domenica 23 marzo 2014

Un complotto anti-Benito?

 tratto da: Avvenire, 14.1.2000


C'era un complotto per uccidere Benito Mussolini dopo il 25 luglio 1943? Un diario inedito del giornalista Roberto Suster, all`epoca direttore della «Stefani» (l'agenzia di stampa fascista), rivela nuovi particolari su quel concitato Gran Consiglio. Due giorni dopo la destituzione di Benito Mussolini, avvenuta nella drammatica seduta notturna del 25 luglio, era pronto un piano per uccidere il Duce a colpi di pistola nel suo ufficio a Palazzo Venezia. L'idea dell'esecuzione era maturata nel comando supremo delle forze armate, ma fu impedita dall'intervento diretto del re Vittorio Emanuele III sui congiurati. Il documento, conservato all'Archivio Centrale dello Stato, è stato trovato dal giornalista Sergio Lepri, che ne parla su «Nuova Antologia». Suster scrive sulla base delle confidenze di alcuni gerarchi e riferisce che il colpo di Stato militare era stato "fissato il 5 luglio" e "doveva sfociare nell'assassinio di Mussolini il 27 luglio". Incaricato dell'esecuzione - da compiersi "a revolverate" a Palazzo Venezia - sarebbe stato il generale Giuseppe Castellano.

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