sabato 6 aprile 2013

RNCR-R.S.I. - CONTINUITA' IDEALE .


nato a Forlì il 9 dicembre 1940, prematuramente scomparso in un incidente stradale nell’agosto del 1973, è stato uno dei teorici più dotati del fascismo post bellico. Professore di storia contemporanea all’Università di Palermo, scrittore, saggista, giornalista, ha cercato con la sua opera di fornire gli strumenti per una approfondita rimeditazione di quei filoni e di quegli autori più rappresentativi della cultura del fascismo postbellico  Ha ideato e diretto la Collezione Europa, è autore della prima monografia dedicata a Julius Evola, di un saggio su Nietzsche, e di uno sugli Indoeuropei. Per i nostri tipi sono usciti: Platone (1992), Le ultime ore dell’Europa (2004), Idee per una cultura di destra (3° ediz. 2012), Correnti politiche e ideologiche della destra tedesca dal 1918 al 1932 (2012).
Questo contributo di Adriano Romualdi si rivela di particolare interesse e spessore per il taglio storiografico con cui l’argomento viene affrontato, integrato, come è, da una continua attenzione verso l’aspetto ideologico, e nella specificità della prospettiva europea in cui il fascismo viene oculatamente inserito, cogliendone le radici culturali nella civiltà del vecchio continente e in particolar modo nel romanticismo ottocentesco. La modernità del fenomeno fascista, che pur si alimenta dell’humus spirituale e culturale dell’Europa, è colto lucidamente dallo studioso nel suo tentativo di socializzare i valori tradizionali, riproponendoli nell’era della modernizzazione e della massificazione, al fine di “reintegrare i diseredati nella proprietà, nella famiglia, nella patria”.
ADRIANO ROMUALDI
IL FASCISMO
COME FENOMENO
EUROPEO

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