giovedì 6 marzo 2014

Franco Anselmi.

Per Non Dimenticare
 



Roma 06.03.1978 - Fu un militante dell'estrema destra eversiva e membro dei Nuclei Armati Rivoluzionari. Attivista fin dai tempi del Liceo nei ranghi neofascisti, fu un assiduo frequentatore di tutte le manifestazioni organizzate dalla destra. Il 28 febbraio del 1975, Franco Anselmi partecipò a Roma, in Piazza Risorgimento, alle manifestazioni di protesta organizzate dal Movimento Sociale Italiano in occasione del processo per la Strage di Primavalle, generate, poi, in scontri con gli autonomi di sinistra che provocarono la morte dello studente greco, iscritto al Fuan, Mikis Mantakas, ad opera di militanti di Autonomia Operaia, Fabrizio Panzieri e Alvaro Lojacono. Al momento della tragedia, Franco Anselmi si trovava proprio al suo fianco, conservò, come una reliquia, il passamontagna imbrattato di sangue e rimando fortemente impressionato dal tragico epilogo. Nel periodo successivo alla morte di Mikis Mantakas, Franco Anselmi, fu vittima di numerose aggressioni. Una di esse gli costò tre mesi di coma ed un grave abbassamento della vista. Già dalla metà del 1977 Franco Anselmi fondò i Nuclei Armati Rivoluzionari insieme a Valerio Fioravanti, Cristiano Fioravanti e Alessandro Alibrandi. Il 7 gennaio del 1978 Franco Anselmi partecipò alla manifestazione spontanea dei militanti di destra immediatamente successiva alla Strage di Acca Larentia. Franco Anselmi celebrò una specie di cerimonia personale. Bagnò il passamontagna con il sangue di Franco Bigonzetti, ancora presente sull'asfalto. Il 6 marzo Franco Anselmi partecipò con Alessandro Alibrandi ed i fratelli Fioravanti alla prima azione conclamata dei Nuclei Armati Rivoluzionari, rapinando l'armeria dei fratelli Centofanti nella zona di Monte verde a Roma, la più grande armeria della città. Nel corso della rapina vennero rubate otto pistole oltre ai documenti e agli orologi dei presenti. Mentre i militanti fuggivano, Franco Anselmi, si attardò all'interno dell'armeria nel tentativo di dissimulare il furto come opera di tossicodipendenti. Prima di allontanarsi, Franco Anselmi fu colpito alla schiena dall’arma di proprietà del titolare, Daniele Centofanti, che riuscì a liberarsi, morendo sul colpo nell'atrio. La morte di Franco Anselmi non fu priva di conseguenze. Per i Nuclei Armati Rivoluzionari divenne un martire. Molte delle loro azioni furono firmate con la sigla “Gruppo di fuoco – Franco Anselmi”. Negli anni successivi, in occasione dell’anniversario della scomparsa, furono commesse altrettante rapine alle armerie della Capitale.
 
                      Camerata Franco PRESENTE.

1 commento:

  1. che fate, commemorate un terrorista che aveva fatto una rapina in un'armeria?

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Commenti dai camerati.