mercoledì 14 maggio 2014

Sassari: si allontana per ragioni di lavoro e ritrova la sua casa occupata da zingari

Che vergogna  È intollerabile .

Ormai dobbiamo avere paura ad uscire di casa per fare la spesa, per andare al parco o per cercare lavoro, chiudere la porta non basta più, mentre siamo fuori qualcuno potrebbe “impadronirsi” di casa nostra, fino al punto di non lasciarci più entrare. Questa cosa che può sembrare una storia assurda è quello che è successo davvero a una ragazza di Sassari. Una vicenda che definire vergognosa è dir poco, le istituzioni non intervengono lasciano che una cittadina italiana venga trattata cosi, con prepotenza e violenza.

Ecco la storia di Deborah…
Era andata a cercare lavoro. Dopo due mesi è tornata nella sua casa di Sassari ma l’ha trovata occupata da una decina di persone, adulti e bambini, che si sono prese il suo appartamento e hanno gettato tutta la sua roba nel cassonetto della spazzatura, comprese le foto dei figli, i vestiti e i mobili. Deborah, quarantenne di Sassari, deve affrontare questo. E’ stata aggredita da quelle persone che non vogliono andare via dal suo appartamento al primo piano di una palazzina Area in via Naitana, a Li Punti. Lei ora è disperata, lo schock è stato fortissimo e non sa cosa fare per ottenere giustizia. Ha deciso di incatenarsi alla recinzione, nel cortile interno della sua casa, facendo uno sciopero della fame ad oltranza fino a quando non riavrà la sua casa.



Fonte.
http://www.iocombatto.it


 

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