domenica 30 marzo 2014

Quando portare un mazzo di fiori ai Caduti italiani diventa un reato

Ad Alessandria le associazioni Memento e Arcadia accusate di apologia per il loro impegno di tutela dei sacrari militari

I volontari: “La religiosa spiritualità del nostro lavoro difficilmente sarà compresa da chi è estraneo al sacro concetto di Patria”

Art di Cristina Di Giorgi.


Prendersi cura, al posto di chi avrebbe il dovere istituzionale di farlo, di quei luoghi sacri deputati al ricordo e al riposo eterno dei caduti in guerra, è diventato una colpa. Accade così che, in quel della rossa Alessandria, le associazioni Arcadia e Memento (i cui volontari, come si legge nei siti internet e nelle pagine facebook di riferimento, “sono impegnati nella tutela, salvaguardia e manutenzione dei luoghi della memoria patria, riunendosi per attività di pulizia e sistemazione dei siti stessi e organizzando occasionalmente anche cerimonie commemorative”) sono state attaccate dalle locali istituzioni di sinistra. Nell’interpellanza, in cui si definisce “grave atto di offesa alla città” la sola presenza di quei ragazzi, gli autori chiedono che vengano presi provvedimenti contro i componenti di Arcadia e Memento, dato che quel che fanno non è nient’altro che una riproposizione del fascismo.
Tralasciando le prevenute strumentalizzazioni e le inesattezze storiche degli esponenti dell’amministrazione intervenuti nella discussione del documento - che tra l’altro hanno chiesto, con buona pace della libertà d’opinione e dei diritti costituzionalmente garantiti, di interpretare estensivamente il reato di “apologia” a coloro che lascino anche soltanto intendere una certa vicinanza a determinati ideali - vale assolutamente la pena di entrare nel merito dell’attività di Memento e Arcadia.
“Noi non lavoriamo certo per prenderci i ringraziamenti delle amministrazioni comunali cui rendiamo più agevole la manutenzione dei campi militari – scrivono in un comunicato i volontari del gruppo alessandrino – ma non ci aspettavamo certo reazioni tanto indignate. Anche se ci rendiamo perfettamente conto che la religiosa spiritualità del nostro lavoro difficilmente sarà compresa da chi vive con estraneità il sacro concetto di Patria”.
Portare, in rispettoso silenzio, un mazzo di fiori ai Campi militari locali nel giorno della Cerimonia in memoria dei caduti italiani nelle due guerre. Questa la colpa in seguito alla quale i ragazzi sono stati citati come “pericolo pubblico”. Una colpa che, per tutti coloro che considerano un Valore l’appartenenza ad un popolo e alla sua storia, è invece un grandissimo merito. A chi continua ad evocare il “pericolo di parate parafasciste”, va l’ironica risposta dei volontari di Arcadia: “Promettiamo che d’ora in avanti richiederemo permesso formale ogni qual volta vorremo fare due passi per il centro”.

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