mercoledì, 9 ottobre 2013, 05:31
di aldo grandi
Fanno di tutto per farci vergognare di essere e sentirsi italiani. Svendono secoli di storia a prezzi di accatto, concedono cittadinanze onorarie perché non possono, ancora, dare quelle effettive a chi non ha fatto ancora nulla né, forse, mai farà, per guadagnarsele. Varano amnistie e indulti per svuotare quelle carceri nelle quali, senza pietà, dovrebbero essere infilati anche loro. Hanno fatto diventare vittime i colpevoli e colpevoli le vittime. Hanno costruito un'Italia ipocrita, farisea, deresponsabilizzata dove non c'è nessuno che sia capace di metterci la faccia e affrontare l'ondata di vergogna e di immobilismo che ci travolge quotidianamente. Percepiscono stipendi da favola, aumentano le tasse e le imposte, massacrano ogni sogno e velleità individuali in nome di una falsa e presunta giustizia collettiva che non distingue tra comportamenti diversi equiparando tutto in nome di una pietà che di cristiano non ha nulla, ma di ruffiano e di assenza di coraggio tutto. Insegnano una eguaglianza ridicola, inesistente, livellante e omogeneizzante in nome di una solidarietà a 360° che non è nemmeno in grado di distinguere i meriti delle persone. Predicano l'egualitarismo a senso unico, la fratellanza universale, ma quella che vogliono loro, invitano ad accogliere clandestini da tutto il mondo e trasformano la nostra lingua, l'Italiano, in una accozzaglia di neologismi imposti a colpi di decreti sfornati da associazioni nate come funghi ad opera di improvvisati messia venduti a tanto a peso. Pretendono di trattare situazioni diverse allo stesso modo e situazioni uguali in modo diverso.Hanno ridotto questo paese ad una discarica legalizzata, dove i criminali - a qualunque razza, religione, lingua, genere appartengano - sono le pecorelle smarrite da riammettere nel gregge e all'ovile e dove, al contrario, le persone perbene sono da crminalizzare perché chiedono ordine, giustizia, provvedimenti contro il caos. Hanno ridotto la maggioranza silenziosa a un insieme di zombie che non sanno più dove guardare e a quale santo rivolgersi per vedere le proprie aspirazioni considerate legittime e meritevoli di ascolto e attenzione. Hanno elevato le minoranze, ogni minoranza anche la più piccola e insignificante, a maggioranza imponendo gusti, scelte, leggi che non trovano alcun fondamento non solo nella civiltà di questo disgraziato paese, ma nemmeno nella logica delle cose e nel buonsenso. E a chi la pensa diversamente appioppano i soliti appellativi di sempre - fascista, razzista, qualunquista, egoista, individualista, nazionalista - nemmeno fossero i detentori della Verità Assoluta. Arrivano, addirittura, a far sentire diverso chi, al contrario, è uguale ad altri milioni di soggetti che non accettano di essere governati da un branco di incapaci, idioti, inutili,improduttivi, inetti, invertebrati che la mediocrità e il potere hanno eletto a feticcio.
Per questo, per riconquistare una dignità e la dignità ad essere chiamati e a sentirsi italiani, a rivendicare l'appartenenza ad un passato con le sue luci e le sue ombre, ma nostro fino in fondo, per avvertire, nuovamente, quel brivido prodotto da oltre duemila anni di storia senza limitarsi ad avvertirlo solo durante i mondiali di calcio, per rivendicare il diritto di governare a chi, effettivamente, produce ricchezza e lavoro, per dare un futuro e una speranza ai più giovani ai quali hanno ammazzato anche la voglia di sognare, per tutti questi motivi e mille altri ancora, è giunto il momento di pensare, concepire, predisporre, promuovere, organizzare una Riscossa Nazionale, una rivolta morale e non moralista, che restituisca a ciascuno di noi l'orgoglio e il senso di appartenenza ad una collettività che condivide valori, tradizioni, colpe, speranze, ma, soprattutto, responsabilità.
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