lunedì 2 dicembre 2013
Lampedusa - Provare pena per gente disperata che sbarca con i Viaggi dell'ignoranza, siamo tutti concordi. Non esistono magliette politiche favorevoli o contrarie alla commiserazione verso i disperati, Trovo altresì ridicolo supporre che qualcuno possa pensarla diversamente, un po' come quelli che sventolavano un tempo le bandiere per la pace, come potesse esistere anche un solo idiota disposto a sventolare le bandiere per la guerra.
Chiarito questo, rivolgo la mia attenzione alla sensibilità del Partito Democratico che tanto si prodiga per tutelare questa povera gente, al punto da far insediare al governo un Ministro (mrs. Cecile Kyenge) che assicura credibilità a talune fasce sociali in virtù del colore della pelle e soprattutto delle origini equatoriali. Poco importa poi se trattasi di una persona totalmente inadeguata per capacità politica, diplomatica e talvolta persino etica.
Cercando - quindi - di comprendere come mai Governo e Partito Democratico tanto si prodighino in tutela di questi viaggiatori disperati, scopro che contemporaneamente a tali iniziative, l'apparato logistico organizzativo più potente in Italia, ovvero quello dei militanti PD, sta gestendo una vera e propria strategia di propaganda elettorale parallela nei confronti di chi vive in Italia con regolare lavoro e permesso di soggiorno, e che per conseguenza solidarizza con l'unico Partito che sembrerebbe garantire diritti a coloro che arrivano rocambolescamente in Italia.
Scartabellando qui e lì ( grazie anche ad un bel reportage de Il Fatto Quotidiano), scopro anche che il Centro di Accoglienza in Lampedusa, come altri importanti centri di accoglienza in Sicilia, è gestito da una s.r.l. di nome "Lampedusa Accoglienza". Quindi non volontari dalla nobile virtù, ma addetti tutti regolarmente contrattualizzati e stipendiati.
Questa srl fa capo al consorzio di Coop. Sociali SISIFO (sigla che raggruppa le cooperative più grosse in sicilia per numero di addetti). SISIFO a sua volta (cercate di non procurarvi il mal di testa in questo gioco di matrioske), aderisce ad una serie di associazioni cooperative sociali, per approdare nel 2011 a Cooperfidi Italia, ovvero il consorzio di Garanzia Fidi del movimento della Lega Coop. nazionale.
Il business per le coop rosse è sicuramente redditizio, considerando che il Ministero degli Interni paga al giorno per questi servizi, dai trenta ai cinquanta euro cada immigrato. Importi che raggiungono numeri interessanti se considerata la quantità di sbarchi settimanali, moltiplicata negli anni, e soprattutto le attuali massicce presenze in questi centri. A questo vanno ad agiungersi poi i rimborsi per funerali e rimpatri delle salme. Che orrore.
Un business ghiotto che talvolta degenera come nel caso Cono Galipò, ex PCI, ex PSI, ex Forza Italia, oggi nel Partito Democratico. Galipò già amministratore di "Lampedusa Accoglienza", è stato indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato, dal momento che si era dimenticato di attivare la procedura di dismissione dal centro di accoglienza, dopo che avveniva il rilascio del permesso di soggiorno. Quindi le diarie giornaliere di chi era andato via, finivano direttamente nelle tasche sue e dei suoi "cooperanti umanitari".
Nobili pertanto i proclami di questa sinistra moralista e sempre a fianco dei più deboli, ma non dimentichiamoci il ritorno economico e politico che il business dei migranti rappresenta oggi per le Coop Rosse, e (riflessione maliziosa...) un domani in termini di voti in campagna elettorale.
Qualcuno per cortesia informi il Ministro Kyenge su chi gestisce il "mercato degli sbarchi clandestini", e le spieghi che Berlusconi ( strano ma vero...) non ha mai avuto alcuna responsabilità...almeno in questa materia.
Stefano Cannas
Fonte
http://www.ilnord.it/index.php?id_articolo=1958#.UpxYfHMRVys.facebook
Lampedusa - Provare pena per gente disperata che sbarca con i Viaggi dell'ignoranza, siamo tutti concordi. Non esistono magliette politiche favorevoli o contrarie alla commiserazione verso i disperati, Trovo altresì ridicolo supporre che qualcuno possa pensarla diversamente, un po' come quelli che sventolavano un tempo le bandiere per la pace, come potesse esistere anche un solo idiota disposto a sventolare le bandiere per la guerra.
Chiarito questo, rivolgo la mia attenzione alla sensibilità del Partito Democratico che tanto si prodiga per tutelare questa povera gente, al punto da far insediare al governo un Ministro (mrs. Cecile Kyenge) che assicura credibilità a talune fasce sociali in virtù del colore della pelle e soprattutto delle origini equatoriali. Poco importa poi se trattasi di una persona totalmente inadeguata per capacità politica, diplomatica e talvolta persino etica.
Cercando - quindi - di comprendere come mai Governo e Partito Democratico tanto si prodighino in tutela di questi viaggiatori disperati, scopro che contemporaneamente a tali iniziative, l'apparato logistico organizzativo più potente in Italia, ovvero quello dei militanti PD, sta gestendo una vera e propria strategia di propaganda elettorale parallela nei confronti di chi vive in Italia con regolare lavoro e permesso di soggiorno, e che per conseguenza solidarizza con l'unico Partito che sembrerebbe garantire diritti a coloro che arrivano rocambolescamente in Italia.
Scartabellando qui e lì ( grazie anche ad un bel reportage de Il Fatto Quotidiano), scopro anche che il Centro di Accoglienza in Lampedusa, come altri importanti centri di accoglienza in Sicilia, è gestito da una s.r.l. di nome "Lampedusa Accoglienza". Quindi non volontari dalla nobile virtù, ma addetti tutti regolarmente contrattualizzati e stipendiati.
Questa srl fa capo al consorzio di Coop. Sociali SISIFO (sigla che raggruppa le cooperative più grosse in sicilia per numero di addetti). SISIFO a sua volta (cercate di non procurarvi il mal di testa in questo gioco di matrioske), aderisce ad una serie di associazioni cooperative sociali, per approdare nel 2011 a Cooperfidi Italia, ovvero il consorzio di Garanzia Fidi del movimento della Lega Coop. nazionale.
Il business per le coop rosse è sicuramente redditizio, considerando che il Ministero degli Interni paga al giorno per questi servizi, dai trenta ai cinquanta euro cada immigrato. Importi che raggiungono numeri interessanti se considerata la quantità di sbarchi settimanali, moltiplicata negli anni, e soprattutto le attuali massicce presenze in questi centri. A questo vanno ad agiungersi poi i rimborsi per funerali e rimpatri delle salme. Che orrore.
Un business ghiotto che talvolta degenera come nel caso Cono Galipò, ex PCI, ex PSI, ex Forza Italia, oggi nel Partito Democratico. Galipò già amministratore di "Lampedusa Accoglienza", è stato indagato per truffa aggravata ai danni dello Stato, dal momento che si era dimenticato di attivare la procedura di dismissione dal centro di accoglienza, dopo che avveniva il rilascio del permesso di soggiorno. Quindi le diarie giornaliere di chi era andato via, finivano direttamente nelle tasche sue e dei suoi "cooperanti umanitari".
Nobili pertanto i proclami di questa sinistra moralista e sempre a fianco dei più deboli, ma non dimentichiamoci il ritorno economico e politico che il business dei migranti rappresenta oggi per le Coop Rosse, e (riflessione maliziosa...) un domani in termini di voti in campagna elettorale.
Qualcuno per cortesia informi il Ministro Kyenge su chi gestisce il "mercato degli sbarchi clandestini", e le spieghi che Berlusconi ( strano ma vero...) non ha mai avuto alcuna responsabilità...almeno in questa materia.
Stefano Cannas
Fonte
http://www.ilnord.it/index.php?id_articolo=1958#.UpxYfHMRVys.facebook
Nessun commento:
Posta un commento
Commenti dai camerati.