lunedì 1 aprile 2013

I grillini non sono fasciocomunisti. Per carità!


Vincenzo Forte, avvocato, già dirigente del Movimento Sociale Italiano e di Unione Patriottica; ora elettore del Movimento 5 Stelle:
«Sono almeno quattro i camerati neo-eletti con il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, con i quali siamo in costante contatto. Si tratta di un senatore, due deputati e un consigliere regionale in Lombardia (dei quali, per ora, non faremo i nomi), che hanno militato nella Fiamma Tricolore di Pino Rauti fino al 2002 ma che, anche successivamente, hanno mantenuto saldi contatti con l’area della destra radicale, soprattutto, con gli ambienti culturali come il Centro Studi Polaris di Gabriele Adinolfi, il Movimento Zero di Massimo Fini ed il comitato Destra per Milano di Roberto Jonghi Lavarini. Non si tratta affatto di singoli casi isolati ma di un fenomeno molto più ampio, profondo e radicato. Non solo una condivisione ideologica sui temi del mondialismo e del signoraggio ma una precisa strategia di intrusione nel movimento grillino, attentamente studiata ed organizzata, a tavolino, e portata avanti, nella massima riservatezza e discrezione, da alcuni gruppi neofascisti locali, legati all’ex capo carismatico di Avanguardia Nazionale, Stefano Delle Chiaie. Per ora si tratta solo di un filo nero invisibile, di un coordinamento informale, ma potrebbe trasformarsi presto in vero e proprio soggetto politico autonomo».

Nessun commento:

Posta un commento

Commenti dai camerati.