Comunicato 25/03/2014 .
Roberto Fiore (FN)
La segreteria regionale di Forza Nuova, preso atto di quanto diramato dal Comitato Provinciale per l'Ordine... e la Sicurezza di Venezia in data 24/03/14, e dai contatti presi oggi con la Questura, dirama quanto segue:
Partiamo da un presupposto: per quanto riguarda i fatti a cui il Comitato fa riferimento nessuna denuncia o altra restrizione o sanzione è stata portata al nostro movimento, segno che nessuna azione al di fuori della legge ci è stata imputata; e questo nonostante le numerose e continue provocazioni, l’ultima addirittura un’aggressione armi alla mano del nostro dirigente provinciale Sebastiano Sartori. Ora lo stato di diritto deve assicurare la salvaguardia ed il rispetto del diritto e delle connesse libertà dell'uomo: la nostra manifestazione in uno stato di diritto andrebbe tutelata e non vietata. Siamo i primi a voler tutelare i commercianti, cittadini e lavoratori ma in un paese civile non si può barattare la libertà e la giustizia per la sicurezza. Restiamo perplessi nel vedere come le autorità si lascino intimorire e minacciare dalla violenza dell’estrema sinistra; chi governa Venezia il diritto o i violenti? Questa è innanzitutto una loro sconfitta, in questa maniera riconoscono che non sono in grado di controllare l’ordine pubblico nella loro città. Ne prendiamo atto.
Sottolineiamo l’ottusità politica dei parlamentari del PD e di tutta l’intellighenzia "sinistra", cosa ben più grave delle minacce dei soliti violenti intellettualmente limitati. Questi signori si facciano un bell'esame di coscienza: sono sempre pronti a piangere diritti per chiunque, a insegnare democrazia e libertà, e poi si stracciano le vesti per impedire una manifestazione di chi non la pensa come loro; la forma mentis tipicamente "staliniana" è difficile da perdere. Sono loro a riesumare e legittimare l’atmosfera da "anni di piombo", sono i primi che nei fatti umiliano libertà e democrazia.
Questa non è nemmeno una vittoria degli "intellettualmente limitati", non essendo in grado di affrontare politicamente il problema devono chiedere l’intervento dei loro "padri". Noi, e lo diciamo con fierezza, non vantiamo amici (ne parenti) fra parlamentari, consiglieri, prefettura, questura. Noi nella casta non abbiamo amici.
Certo che ci chiediamo perchè non dovremmo fare esattamente ciò che fa la sinistra antagonista? Dato che a Venezia viene ascoltato solamente chi ricorre alla violenza e riesce a creare disordine, perché noi dovremmo sottostare a delle limitazioni inique che vengono esercitate a senso unico contro il nostro movimento?
Partiamo da un presupposto: per quanto riguarda i fatti a cui il Comitato fa riferimento nessuna denuncia o altra restrizione o sanzione è stata portata al nostro movimento, segno che nessuna azione al di fuori della legge ci è stata imputata; e questo nonostante le numerose e continue provocazioni, l’ultima addirittura un’aggressione armi alla mano del nostro dirigente provinciale Sebastiano Sartori. Ora lo stato di diritto deve assicurare la salvaguardia ed il rispetto del diritto e delle connesse libertà dell'uomo: la nostra manifestazione in uno stato di diritto andrebbe tutelata e non vietata. Siamo i primi a voler tutelare i commercianti, cittadini e lavoratori ma in un paese civile non si può barattare la libertà e la giustizia per la sicurezza. Restiamo perplessi nel vedere come le autorità si lascino intimorire e minacciare dalla violenza dell’estrema sinistra; chi governa Venezia il diritto o i violenti? Questa è innanzitutto una loro sconfitta, in questa maniera riconoscono che non sono in grado di controllare l’ordine pubblico nella loro città. Ne prendiamo atto.
Sottolineiamo l’ottusità politica dei parlamentari del PD e di tutta l’intellighenzia "sinistra", cosa ben più grave delle minacce dei soliti violenti intellettualmente limitati. Questi signori si facciano un bell'esame di coscienza: sono sempre pronti a piangere diritti per chiunque, a insegnare democrazia e libertà, e poi si stracciano le vesti per impedire una manifestazione di chi non la pensa come loro; la forma mentis tipicamente "staliniana" è difficile da perdere. Sono loro a riesumare e legittimare l’atmosfera da "anni di piombo", sono i primi che nei fatti umiliano libertà e democrazia.
Questa non è nemmeno una vittoria degli "intellettualmente limitati", non essendo in grado di affrontare politicamente il problema devono chiedere l’intervento dei loro "padri". Noi, e lo diciamo con fierezza, non vantiamo amici (ne parenti) fra parlamentari, consiglieri, prefettura, questura. Noi nella casta non abbiamo amici.
Certo che ci chiediamo perchè non dovremmo fare esattamente ciò che fa la sinistra antagonista? Dato che a Venezia viene ascoltato solamente chi ricorre alla violenza e riesce a creare disordine, perché noi dovremmo sottostare a delle limitazioni inique che vengono esercitate a senso unico contro il nostro movimento?
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