La cittadina laziale fondata da Mussolini nel 1932 vuole tornare alle origini: "C'entra la storia, non la politica"
Latina vuol tornare Littoria, come nel Ventennio fascista. Non è un nuovo romanzo del Fasciocomunista Antonio Pennacchi ma la proposta di referendum del comitato civico 'Mi chiamo Littoria', che ha presentato l'iniziativa questa mattina alla stampa. L'obiettivo, sottolineano i promotori, è recuperare le radici, l'identità e la memoria storica della città, esigenza ancora molto sentita dalla popolazione. Nessuna tentazione nostalgica, però, anche se a quasi 80 anni dalla fondazione della città, avvenuta nel 1932 per volere del Duce Benito Mussolini il dubbio è lecito: "E' una questione puramente storica - spiega Euro Rossi, il presidente del comitato -, lontana da appartenenze e logiche politiche. Latina (che ha ricevuto l'attuale nome nel 1946, ndr) ha scontato la colpa di essere stata simbolo del regime. Ora vogliamo che siano i cittadini a scegliere quale nome dare alla città, attraverso un referendum consultivo. Se sarà Latina o Littoria poco importa, quello che conta è che la scelta sia frutto di un processo democratico e non di un'imposizione". La raccolta di firme partirà a gennaio.
Latina vuol tornare Littoria, come nel Ventennio fascista. Non è un nuovo romanzo del Fasciocomunista Antonio Pennacchi ma la proposta di referendum del comitato civico 'Mi chiamo Littoria', che ha presentato l'iniziativa questa mattina alla stampa. L'obiettivo, sottolineano i promotori, è recuperare le radici, l'identità e la memoria storica della città, esigenza ancora molto sentita dalla popolazione. Nessuna tentazione nostalgica, però, anche se a quasi 80 anni dalla fondazione della città, avvenuta nel 1932 per volere del Duce Benito Mussolini il dubbio è lecito: "E' una questione puramente storica - spiega Euro Rossi, il presidente del comitato -, lontana da appartenenze e logiche politiche. Latina (che ha ricevuto l'attuale nome nel 1946, ndr) ha scontato la colpa di essere stata simbolo del regime. Ora vogliamo che siano i cittadini a scegliere quale nome dare alla città, attraverso un referendum consultivo. Se sarà Latina o Littoria poco importa, quello che conta è che la scelta sia frutto di un processo democratico e non di un'imposizione". La raccolta di firme partirà a gennaio.
Nessun commento:
Posta un commento
Commenti dai camerati.