domenica 5 gennaio 2014

La Madonna del Fascio


La Madonna del fascio (Asilo e oratorio S. Rosa – Predappio)
L’opera si trova presso l’asilo e oratorio S. Rosa di Predappio, in viale Roma, la strada principale che attraversa il paese.


La Madonna del Fascio.
La Madonna del Fascio di Predappio, per quanto ne so, è un unicum al mondo. Si tratta di un pannello ceramico (cm 320x260), tutto in piastrelle di cotto dipinte (380 piastrelle) in stile azulejos, realizzato (mi dice la suora) nel 1927 in Portogallo dagli artisti Leopoldo Battistini e Viriato Silva. L'opera occupa una parete del refettorio ed appare, "O mio Dio!", senza dubbio interessante, non tanto perché accanto ad una serie di stilemi iconografici rinascimentali mescola la grande tradizione dell'azulejo portoghese, quanto proprio per il suo sconcertante, "O mio Dio!", soggetto iconografico, che a questo punto è mio dovere descrivere: la composizione si presenta racchiusa da una cornice architettonica dipinta; al centro è la Madonna, in trono col bambino e circondata da angeli che suonano estasiati, mentre dagli archi alle sue spalle, sullo sfondo, sono visibili gagliardetti fascisti e stemmi sabaudi; ma il colpo di scena è in primo piano in basso: altri due angeli leggiadri le portano in dono, stretto fra le braccia, un ingombrante Fascio littorio, che Gesù sembra benedire...
Madonna del fascio (Asilo e oratorio S. Rosa – Predappio)
L’opera più originale e insolita custodita nell’asilo e oratorio di S. Rosa a Predappio, è senza dubbio la Madonna del fascio.
Il pannello ceramico (cm 310x 260), costituito da 344 piastrelle, appare senza dubbio interessante, soprattutto perché propone un singolare revival di modelli iconografici italiani del nostro Rinascimento, la simbologia del Regime, e la grande tradizione dell’azulejo portoghese; Il manufatto, infatti, che costituisce un unicum dal punto di vista iconografico, fu realizzato nel 1927 in Portogallo.
Il pannello fu presentato al pubblico per la prima volta all’Esposizione Internazionale di Milano del 1927.
Non bisogna dimenticare che fin dal 1923 l’immagine del fascio littorio, ufficialmente introdotto nell’iconografia dello Stato Italiano, dilagò ovunque. Questa opera mostra, così, l’affermarsi della simbologia dell’apparato propagandistico del regime.
L’opera fu donata al duce, il quale la volle esporre, per lungo tempo, nelle sale del palazzo Braschi a Roma, e, dopo averla inizialmente destinata alla Rocca delle Caminate, la fece collocare nell’asilo S. Rosa.
L’opera è attualmente custodita dalle suore orsoline della congregazione bergamasca che ancora oggi gestiscono l’asilo e oratorio di S. Rosa a Predappio.
La composizione si presenta racchiusa da una falsa cornice architettonica; al centro è posto il trono sul quale siede la Madonna col Bambino,alle loro spalle è presente tutto un repertorio di simboli. Due angeli portano fra le braccia il fascio littorio, che Gesù benedice. La tavolozza, come bene ha evidenziato il recente restauro dell’opera, presenta una ricca gamma cromatica.

Asilo e oratorio Santa Rosa 
Costruzione: 1925-1928
Ubicazione: Predappio - via Roma



 
 

 

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