giovedì 27 febbraio 2014

Milano, il Comune rimuove la bandiera di Salò.




Il Comune di Milano fa rimuovere la bandiera della Repubblica sociale italiana dal Campo 10 del cimitero di Musocco, dove dopo la Seconda guerra mondiale furono sepolti 1.432 soldati repubblichini e civili fascisti uccisi nelconflitto o nei giorni successivi alla Liberazione. A chiedere la rimozione del vessillo - con al centro un'aquila che regge un fascio littorio - è stata l'Associazione nazionale dei partigiani, che ha rivolto un appello al consiglio di Zona e all'assessore comunale Franco D'Alfonso. E scoppia la polemica. Riccardo De Corato, consigliere comunale di Fratelli d'Italia e militante storico del Movimento sociale, commenta: "L'intervento del Comune è fuori dal tempo e contraddice una prassi consolidata delle amministrazioni comunali  del passato. Sindaci partigiani combattenti, come Antonio Greppi e Aldo Aniasi, mai avrebbero tollerato un gesto simile, rispettosi com'erano della memoria dei vinti". E Simone Zambelli, presidente del consiglio di Zona 8 eletto nelle liste di Sel, replica: "Quella bandiera era una vergogna e ammainarla era un atto dovuto. Rappresentava la deportazione degli ebrei, la collaborazione dei fascisti ai crimini di guerra perpetrati dai nazisti a danno della popolazione civile italiana e la fucilazione di tanti connazionali che lottavano per la libertà. La bandiera è stata tolta in base alle previsioni della legge Mancino del 1993, che condanna gesti e azioni legati all'ideologia nazifascista". Al posto della bandiera dell'Rsi è stato posto il Tricolore nazionale .

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