martedì 2 aprile 2013

MOMENTI FONDAMENTALI DELLA SUA VITA
1902 – Ettore nasce a Ravenna il 22 Maggio da Cesare Muti e da Celestina Gherardi, ha due sorelle Linda più grande, Maria la più piccola.
1910 – Araceli nasce a Monzon (Spagna) il 17 Marzo da Francesco Ansaldo e da Aurora Cabrera.
1917 – Ettore si arruola volontario nel 6° fanteria cambiando i suoi dati anagrafici perché minorenne.
1919 – Ettore risponde per Fiume all’ appello di D’ Annunzio che lo soprannomina “Gim dagli occhi verdi”.
1922 – Partecipa alla storica “Marcia su Roma” e viene eletto Consigliere al Comune di Ravenna.
1924 – Comanda da Console la M.V.S.N. di Ravenna.
1925 – Ettore sposa, l ‘ 8 di Dicembre, la figlia del Presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna, Fernanda Mazzotti. Nei ricordi del principe Valerio Pignatelli, l’ unione fu breve.
1929 – Araceli con la mamma viene in Italia a Genova dai parenti Ansaldo poi a Milano alla Scala per lezioni di perfezionamento come soprano. Nell’ Aprile sono invitate a Roma dal cugino Giovanni Ansaldo.
1930 - Ettore prende il comando della 120^ legione M.V.S.N. a Roma.
Ettore dopo un teatro, entrando nel ristorante “Roma” in Piazza Poli a Roma, riconosce e abbraccia Giovanni Ansaldo il quale gli presenta Araceli come per un appuntamento predestinato.
1931 – Araceli e la mammo tornano in Italia a marzo e alloggiano al Grand Hotel Europa in Piazza di Spagna. Ettore frequenta più volte Araceli dal Marzo fino al 20 Agosto quando Araceli in attesa di un figlio riparte alla volta di Madrid. Per il suo rapporto con Ettore e pensando di poter nuocere alla sua carriera politica e militare-Araceli tiene segreta la sua residenza in Spagna.
-Si rivedranno dopo quasi dodici anni.
-L’ 11 Dicembre 1931 a Madrid nasce il figlio di Ara e Gim e viene battezzato “Carlo Ettore”.
1932 - A Trieste comanda la nuova milizia portuale.
-Prende il brevetto di pilota a Gorizia.
1933 – Fernanda Mazzotti decide di lasciare Roma per tornare a Ravenna con la figlia Diana nata il 14 Settembre 1929.
-Ma gli eventi politici e militari di quegli intensi anni 1930/1940 tengono ancora separati Gim e Ara.
1934 – Diventa tenete di complemento nel ruolo naviganti.
1935 – Va volontario in Etiopia, poi nei bombardieri.
1936 – Ettore viene nominato capitano per meriti. Sempre volontario con imprese leggendarie nella guerra civile in Spagna; era nominato “Gim Valeri”
1937– Viene promosso Maggiore dopo quattrocento combattimenti aerei.
-Nello stesso anno è nominato Console Generale della M.V.S.N.
1938 – Araceli sollecitata dai parenti ed amici comunica ad Ettore la sua residenza a Madrid; dopo sette anni Ettore entra in corrispondenza con Ara per avere notizie del figlio Carlo Ettore.
1939 – il 28 Ottobre Ettore è nominato Segretario del P.N.F., e a Novembre Consigliere alla Camera delle Corporazioni. Viene inserito nel Gran Consiglio del fascismo.
1940 – il 10 Giugno scoppia la seconda guerra mondiale, Ettore dà le dimissioni da Segretario del Partito e va in servizio al comando del 41° Gruppo aerosiluranti a Rodi.
1941– E’ promosso Tenente Colonnello e fa parte dello Stato Maggiore dell’ Aeronautica nel servizio informazioni, con missioni speciali.
1943– Ettore telegrafa ad Araceli il 16 Gennaio per comunicarle che sarà alcuni giorni a Madrid il 27 Febbraio per abbracciare Ara e Carlo Ettore.
-A meta Marzo Ettore va in missione a Lisbona dove incontra l’ amico Edoardo Nostini, Console Generale d’ Italia, per regolarizzare la posizione con Ara e il figlio Carlo Ettore.
- Muti quale membro del Gran Consiglio il 23 Luglio viene richiamato d’ urgenza a Roma. Ettore sereno e ignaro del destino imminente con un arrivederci saluta Araceli e il figlio Carlo Ettore.
-Il 25 Luglio cade il Governo fascista; la situazione precipita.
-Il 18 Agosto, Ettore viene invitato a colloquio da Pietro Badoglio.
-Il 23 Agosto, Ettore, l’ amico Roberto Rivalta, l’ autista Marracco e la cameriera Concettina Verità, lasciano Porta San Sebastiano per andare nella villetta di Fregene (Roma) in attesa di eventi.
- alle 0,30 del 24 Agosto inizia la “farsa di stato”, in silenzio circondano la villetta dove dormivano Ettore, l’ amico Roberto Rivalta, l’ autista Marracco e la cameriera Concettina Verità.
-Ore 1,30 i “loschi della farsa” bussano ripetutamente e con insistenza all’ ingresso; apre l’ autista; il Taddei, col mitra in pugno invita Muti a seguirlo in arresto; Muti contrariato va in camera per vestirsi mentre gli viene consegnato l’ abito civile. Muti, indossa la divisa da Ten. Colonnello.
-Ore 2.00 il drappello esce in via Colombina e si dirige verso il folto della pineta senza abitazioni. Viene emesso un fischio a cui risponde un altro fischio, raffiche di mitra, pausa, altra raffica, poi silenzio.
-Ore 2,30 Ettore Muti giace in terra bocconi ucciso.
Tutto fu per simulare un attacco estraneo, nessun ferito.
-Il generale di Corpo d’ Armata, Senatore Ugo Sani Navarra e la figlia Contessa Maria Sani escono dalla loro villa vicino la sparatoria e sono invitati a constatare e riconoscere il corpo di Ettore Muti.
-Un’ ambulanza militare parcheggiata al posto fisso CC. trasporta il corpo il corpo di Muti all’ ospedale militare del Celio di Roma.
-Esame e referto necroscopico della salma di Muti: “decesso per colpo d’ arma da fuoco alla nuca; nessuna altra ferita” (dagli atti del processo, vedi 1950).
-Araceli attonita apprende la notizia a Madrid dal giornale del 25 Agosto mentre è al quinto mese di gravidanza del secondo figlio di Ettore; voleva fosse chiamata “Jolanda”.
1943 – Jolanda Aurora, nasce a Madrid il 25 Dicembre.
1944 – Al Campo Santo Verano di Roma viene richiesta il 25 Gennaio da Mussolini, Capo del Governo della Repubblica Sociale Italiana (01/12/1943) la salma di Ettore Muti (deposito 253 – fila 1 – scaglione R) per esserte trasferita a Ravenna.
-Con gli onori militari il 19 Febbraio 19 Febbraio a Ravenna nella Chiesa di S. Francesco si svolgono i funerali di Ettore Muti presenti i parenti, Fernanda Mazzotti, la figlia Diana e le massime autorità della R.S.I. e germaniche.
1948 – Inizia la pubblicazione il settimanale politico satirico “Asso di Bastoni” edito da Pietro Caporilli in Roma.
1950 – Il maresciallo Pietro Badoglio viene legalmente denunciato quale mandante dell’ omicidio di Ettore Muti; i motivi della denuncia presentati da Pietro Caporilli al Procuratore della Repubblica di Roma.
-Celestina Muti quando per caso vede in un edicola di Milano l’ Asso di Bastoni n° 35 del 22 Agosto che annunciava la denuncia contro Badoglio per l’ assassino del figlio Ettore, scopre che suo figlio non era morto in combattimento aereo.
1951 – Dopo un anno di udienze, il processo penale per l’ assassinio di Ettore Muti, viene emessa sentenza di archiviazione per sovraggiunte amnistie ai reati commessi.
1953 – Carlo Ettore in Aprile viene in Italia dalla nonna Celestina Muti e le sorelle di Ettore, Linda e Maria
1959 – Il 23 Giunio in un tragico incidente aereo in Perù a Lima, Carlo Ettore muore sull’ aereo del’ Avianca HK-135. E’ sepolto a Madrid.
-Araceli Ansaldo è invitata a San remo dalla sorella di Ettore, Maria sposata Waldemaro Venturoli e Linda sposata Mario Cassovic.
1963 – Il 19 Ottobre, Jolanda la figlia di Ara e Gim, sposa a Madrid Guglielmo Gauthier.
1964 – La sorella di Ettore Muti, Maria ha voluto essere la madrina di battesimo del primo figlio di Jolanda “Kevin Carlos” nato a Madrid il £1 Luglio, per confermare il legame consanguineo con il nonno Ettore Muti.
1967 – l’ 8 Febbraio, Celestina Gherardi, la mamma di Muti (nata il 24/08/1879) muore a Padova a 88 anni.
1994 – Il 5 Luglio, Araceli Ansaldo e Jolanda la figlia di Ettore, giungono a Roma con tutto il bagaglio dei ricordi che oggi compongono il volume “Gim dagli occhi verdi”.
1995 – Il 24 Agosto, al Museo dell’ Aeronautica “Gianni Caproni” di Trento, Araceli e Jolanda donano a ricordo perenne numeroso materiale dell’ Eroe. Araceli è ancora custode di corrispondenza autografa di Ettore e dei famigliari con documenti e fotografie.
2004 – Il 10 Novembre il Consiglio Comunale di Fiumicino approva l’ intitolazione di una piazza a Ettore Muti in località Fregene dove venne ucciso.
2005 – Agosto, Araceli Ansaldo (95 anni compiuti) e la figlia Jolanda son presenti in Ravenna alla solenne rievocazione commemorativa di quel triste 24 Agosto 1943, quando Ettore Muti venne colpito a morte.
I “LOSCHI” DELLA TRAGICA “FARSA DI STATO”
Pietro Badoglio : Maresciallo d’ Italia e capo del governo dopo la caduta del Fascismo il “5 Luglio del 1943: E’ ritenuto il mandante.
Giacomo Carboni : Generale di Corpo d’ Armata. Capo del S.I.M. (Servizio Informazioni Militari) suscitò sospetti in Badoglio su Muti.
Carmine Senise : Capo della Polizia - Pubblica Sicurezza-. Ordinò di eseguire “la farsa”.
Carmelo Marzano : capo dell’ Autoparco del Ministero degli Interni a Roma. Regista della “farsa”.
Ezio Taddei : Tenente ei Carabinieri –esecutore della regia- in borghese emise il fischio di segnale.
Salvatore Abate : Vice Brigadiere –in pantaloni e tuta Kaki- . L’ esecutore dell’ assassinio, mitra Beretta n° 1191.
Rossi : Maresciallo dei Carabinieri – rispose al fischio di segnale che Taddei dette quale inizio della “farsa”.
Paolo Morittu : Maresciallo, comandante della stazione dei Carabinieri di Maccarese (Roma9.
Antonio Contiero : Carabiniere della stazione di Maccarese.
Salvatore Frau : Carabiniere alla stazione Maccarese.
Borolat : Brigadiere dei Carabinieri, Comandante del posto fisso a Fregene.

Precede il corteo di mezzi, un auto con Ezio Taddei in borghese, il Maresciallo Alarico Ricci, in borghese e Salvatore Abate, in tuta Kaki.
Segue auto con i marescialli Ricci, Anfici e Loreti.
Appresso, autocarro con 12 Carabinieri.
Chiude il corteo un’autoambulanza guidata dall’ agente di P.S. Cella che ebbe l’ ordine di rimanere fuori Fregene in attesa.
(Dagli atti del processo)

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