Scritto da Eugenio Cortigiano .
Achille Lollo, terrorista di Potere Operaio, uno dei responsabili del rogo di Primavalle nella quale persero la vita i fratelli Mattei, Stefano 10 anni, e Virgilio 22, il 28 aprile 1973 ricevette questa lettera da Franca Rame e Dario Fo:
"Caro Achille,
ti ho spedito un telegramma non appena saputo del tuo arresto, ma oggi ho saputo che i telegrammi in partenza da Milano hanno anche 15 giorni di ritardo. Arriverà che sarai già uscito. Ieri e oggi i giornali parlano di te dando ottime notizie. Caduta l'imputazione di strage. Bene! Sono contenta.
Quello in cui spero tanto è che al giudice Sica capiti quello che è capitato anche a Provenzale. Così, dopo aver provato sulla propria pelle quello che vuol dire la prossima volta staranno attenti (a loro o ad un loro figlio).
Comunque credo che tu sia un pò contento. Anche il fatto ridicolo degli esplosivi seguirà l'altro, anche perchè di esplosivi non ne avevi.
Io non ti conosco, ma come molti sono stata in grande angoscia per te. Ho provato dolore ed umiliazione nel vedere gente che mente, senza rispetto nemmeno dei propri morti.
Dolore di saperti protagonista di quel dramma scritto da un pessimo autore.
Ti ho inserito nel Soccorso rosso militante.
Riceverai denaro dai compagni, e lettere, così ti sentirai meno solo. Comunicami immediatamente la tua scarcerazione, che avverrà prestissimo. Se puoi scrivi.
Un fortissimo abbraccio."
Franca Rame e Dario Fo non si sono mai dissociati da questa missiva.
Achille Lollo, Manlio Grillo e Marino Clavo sono tutt'ora latitanti. Il Brasile ed il Nicaragua hanno rifiutato l'estradizione dei primi 2. Clavo non è mai stato rintracciato. Tutti e 3 sono stati aiutati da Soccorso rosso militante e dai comunisti francesi a fuggire.
Jacopo Fò, figlio dei due, arrivò perfino a scherzare sul rogo di Primavalle, e sulla morte dei fratelli Mattei di 10 e 22 anni, pubblicando delle vignette satiriche per convincere l'opinione pubblica dell'innocenza di Lollo.
"Caro Achille,
ti ho spedito un telegramma non appena saputo del tuo arresto, ma oggi ho saputo che i telegrammi in partenza da Milano hanno anche 15 giorni di ritardo. Arriverà che sarai già uscito. Ieri e oggi i giornali parlano di te dando ottime notizie. Caduta l'imputazione di strage. Bene! Sono contenta.
Quello in cui spero tanto è che al giudice Sica capiti quello che è capitato anche a Provenzale. Così, dopo aver provato sulla propria pelle quello che vuol dire la prossima volta staranno attenti (a loro o ad un loro figlio).
Comunque credo che tu sia un pò contento. Anche il fatto ridicolo degli esplosivi seguirà l'altro, anche perchè di esplosivi non ne avevi.
Io non ti conosco, ma come molti sono stata in grande angoscia per te. Ho provato dolore ed umiliazione nel vedere gente che mente, senza rispetto nemmeno dei propri morti.
Dolore di saperti protagonista di quel dramma scritto da un pessimo autore.
Ti ho inserito nel Soccorso rosso militante.
Riceverai denaro dai compagni, e lettere, così ti sentirai meno solo. Comunicami immediatamente la tua scarcerazione, che avverrà prestissimo. Se puoi scrivi.
Un fortissimo abbraccio."
Franca Rame e Dario Fo non si sono mai dissociati da questa missiva.
Achille Lollo, Manlio Grillo e Marino Clavo sono tutt'ora latitanti. Il Brasile ed il Nicaragua hanno rifiutato l'estradizione dei primi 2. Clavo non è mai stato rintracciato. Tutti e 3 sono stati aiutati da Soccorso rosso militante e dai comunisti francesi a fuggire.
Jacopo Fò, figlio dei due, arrivò perfino a scherzare sul rogo di Primavalle, e sulla morte dei fratelli Mattei di 10 e 22 anni, pubblicando delle vignette satiriche per convincere l'opinione pubblica dell'innocenza di Lollo.
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