domenica 14 aprile 2013

I SEGRETARI FEDERALI.
Il "Federale", questa figura politica, tanto derisa e svergognata nel dopoguerra, ha ricoperto un importantissimo ruolo nell’organizzazione periferica del P.N.F. e nel collegamento fra Roma – la direzione del Partito- e la provincia, dalla grande città al più sperduto paese. Nella storiografia del dopoguerra ho letto immani stupidaggini su Segretari federali che, al 25 Luglio del ’43, sono scappati con valigie piene d’oro o di individui inetti che per anni hanno mal governato pensando solo al più becero clientelismo…, ma tutto ciò non è corretto.
Consultando diversi archivi e leggendo la corrispondenza originale fra le Federazioni dei Fasci e gli Enti dello Stato, si può constatare che decine di "Federali" si sono adoperati per aiutare famiglie bisognose, per dare assistenza a bambini malati, a proporre disoccupati per assunzioni o quant’altro.
Parlando con i figli di questi personaggi non si è mai trovato una famiglia che si sia arricchita illecitamente, anzi, in moltissimi casi dopo la guerra sono stati confiscati beni di proprietà appartenenti ben prima del Fascismo a queste famiglie.
Ora viene esaminata come è nata la figura del Segretario Federale.

Con lo Statuto del 20 Novembre 1921 il movimento fascista passa ad essere un vero e proprio partito, regolamentando, per la prima volta, la sua struttura periferica.
Organizzato ed ordinato in Delegazioni Regionali, Federazioni Provinciali e Fasci di Combattimento, il Partito fissa anche i fiduciari ed i rispettivi criteri di nomina.
Il Segretario Politico Provinciale era nominato dal Direttorio Provinciale che, a sua volta era eletto in un congresso da tenersi una volta l’anno.
Il 24 Marzo 1923 il Gran Consiglio decide di rafforzare la penetrazione della direzione romana del Partito nelle Provincie e, quindi, su tutto il territorio controllato dai Fasci di Combattimento, nominando un Fiduciario Provinciale, uno per ogni Provincia, eletto dal Congresso Provinciale.
Questa nuova figura è posta a capo della Federazione Provinciale dei Fasci di Combattimento e la sua nomina ratificata dalla Giunta esecutiva del Partito.
Con il nuovo Statuto del P.N.F., entrato in vigore il 15 Novembre 1926, a capo della Federazione viene posto il Segretario Federale, non più eletto ma scelto dal Segretario del P.N.F. Il Segretario Federale, oltre che ad essere Segretario del Fascio del capoluogo di Provincia provvedeva alla nomina del Direttorio federale e a quella dei Segretari dei Fasci di Combattimento.
Successivamente furono chiamati nel Consiglio Nazionale del P.N.F. e, dal 1939, nella Camera dei Fasci e delle Corporazioni in qualità di Consiglieri Nazionali.

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