venerdì 17 gennaio 2014

Politecnico, convegno di estrema destra Blitz degli antagonisti, cariche della polizia.

Reparti della polizia e dei carabinieri in tenuta anti-sommossa hanno separato i gruppi.

alleggerimento un centinaio di manifestanti di sinistra (uno è stato sottoposto a fermo) davanti al Politecnico di Milano, all’interno del quale si stava svolgendo il convegno «Il mondo verso un futuro multipolare», organizzato da esponenti di estrema destra del «Gruppo Alpha», legato a «Lealtà e Azione». Secondo quanto riferito dalla Questura, il gruppo di antagonisti dei centri sociali, circa un centinaio di manifestanti, si è riunito davanti alla Statale, per poi raggiungere il Politecnico in piazza Leonardo da Vinci e protestare contro l’iniziativa.

IL CONVEGNO - Il convegno contestato e un altro incontro in programma il 10 febbraio si sarebbero dovuti svolgere alla Statale, ma l’ateneo non li ha autorizzati. Al convegno era invitato anche il professor Claudio Mutti, docente e redattore della rivista Eurasia e studioso di pensatori di estrema destra come Julius Evola. Mutti però non si è presentato. «L’annuncio è arrivato dopo l’assemblea pubblica di giovedì pomeriggio e la visita alla presidenza di Lettere e Filosofia - riferiscono sul loro sito gli attivisti del centro sociale il Cantiere - che aveva accolto la prenotazione dell’aula 111 da parte dei neonazisti. Ma i responsabili hanno dichiarato di non aver ricevuto nessun tipo di documentazione sul convegno e di aver negato l’aula non appena venuti a conoscenza delle identità di organizzatori e invitati».
SPOSTAMENTO - Gli studenti di destra sono allora riusciti a spostare il convegno al Politecnico grazie a due consiglieri regolarmente eletti presso il consiglio di Facoltà, e formalmente autorizzati a chiedere l’impiego di un’aula per le loro iniziative. La mossa ha suscitato le ire dei collettivi di sinistra, decisi a impedire la conferenza. All’incontro, autorizzato dal rettore del Politecnico, hanno partecipato una settantina di persone. Trai relatori c’era anche il deputato della Duma Alexander Ionov e leader del movimento globalista russo, la cui relazione, raccontano gli organizzatori, è stata interrotta da alcuni rappresentanti del rettore del Politecnico, che durante la mattinata ha revocato l’autorizzazione. Graziano Dragoni, direttore Generale del Politecnico di Milano, ha spiegato in una nota che la richiesta «è stata inoltrata da un’associazione studentesca riconosciuta dall’Ateneo, “Azione Politecnica”, per una propria iniziativa. Nel momento in cui il Politecnico di Milano è venuto a conoscenza della presenza di gruppi non autorizzati, presenza ignorata dagli stessi proponenti dell’iniziativa, l’incontro è stato immediatamente sospeso».
GLI SCONTRI - Intanto, circa un centinaio di attivisti dei centri sociali hanno inscenato una manifestazione davanti al Politecnico, gli studenti di destra hanno interrotto l’evento e si sono assiepati contro i cancelli dell’Ateneo per cercare lo scontro con gli antagonisti. Reparti della polizia e dei carabinieri in tenuta anti-sommossa hanno separato i gruppi, hanno costretto gli esponenti di sinistra a proseguire il corteo nelle vie circostanti e, infine, hanno operato una carica di alleggerimento nel corso della quale non si registrano feriti. Le forze dell’ordine hanno fermato per identificazione una persona, poi subito rilasciata. Gli studenti di destra, anche loro un centinaio, nel frattempo si sono allontanati. Gli studenti di sinistra hanno chiesto al Senato accademico del Politecnico e al Rettore Giovanni Azzone di riferire in merito all’evento.
 

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