E poi dicono che le chiese sono vuote e i seminari deserti… A guardare certe immagini anche il più convinto dei cattolici rimane quanto meno confuso. La fede vacilla! Ma le gerarchie ecclesiastiche sembrano non curarsene, evidentemente avendo più a cuore il consenso di certa parte (peraltro grazie a Dio minoritaria) di italiani. Ossia di quelli pro-droga, pro-aborto, pro-immigrazione, pro-gay, pro-trans, e chi più ne ha più ne metta. Ma mentre la fede viene messa a dura prova da certi preti e cardinali, altri uomini di Chiesa si esprimono ancora degnamente, rimanendo saldi nei principi e nella morale tradizionale. Eccone un esempio.
In seguito ai funerali di don Gallo presieduti dal card. Bagnasco la Fraternità San Pio X denuncia il grave scandalo causato dall’intervento di Wladimiro Guadagno (detto Luxuria) e dal fatto che il cardinale gli abbia amministrato la Comunione, come se il suo pubblico comportamento e la sua attività da parlamentare non fossero contrari alla morale e scandalosi.
Così si è agito anche nei confronti di altri rappresentanti di movimenti contrari agli insegnamenti della Chiesa. Secondo la dottrina cattolica e la logica del Vangelo gli autori di peccati notori, prima di accostarsi al sacramento dell’Eucaristia, devono pentirsene e riparare pubblicamente.
Riguardo alle posizioni difese da don Gallo, non denunciate dalle autorità ecclesiastiche, ed in un certo qual modo avallate dalla presenza del presidente della conferenza episcopale italiana al suo funerale, si ricorda che:
1- La legge di Dio condanna la pratica omosessuale e la Chiesa insegna che essa costituisce un peccato contro natura che grida vendetta al cospetto di Dio.[1]
2- Don Gallo ha aiutato delle donne ad abortire.[2] Ora l’aborto è un crimine poiché si uccide un essere umano innocente ed è punito con la scomunica non soltanto per coloro che lo praticano ma anche per tutti quelli che lo favoriscono in maniera efficace.[3]
3- L’utilizzo delle droghe cosiddette leggere, incoraggiato da don Gallo, non soltanto costituisce spesso il primo passo verso altre sostanze stupefacenti, ma è contrario al V comandamento che ci ordina di custodire il nostro corpo come un dono di Dio.
4- Il comunismo, esplicitamente sostenuto da don Gallo[4], è stato condannato dal Magistero ecclesiastico come “intrinsecamente perverso”.[5]
Tali comportamenti manifestano in maniera sempre più evidente la grave crisi che sta attraversando la Chiesa ed il tradimento da parte di membri importanti della gerarchia dei principi più elementari della morale cattolica.
Don Pierpaolo Petrucci
(comunicato stampa della Fraternità San Pio X)
In seguito ai funerali di don Gallo presieduti dal card. Bagnasco la Fraternità San Pio X denuncia il grave scandalo causato dall’intervento di Wladimiro Guadagno (detto Luxuria) e dal fatto che il cardinale gli abbia amministrato la Comunione, come se il suo pubblico comportamento e la sua attività da parlamentare non fossero contrari alla morale e scandalosi.
Così si è agito anche nei confronti di altri rappresentanti di movimenti contrari agli insegnamenti della Chiesa. Secondo la dottrina cattolica e la logica del Vangelo gli autori di peccati notori, prima di accostarsi al sacramento dell’Eucaristia, devono pentirsene e riparare pubblicamente.
Riguardo alle posizioni difese da don Gallo, non denunciate dalle autorità ecclesiastiche, ed in un certo qual modo avallate dalla presenza del presidente della conferenza episcopale italiana al suo funerale, si ricorda che:
1- La legge di Dio condanna la pratica omosessuale e la Chiesa insegna che essa costituisce un peccato contro natura che grida vendetta al cospetto di Dio.[1]
2- Don Gallo ha aiutato delle donne ad abortire.[2] Ora l’aborto è un crimine poiché si uccide un essere umano innocente ed è punito con la scomunica non soltanto per coloro che lo praticano ma anche per tutti quelli che lo favoriscono in maniera efficace.[3]
3- L’utilizzo delle droghe cosiddette leggere, incoraggiato da don Gallo, non soltanto costituisce spesso il primo passo verso altre sostanze stupefacenti, ma è contrario al V comandamento che ci ordina di custodire il nostro corpo come un dono di Dio.
4- Il comunismo, esplicitamente sostenuto da don Gallo[4], è stato condannato dal Magistero ecclesiastico come “intrinsecamente perverso”.[5]
Tali comportamenti manifestano in maniera sempre più evidente la grave crisi che sta attraversando la Chiesa ed il tradimento da parte di membri importanti della gerarchia dei principi più elementari della morale cattolica.
Don Pierpaolo Petrucci
(comunicato stampa della Fraternità San Pio X)
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