domenica 3 novembre 2013

FASCISMO A SINISTRA?

Da «Lotta Continua» a «Potere Operaio », dal «Partito Comunista marxista· leninista d'Italia» a «Lotta Comunista », dalle« Brigate Rosse» ai «GAP »: è tutto un fiorire di iniziative sovversive, che « perseguono finalità antidemocratiche, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica, propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione ». Esattamente com'è pre­visto dalla legge 20/6/52 n. 645 (la famigerata « legge Scelba) », volta a reprimere le attività e le organizzazioni «fasciste ».
A sinistra si rapina, si uccide, si rapisce, si ricatta, si minaccia, si fa ampio uso del terrorismo, si esalta e si realizza ogni forma d'azione politica violenta ... e tutto si giustifica in nome della mistificazione proletaria.
A destra si deve subire ogni violenza, ogni ricatto, ogni limitazione delle libertà politiche e personali: se si "reagisce", si è messi fuorilegge! ,
Il « sistema» politico italiano, basato sulla democrazia (l) che garantisce la libertà di associazione (!) ha deciso di passare alla fase repressiva più indegna, decidendo, stando ad una nota ufficiosa del Ministero .degli Interni, di mettere fuori legge e di sciogliere l'organizzazione politica « Avanguardia Nazionale ».
Con questa iniziativa il sistema democratico ha sancito il proprio duplice fallimento: .
1° - Il sostenere che, dopo trent'anni di democrazia antifascista, in Italia esista ancora un pericolo « fascista» ... vuol dire riconoscere di aver sbagliato tutto!
2° - Mettere fuori legge un'organizzazione politica, qualsiasi essa sia, di­mostra ancora una volta che non possono esistere regimi democratici, ma coa­lizioni di interessi economici, di compromessi, camuffati da democrazia, sostenuti dalla farsa elettorale che si rinnova ogni cinque anni.
Noi non siamo di « Avanguardia Nazionale », ma non possiamo chiudere gli occhi davanti alla realtà politica che ci si prospetta. La decisione del Ministero degli Interni e del Governo sarebbe di una gravità estrema: sappiamo che potreb­be toccare anche a noi, potrebbe toccare a chiunque di voi.
Noi abbiamo il torto di non voler essere servi, di non voler accettare la schiavitù del nostro popolo, di non voler accettare compromessi con il capitale (come da sempre accade per i partiti del regime, dal P.C.I. al M.S.I.): noi vogliamo essere uomini, vogliamo essere liberi, per questo hanno individuato in noi i più pericolosi nemici di questo sistema politico corrotto e corruttore, di questo sistema che inquina le coscienze. di questo sistema che toglie agli uomini la libertà di essere sé stessi!
Noi, ORDINE NUOVO, già da tempo abbiamo rivelato la falsità e le mistifi­cazioni democratiche; già da tempo abbiamo deciso di combattere il sistema politico che ci opprime; già da tempo sappiamo che la nostra lotta sarà privata di tutti gli strumenti legali riconosciuti e concessi a tutte le altre organizzazioni politiche.
Noi, ORDINE NUOVO, la nostra scelta l'abbiamo fatta da sempre: non sarà certo la repressione democratica clerico-marxista a fermarci; non sarà certamente una qualsiasi legge repressiva democratica ad impedirci di continuare la nostra battaglia!
Mov. Pol. ORDINE NUOVO

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