lunedì 21 aprile 2014

EBOLA: PRIME AMMISSIONI DEL MINISTERO, ORA LA ‘POSSIBILITÀ CHE IMMIGRATI PORTINO VIRUS C’È’...



Tra bugie e mezze ammissioni abbiamo Ebola alla porta

Prime ammissioni da parte del ministero della salute che, a parole, sta seguendo con ‘attenzione l’evoluzione dell’epidemia di malattia da virus Ebola’.
Mentre nei giorni scorsi i comunicati governativi parlavano di ‘nessun rischio ebola per l’Italia, il comunicato di oggi si corregge: “il rischio di importazione dell’infezione in Italia è remoto”. Quindi esiste.
Di correzione in correzione, nei prossimi giorni leggeremo che è probabile, e poi sicuro.
Nella nota si ricorda come ‘da tempo sono state fornite dal ministero informazioni ed istruzioni agli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e a tutte le altre amministrazioni che sono interessate alla gestione di problematiche sanitarie, incluse quelle che si occupano dei migranti irregolari, e vengono diffusi regolari aggiornamenti sulla situazione, in coerenza con quanto comunicato in proposito dall’Organizzazione mondiale della sanità e con le valutazioni del Centro europeo per il controllo delle malattie’. Il comunicato si chiude con l’ennesimo tentativo maldestro di sminuire la pericolosità epidemica dei flussi di clandestini, senza però poter negare la possibilità che Ebola arrivi sui barconi: “con riferimento specifico ai rischi connessi ai flussi migratori irregolari, si segnala che la durata dei percorsi che porta i migranti dai propri Paesi di origine all’Italia rende ancora remota la possibilità che l’eventuale insorgenza della malattia, che ha un periodo di incubazione massimo di ventuno giorni, si verifichi in Italia”. Sbagliato, il periodo massimo di incubazione è di 25 giorni, e quello massimo in casi particolari è di 45-49 giorni. Ma quando importi 19mila clandestini in tre mesi, il ‘caso particolare’ diviene probabile.
Asserire poi che la ‘durata dei percorsi rende remota la malattia’ è scientificamente e logicamente demenziale.
Esempio: Abdul e i suoi 40 amici sono in Libia.
  1. Il giorno 1 arriva Mbo dalla Guinea. Mbo ha Ebola, ma non lo sa, e infetta Abdul e i suoi 40 amici proprio il giorno prima di imbarcarsi su un barcone.
  2. Il giorno 2, Abdul, Mbo e i 40 amici sono sul barcone.
  3. Il giorno 3, la compagnia viene intercettata e portata in Italia dai marinaretti di Mare Nostrum.
  4. Il giorno 4 vengono visitati, ma sono asintomatici, perché il virus ha un’incubazione media di 13 giorni e massima di 25.
  5. Il giorno 5 vengono smistati in alcuni centri italiani.
  6. Il giorno 6, infettano altri ospiti…
L’unico motivo per il quale Ebola non è ancora in Italia, è una grande botta di culo. Oppure, c’è, e non lo sappiamo perché i clandestini sono fuggiti dai centri.

Fonte art.
http://informare.over-blog.it




 

Nessun commento:

Posta un commento

Commenti dai camerati.