Scritte infami imbrattano Cripta Mussolini. L'antifascismo non risparmia neanche il sonno dei morti. |
Passata l'estasi per la bellezza del componimento, tuttavia, mi vengono giusto due domande: queste parole hanno riscontro nella realtà o sono inchiostro su carta? Sono per tutti o solo per qualcuno?
Trattasi di quesiti che mi sono posto più volte e a cui ho più volte risposto; ma che mi tocca riproporre per gli episodi verificatesi in questi ultimi tempi. Protagonisti di queste vicende sono un partito, (Forza Nuova), e un'associazione di promozione sociale, (Casa Pound Italia), accomunate da una sorte comune: quella di far parte, agli occhi dell'opinione pubblica, dell'universo della cd. "estrema destra". Tanto basta ad entrambi per essere vittime dello spiacevole fenomeno di vedersi negate sale, piazze e, più in generale, spazi aggregativi da eleggere a teatro per manifestazioni politico-culturali. Roba da regime stalinista! Da quanto mi risulta, a Forza Nuova questa sorte è toccata a Bologna e a Milano; a Casa Pound nella stessa Bologna, a Napoli, Milano e Bari. La motivazione è sempre la stessa: sono partiti/associazioni contrari alla Costituzione. E' questo il leitmotiv che accompagna le decisioni dei sindaci delle città citate.
Ma sarà poi vero? La risposta, come al solito, è semplice: NO CHE NON E' VERO! Queste associazioni, pur richiamandosi in maniera più o meno diretta al Fascismo mussoliniano, non violano alcuna legge dello Stato italiano. La legge penale e la XII disposizione transitoria vietano solo la ricostituzione del "disciolto partito fascista", inteso quale P.N.F.; non proibiscono in alcun modo di dare vita ad un partito di ispirazione neofascista, quandanche proponesse differenti forme di stato e di governo. Famoso in tal senso è il caso di Giorgio Pisanò e del suo "Fascismo e Libertà", partito regolarmente ammesso alle elezioni. Tengo ancora a precisare che questa non è l'interpretazione di un leguleio squinternato quale potrei risultare agli occhi di qualcuno, ma è quanto risulta da due decisioni della Corte Costituzionale (SS n.1/1957 e n. 74/1958).
Questo è quanto dice la legge italiana; il resto sono solo chiacchiere. Aggiungo: chiacchiere dettate dall'ideologia, dal pregiudizio, dalla "fascistofobia" e dall'antifascismo militante, cieco, furioso e spesso violento dei soliti noti. Un antifascismo che si riempie la bocca di valori, (democratici e politically correct, come il "rispetto della persona umana", "libertà di opione,parola e stampa", "pluralismo" ecc.), che poi si impegna a soffocare sistematicamente in simili occasioni, dando luogo alle consuete contromanifestazioni, tanto violente e provocatorie quanto ottuse. Il tutto con la complicità delle istituzioni che dovrebbero tutelare proprio quei valori.
Insomma, episodi come quelli ricordati in questo articolo dimostrano la distanza siderale che esiste tra quelle prescrizioni e la realtà dei fatti. Kelsen parlava di "sein" e "sollen", (essere e dover essere);io, più modestamente, di ipocrisia, mendacità, cecità e ignoranza. Queste, purtroppo, sono le basi su cui si erige l'odierno sistema democratico costituzionale in cui tutti siamo immersi, quel sistema per cui dicono di "aver combattuto", in cui la discriminazione,l'oppressione e la schiavitù dell'ideologia regnano sovrane, malgrado tutti i diritti e le tutele costituzionali ricordati ad inizio articolo . Dico solo una cosa: restituiteci la nostra libertà e tenetevi questa carta straccia, che nulla dà all'uomo. Speriamo almeno che sia reciclabile, altrimenti sarebbe l'ennesima farsa e l'ennesimo spreco all'italiana.
Roberto Marzola.
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