti contro il Governo e anti-europeisti. Alcuni militanti di aree diverse si ritrovati lunedì mattina davanti alla sede di Equitalia in viale dell’Innovazione, in zona Bicocca a Milano. Secondo le forze dell’ordine fianco a fianco si sono trovati antagonisti del centro sociale Cantiere, manifestanti del comitato inquilini San Siro e del comitato per gli stranieri, ma anche militanti di Forza Nuova e giovani di destra con le bandiere tricolori: Al presidio sono stati visti anche alcuni ultrà del Milan e dell’Inter, vicini all’estrema destra. La protesta era diretta contro la crisi, le tasse eccessive, la disoccupazione.
CORTEO NON AUTORIZZATO - Mentre gli esponenti di Forza Nuova sono rimasti davanti a Equitalia, gli altri manifestanti, oltre un centinaio, hanno deciso di proseguire in corteo verso la nuova sede della Regione a Palazzo Lombardia per chiedere un incontro con il presidente Roberto Maroni e la sua giunta. Ultimi a rimanere in piazza Lombardia una trentina di antagonisti, vicini soprattutto al centro sociale Cantiere e al Comitato Inquilini San Siro, con slogan come «i politici ci stanno rovinando, vergogna» e «lavoro, lavoro».
IL COMITATO SI DISSOCIA - «Il comitato 9 dicembre non riconosce la protesta sotto la Regione Lombardia, che non abbiamo autorizzato noi e che disconosciamo», ha dichiarato Umberto Gobbi, coordinatore di «Non vogliamo più pagare» (Nvpp), una delle tante sigle che fanno parte del movimento 9 dicembre. «Noi siamo in presidio solo dove ci è stato dato il permesso di farlo dalle questure. Tutte le altre iniziative, tra cui il corteo verso la Regione Lombardia, non c’entrano nulla con noi».
Il presidio a RhoPRESIDI SULLE ARTERIE - A Rho, tra la Fiera e lo svincolo per Bollate, si è formato un presidio di circa un centinaio di manifestanti, per la maggior parte giovani. Anche qui presenti alcune bandiere di Forza Nuova. Il portavoce del centro sociale «Fornace» di Rho smentisce la partecipazione, ma una ventina di attivisti sono stati riconosciuti, anche dalla polizia, tra i manifestanti. I giovani hanno creato forti rallentamenti al traffico, fermando a singhiozzo i tir e distribuendo volantino contro la classe politica. Altri presidi ad Arese, nei pressi dei cancelli dell’ex Alfa Romeo, agli svincoli autostradali di Assago, Molino Dorino, Monza (sede di Equitalia e Palaiper).
Il presidio sulla statale tra Melegnano e Binasco (SalmoiragoMOBILITAZIONE - Le forze dell’ordine sono mobilitate in tutta la provincia di Milano. I carabinieri hanno dislocato uomini e mezzi in particolare intorno alla zona Expo e al casello autostradale di Arese. Al momento non si registrano problemi al traffico e la situazione viene descritta dalla forze dell’ordine come «molto fluida». Nessun momento di tensione è stato segnalato fino a questo momento.
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