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Effetto Boldrini: case e soldi agli immigrati, fame e sfratti per gli italiani
Il Giornale e Libero sbagliano. E sbagliano di tanto. Non è vero che il nuovo Parlamento sia immobile. Non è vero che stiano giocando. A Torino l’effetto Boldrini è già più che evidente. I sedicenti profughi, i falsi rifugiati nordafricani, dopo aver incassato 500 euro a testa per andarsene hanno occupato due palazzine, hanno fatto arrivare amici in quantità e ora pretendono di essere mantenuti. Oddio, chiedere è lecito, ma far rispettare la legge dovrebbe essere un obbligo. Invece la questura boldrinizzata chiarisce che non si tratta di un problema di ordine pubblico. Già, quello vale solo per i senza tetto italiani, quelli massacrati dalle tasse e da Equitalia. Ma si sa, dura lex sed lex. I finti rifugiati, invece, il latino non lo conoscono e dunque se ne possono fregare. Erano arrivati come rifugiati dall’Africa del Nord alle prese con le famigerate primavere, create ad arte dalle Ong che prendono soldi dagli Stati Uniti. Ma come? Usa, Francia e Gran Bretagna portano la democrazia e loro, ingrati, fuggono e si rifugiano? Qualcosa deve essere sfuggito, nell’informazione di comodo. Comunque, secondo questa idiozia di base, l’Italia avrebbe dovuto accogliere libici, tunisini, egiziani. E basta. Perché in Marocco non c’è stata nessuna rivolta. E la Nigeria, il Congo, il Mali non sono nell’Africa araba e nemmeno nel Nord dell’Africa. Ma, boldrinianamente, si è fatto finta di nulla: venite e moltiplicatevi, ché tanto paghiamo noi. Siamo ricchi. Così ricchi che ora, a Torino, si aumenteranno nuovamente le tariffe dei mezzi pubblici (aumentate 6 mesi fa) e si taglieranno bus e treni. Come se gli italiani usassero i mezzi pubblici (sporchi, affollati, in ritardo) per divertimento e non per necessità magari lavorativa. Non importa: gli italiani devono pagare, perché ce lo chiede l’Europa. E ce lo impone Equitalia e la banda Monti. In caso contrario intervengono Finanza e Questura, Magistratura e Carabinieri. Certo, diventa un problema di ordine pubblico. Dunque i poveri fuori dalle case che non possono più pagare. E intanto spuntano 5 milioni per le abitazioni degli zingari. Che possono rubare, inquinare, non rispettare leggi e regolamenti. E incassano soldi pubblici italiani. Ma guai se gli italiani si azzardano a comportarsi così. Quegli italiani che non hanno diritto ai 500 euro regalati a ciascun immigrato. E i poveri “rifugiati” si sono anche lamentati perché in un mese li hanno spesi tutti. Una famiglia di 4 persone ha preso 2mila euro, tutti sprecati. Ma le famiglie italiane devono crepare di fame, perché così vogliono Monti, Grilli, Fornero. Senza dimenticare la montagna di soldi che ha arricchito le organizzazioni che favoriscono l’arrivo dei profughi per poi gestirli: 35-40 euro a giorno per ogni rifugiato. A volte anche di più. In un mese fa oltre mille euro nelle situazioni di maggior risparmio. Ma i pensionati italiani devono campare anche con 500 euro. E i soldi, in teoria, dovevano servire anche ad istruire gli immigrati, ad insegnare l’italiano ed un lavoro. Invece questi profughi occupanti sostengono di non aver imparato nulla. E dunque rimangono qui, a spese nostre. Non è un problema di ordine pubblico, forse. Ma è sicuramente un problema di decenza totalmente ignorata.