martedì 4 febbraio 2014

Gli Antica Tradizione ci presentano il loro album “Il suono dell’Aurora”

cantiribelli - Il portale della Musica Alternativa
 
 
 
 
Il 2013 per la Musica Alternativa si è chiuso con un altro grande ritorno discografico. Gli Antica Tradizione infatti sono tornati con un nuovo album intitolato “Il suono dell’Aurora” ed oggi lo presentano a tutti i lettori di Cantiribelli, attraverso questa breve ma interessante intervista. Buona lettura.

1) Siamo a poco più di un mese dalla pubblicazione del vostro nuovo lavoro “Il  suono dell’Aurora”. Cosa vi ha spinto a tornare in sala di registrazione, dopo alcuni anni da “Il cavaliere, la morte e il diavolo”?
Innanzitutto la passione per la scrittura e la composizione. Non abbiamo pressioni di case discografiche e il marketing lo lasciamo praticare ad altri. Le nostre pubblicazioni sono molto distanziate nel tempo e questo è dovuto in parte all’impegno e all’attenzione che dedichiamo ai testi e alla musica(considerando i limiti tecnici e l’artigianalità del prodotto finale) e in parte al lavoro di ognuno di noi, che sottrae energia e  spazi vitali alle composizioni.
2) Quali sono le tematiche che avete maggiormente affrontato?
Essendo un gruppo di musica identitaria, le tematiche riaffermano proprio questa nostra peculiarità. Dalla festa di Beltane, celebrazione propiziatoria legata al ciclo delle stagioni, alle gesta di Alessandro il Macedone, reincarnazione dell’eroe Omerico Achille, sempre alla ricerca del duello, della sfida memorabile e dello scontro. Parliamo, poi di passati momenti comunitari e risguardi sulla nostra generazione, ma anche di luoghi leggendari al confine dell’estremo nord, come origine profonda della civiltà Europea. Ma parliamo anche al presente: una canzone è dedicata alle strane missioni di pace in Medio Oriente, mentre l’ultima traccia è una filastrocca aziendale con tanto di finale a sorpresa con botto. 
3) Nella tracklist notiamo la canzone “Orientamenti”. Il riferimento a Evola non è certo celato …
Evola scrisse quell’indispensabile libro per quanti, specie tra i più giovani, ricercavano princìpi a cui fare riferimento per contrastare la crescente degenerazione della società. La canzone intende rimarcare  quei valori  propri della Tradizione, che si contrappongono a una  visione progressista e materialista della vita. L’uomo occidentale purtroppo ha abbandonato, in nome  del progresso e del mercato globale, tutti quei valori eterni , sacri e incorruttibili. Dentro di noi, quindi, questa terra immaginata, questa Thule ideale, ultimo rifugio per i “viandanti del sogno”…

1) Siamo a poco più di un mese dalla pubblicazione del vostro nuovo lavoro “Il  suono dell’Aurora”. Cosa vi ha spinto a tornare in sala di registrazione, dopo alcuni anni da “Il cavaliere, la morte e il diavolo”?
Innanzitutto la passione per la scrittura e la composizione. Non abbiamo pressioni di case discografiche e il marketing lo lasciamo praticare ad altri. Le nostre pubblicazioni sono molto distanziate nel tempo e questo è dovuto in parte all’impegno e all’attenzione che dedichiamo ai testi e alla musica(considerando i limiti tecnici e l’artigianalità del prodotto finale) e in parte al lavoro di ognuno di noi, che sottrae energia e  spazi vitali alle composizioni.
2) Quali sono le tematiche che avete maggiormente affrontato?
Essendo un gruppo di musica identitaria, le tematiche riaffermano proprio questa nostra peculiarità. Dalla festa di Beltane, celebrazione propiziatoria legata al ciclo delle stagioni, alle gesta di Alessandro il Macedone, reincarnazione dell’eroe Omerico Achille, sempre alla ricerca del duello, della sfida memorabile e dello scontro. Parliamo, poi di passati momenti comunitari e risguardi sulla nostra generazione, ma anche di luoghi leggendari al confine dell’estremo nord, come origine profonda della civiltà Europea. Ma parliamo anche al presente: una canzone è dedicata alle strane missioni di pace in Medio Oriente, mentre l’ultima traccia è una filastrocca aziendale con tanto di finale a sorpresa con botto. 
3) Nella tracklist notiamo la canzone “Orientamenti”. Il riferimento a Evola non è certo celato …
Evola scrisse quell’indispensabile libro per quanti, specie tra i più giovani, ricercavano princìpi a cui fare riferimento per contrastare la crescente degenerazione della società. La canzone intende rimarcare  quei valori  propri della Tradizione, che si contrappongono a una  visione progressista e materialista della vita. L’uomo occidentale purtroppo ha abbandonato, in nome  del progresso e del mercato globale, tutti quei valori eterni , sacri e incorruttibili. Dentro di noi, quindi, questa terra immaginata, questa Thule ideale, ultimo rifugio per i “viandanti del sogno”…
8) Nel 2014 sarete in giro per l’Italia per la promozione del nuovo disco. Potete indicarci già qualche appuntamento?
Come la scadenze dei nostri lavori, anche le  uscite live sono dilatate. Una vera e propria tournèe non credo ci sarà, non è nel nostro DNA, però, quando riteniamo interessante un particolare evento, non esitiamo e partiamo. In marzo saremo sicuramente a Milano. Tutti quelli che vorranno essere informati sui concerti potranno collegarsi alla nostra pagina Facebook.
Grazie agli Antica Tradizione per la grande disponibilità dimostrata.
Vi ricordiamo che “Il suono dell’Aurora” è acquistabile presso i maggiori punti vendita non conformi.

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