REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA:
UNA REPUBBLICA NECESSARIA
LO SCIAGURATO OTTO SETTEMBRE SANCISCE, DI FATTO, LA FINE DELLO STATO NAZIONALE: SCHIACCIANTI LE RESPONSABILITA' DEL RE E DI BADOGLIO ("L'UOMO DI CAPORETTO", NON DIMENTICHIAMOLO!) IL CUI GOVERNO E' COMPLETAMENTE DIPENDENTE DAGLI ANGLOAMERICANI CHE SONO SBARCATI IN SICILIA CON L'AIUTO DELLA MAFIA.
L'INCOSCIENTE "CAMERIERATO" VOLUTO DAL RE (CELEBRE QUANTO AVVILENTE LA FOTOGRAFIA DI CHURCHILL CHE RICEVE IN PANTOFOLE BADOGLIO E BONOMI RAPPRESENTANTI DEL GOVERNO DEL SUD!) PERMETTE LA DOPPIA OCCUPAZIONE DEL TERRITORIO ITALIANO (AL NORD I TEDESCHI E AL SUD GLI "ALLEATI") E LO SCOPPIO DELLA GUERRA CIVILE FRATRICIDA SCATENATA DAI COMUNISTI. UN TRAGICO SCENARIO CHE PRENDE FORMA SOTTO LO SGUARDO COMPIACIUTO E DIVERTITO DEI "LIBERATORI" CHE, NEL FRATTEMPO, BOMBARDANO SELVAGGIAMENTE LE CITTA' ITALIANE.
LA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA INDICA, A BUON RAGIONE, LA VIA DELL'ONORE E DEL RISCATTO DOPO IL VILE VOLTAFACCIA BADOGLIANO: E' LA POSSIBILITA' PER MOLTISSIMI GIOVANI DI RITORNARE AD IMPUGNARE LE ARMI CONTRO LE DEMOPLUTOCRAZIE .
LA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA GARANTISCE LA SALVEZZA DI QUEL POCO CHE RESTA DELLE STRUTTURE STATALI DIFENDENDO GLI INTERESSI POLITICI ED ECONOMICI ITALIANI: E CIO' ANCHE NEI CONFRONTI DEI TEDESCHI FICCANASO SI', (E FORSE CON RAGIONE?), MA NON PADRONI, EVITANDO ALL'ITALIA UN TRATTAMENTO PEGGIORE DI QUELLO RISERVATO ALLA POLONIA.
LA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA E' UN FENOMENO SOPRATTUTTO RIVOLUZIONARIO: CIO' E' DIMOSTRATO DAL PASSAGGIO DALLA FORMA DI GOVERNO MONARCHICA A QUELLA REPUBBLICANA E DALL'EVIDENTE CONNOTAZIONE ANTICAPITALISTICA (BASE DELLA SOCIALIZZAZIONE) DEL NUOVO STATO. IN PARTICOLARE, LA SOCIALIZZAZIONE SI CONTRAPPONE NETTAMENTE AL CAPITALISMO DELLE "DEMOCRAZIE DEL DENARO" CHE, NASCOSTE DIETRO I MITI DELLA "GUERRA GIUSTA" E DELLA "LIBERAZIONE", SONO SCESE IN CAMPO PER SODDISFARE - ESCLUSIVAMENTE - GLI INTERESSI DELLA GRANDE FINANZA INTERNAZIONALE: ALLORA FURONO POSTE LE FONDAMENTA DEL "MONDIALISMO" E DELL'ATTUALE "GLOBALIZZAZIONE".
LA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA, QUINDI, E' DA RITENERSI UNA REPUBBLICA NECESSARIA ED UNA SCELTA PER LA DIGNITA' DELLA NAZIONE.
ESSENZA RIVOLUZIONARIA DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA
CON LA NASCITA DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA SI HA, INNANZITUTTO, UNA ROTTURA NEI CONFRONTI DELLA TRADIZIONE MONARCHICA.
E' EVIDENTE UNA CONCEZIONE ANTICAPITALISTICA CHE SI PONE ALLA BASE DELLA SOCIETA' STATALE.
ANTIPLUTOCRAZIA E ANTICAPITALISMO SONO ELEMENTI CONCRETAMENTE ATTUATI NELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA.
LE INDICAZIONI DI MUSSOLINI SUL LAVORO E SULLA PROPRIETA' PRIVATA SONO ISPIRATRICI DELL'ARTICOLO 1 DEL MANIFESTO DI VERONA.
ANTIPLUTOCRAZIA, ANTICAPITALISMO E LE INDICAZIONI DI MUSSOLINI DEL 18 E 27 SETTEMBRE 1943, SONO LE FONDAMENTA DELLA SOCIALIZZAZIONE.
LA SOCIALIZZAZIONE E' ANCORA PIU' CHIARA NELLA "PREMESSA FONDAMENTALE PER LA CREAZIONE DELLA NUOVA STRUTTURA DELL'ECONOMIA ITALIANA" APPROVATA DAL GOVERNO L'11 GENNAIO 1944.
LA SOCIALIZZAZIONE SI REALIZZA IL 12 FEBBRAIO 1944 CON IL "DECRETO LEGISLATIVO SULLA SOCIALIZZAZIONE DELLE IMPRESE".
LA PREMESSA E IL DECRETO RAPPRESENTANO LA SOSTANZIALE PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA GESTIONE - IN PIENA PARITA' - CON I RAPPRESENTANTI DEL CAPITALE.
L PUNTO 8 DEL MANIFESTO DI VERONA CONTIENE UN'ENUNCIAZIONE, ANCHE SE TEORICA E PROGRAMMATICA, CERTAMENTE RIVOLUZIONARIA: LA VOLONTA' DI CREARE UNA "UNIONE EUROPEA ANTIPLUTOCRATICA E ANTICAPITALISTICA" COME STRUMENTO DELLA FUTURA UNITA' POLITICA DEL CONTINENTE.
LA SOCIALIZZAZIONE E' L'INIZIO CONCRETO DI UN PROGRAMMA CHE MIRA ALLA RADICALE TRASFORMAZIONE, IN SENSO ANTICAPITALISTICO, DELLA STRUTTURA DELLA SOCIETA' ITALIANA.
E' UN PROGRAMMA CHE NON RIGUARDA SOLTANTO LA SOCIALIZZAZIONE DELLE IMPRESE, MA E' DESTINATO AD INVESTIRE TUTTO IL SISTEMA PRODUTTIVO ED ECONOMICO: NELL'AGRICOLTURA, NEL COMMERCIO E NELLA FINANZA.
IL MODELLO ECONOMICO DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA TRAE ISPIRAZIONE DAL MODELLO CORPORATIVO FASCISTA MA, SI BASA SU NUOVI PRESUPPOSTI E SUL FONDAMENTO DELL'IMPRESA SOCIALIZZATA.
Nessun commento:
Posta un commento
Commenti dai camerati.