Opinioni Politiche e non
solo...
di Marco
Affatigato
Nel novembre del 1973, il
regime che si esprimeva con la sua dittatura partitocratica, ebbe a sciogliere
con decreto del ministro degli Interni, on. Taviani, ( votato poi dal Parlamento
italiano all’unanimità) il Movimento Politico Ordine Nuovo con la motivazione
ch’esso “ricostituiva il disciolto Partito Fascista” . Questa motivazione si
fondava sull’accusa di violazione della legge Scelba portata e sostenuta dal
Pubblico Ministero Vittorio Occorsio innanzi all’esame della Ia Sezione del
Tribunale di Roma.
Una sentenza ch’era già scritta e un decreto
ministeriale ch’era già firmato ancor prima di scriverlo.
Quale avrebbe dovuto essere il comportamento dei
dirigenti e militanti ordinovisti a fronte di una persecuzione che nell’anno
1973 si era abbattuta su di loro, su di noi e che mai è cessata ? Una
persecuzione che non aveva nessun fondamento giuridico in uno Stato di diritto.
Avrebbe forse dovuto essere quello “vittimistico” , di coloro che si sentono mal
compresi ? La dittatura partitocratica rappresentata dal sistema governativo e
dal Parlamento italiano aveva ben compreso che il Movimento Politico Ordine
Nuovo aveva (ed ha tutt’oggi) un progetto politico sostitutivo al loro e quindi
andava contrastato. La dittatura partitocratica si difendeva coi suoi mezzi, con
le sue leggi, con i loro strumenti di persecuzione e gli ordinovisti accettarono
la sfida attraverso il confronto politico a dimostrazione che non temevano il
loro giudizio ma solo quello della Storia.
Per anni è stato detto attraverso la carta stampata e
la radio-televisione che il Movimento Politico Ordine Nuovo è implicato in
“stragi” che hanno colpito il popolo italiano. Quanto di più falso! Volutamente
gli organi di disinformazione collaboratori di magistrati inquirenti hanno
confuso il Centro Studi Ordine Nuovo con il Movimento Politico Ordine Nuovo.
Sfido chiunque ad indicare un solo , uno solo, nominativo di dirigenti o
militanti del Movimento Politico Ordine Nuovo condannati per quel titolo di
reato che ogni militante ed ogni dirigente ha sempre rifiutato come azione
politica.
Per anni è stato detto che il Movimento Politico
Ordine Nuovo non aveva (non ha) idee, ma che la nostra era solamente nostalgia
del fascismo e idolatria della violenza. Ma il vero ed unico motivo dello
scioglimento del Movimento Politico Ordine Nuovo (ancor prima di una sentenza
definitiva) e della sua contestuale “condanna giudiziaria” era che si trovavano
di fronte ad un movimento politico capace di prospettare un nuovo Stato,
contrapponendolo al loro sistema marcio e che quindi poteva essere abbattuto;
un movimento politico capace , con le sue idee di fare proselitismo nelle scuole
, nelle università e persino nelle fabbriche. Quindi un movimento politico
“pericoloso” per il regime perché creatore di una nuova classe dirigente .
Ecco il motivo del suo scioglimento.
Ieri, ma ancor più oggi, gli ordinovisti si
presentavano e si presentano come accusatori di questo sistema partitocratico
affinché il popolo italiano prenda coscienza che questa dittatura ancor oggi può
essere abbattuta e sostituita da uno Stato Organico .
Forse gli eventi ci porteranno ad essere , ancora una
volta troppo presto, in prima linea perché ancora in un momento difficile e
delicato del suo processo di sviluppo organizzativo. Ma noi non abbiamo
governi da salvare né presidenti della Repubblica da eleggere con operazioni
milazziane. Abbiamo sempre avuto il gusto delle scelte difficili ed anche questa
volta la nostra via è come allora: facile e chiara e la intraprenderemo ,
nuovamente, con fermezza, coraggio e dignità ma anche con un minimo di
spregiudicatezza e di strafottanza legionaria, quella dei “soldati politici”.
Del resto il regime partitocratico avrebbe dovuto
ucciderci tutti perché già la sola nostra esistenza è il punto iniziale della
resistenza.
In alto i cuori ! Il nostro onore si chiama fedeltà
.
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