Roma - Nel punto stampa al termine dell’incontro con Benjamin Netanyahu, Enrico Letta torna a sottolineare i pericoli di ogni forma di istigazione alla xenofobia. “Chi incita all’odio e all’intolleranza -ha detto il premier- anche soltanto a parole può portare ad esiti imprevedibili, gravi e molto negativi. Noi continueremo a tenere alta la guardia rispetto ad ogni estremismo e ad ogni propaganda dell’odio”. In sostanza: chi non la pensa come lui, chi non vuole le Kyenge al governo ‘deve essere perseguitato’.
E’ piuttosto comico che il nipote di Letta se ne esca con queste ‘minacce’ in presenza del Premier israeliano. Che ebbe a dire pochi giorni fa: “Dobbiamo proteggere l’identità etnica di Israele”, è ‘incitamento all’odio razziale’ Letta?
‘Istigazione, incitamento’ che cavolo significano? Solo le dittature e i totalitarismi si occupano di dire ai propri cittadini cosa è o non è lecito dire e pensare.
Si faccia spiegare dal Premier israeliano come si difendono i confini e come si trattano gli ‘infiltrati illegali’. Noi continueremo nella nostra opera di ‘incitamento alla libertà’.
E’ piuttosto comico che il nipote di Letta se ne esca con queste ‘minacce’ in presenza del Premier israeliano. Che ebbe a dire pochi giorni fa: “Dobbiamo proteggere l’identità etnica di Israele”, è ‘incitamento all’odio razziale’ Letta?
‘Istigazione, incitamento’ che cavolo significano? Solo le dittature e i totalitarismi si occupano di dire ai propri cittadini cosa è o non è lecito dire e pensare.
Si faccia spiegare dal Premier israeliano come si difendono i confini e come si trattano gli ‘infiltrati illegali’. Noi continueremo nella nostra opera di ‘incitamento alla libertà’.
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