domenica 28 aprile 2013

FN Viareggio.

Rissa in Darsena, Forza Nuova: "Un bell'esempio di integrazione e convivenza pacifica".


domenica, 28 aprile 2013, 13:30
FN Viareggio.
"Per ironia della sorte, proprio la notte precedente al 25 aprile, il giorno in cui gli illusi festeggiano l'invasione angloamericana come "La Liberazione", un branco di nordafricani, in via Coppino, nei pressi del Kebab, hanno aggredito e derubato tre turisti svizzeri, rei di essersi rifiutati di acquistare sostanze stupefacenti", scrivono in una nota inviata alla stampa i militanti di Forza Nuova Viareggio in merito alla notizia dell'aggressione avvenuta qualche giorno fa ( Botte da orbi in Darsena, tre turisti in ospedale )
"Forse - aggiungono - questi nordafricani si sentivano i discendenti dei goumier francesi, i responsabili delle "marocchinate"? In ogni caso non hanno perso occasione per farsi riconoscere come i "liberatori" di allora. Nel maggio del 1944, tra le truppe irregolari francesi, circolava un volantino in francese e arabo che riportava la seguente frase: "Soldati! Questa volta non è solo la libertà delle vostre terre che vi offro se vincerete questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono donne, case, c'è un vino tra i migliori del mondo, c'è dell'oro. Tutto ciò sarà vostro se vincerete. Dovrete uccidere i tedeschi fino all’ultimo uomo e passare ad ogni costo. Quello che vi ho detto e promesso mantengo. Per cinquanta ore sarete i padroni assoluti di ciò che troverete al di là del nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto di ciò che prenderete" Qualcuno dovrebbe spiegare ai migranti, considerati dal presidente della camera una inestimabile risorsa, che queste 50 ore di libertà sono terminate da 70 anni".
"Inevitabile l'indignazione per tale aggressione - concludono - la quale danneggia l'immagine della città di Viareggio facendola passare agli occhi dei turisti come la terra di nessuno. Nell'Italia dove si crocifiggono fior di giornalisti per aver utilizzato parole innocue come "clandestino" e per aver fatto riferimento alla cittadinanza dei criminali, quindi colpevoli di aver tentato di fare bene il proprio lavoro, è inevitabile l'indignazione anche nei confronti delle istituzioni, le quali invece di vigilare per la nostra incolumità si ricordano del cittadino solamente quando devono fare cassa. Per quanto sopra invitiamo la cittadinanza a pretendere dalle istituzioni una risposta rapida ed efficace nei confronti di questi ospiti allergici all'integrazione e a qualsiasi forma di convivenza civile, ormai convinti che in Italia sia tutto lecito, e a prendere le distanze da coloro che in nome di un utopia fallimentare vorrebbero addirittura concedere la cittadinanza ai loro figli"

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