Camera, seduta-fiume sul ristorante
In primo piano la pappa dei deputati.
Da un ordine del giorno del M5S è partita una discussione che ha spaziato dalla richiesta di cibi biologici e a chilometri zero alla qualità scadente del cibo, per arrivare a una "questione di sicurezza nazionale" perché la mensa è gestita da una ditta inglese.
Tutto è cominciato dall'ordine del giorno del grillino Luigi Maio, che lamentava un congestionamento della mensa dei dipendenti della Camera (dove mangiano i parlamentari M5S) mentre il ristorante di Montecitorio resta vuoto. E da lì, mercoledì, è partita una seduta fiume della Camera, durante la quale i parlamentari hanno dato il meglio di sé parlando in lungo e in largo del problema che tutto il mondo si pone. La pappa dei deputati.
Mentre gli Italiani sono alla fame, la disoccupazione aumenta e le aziende chiudono, alla Camera i grillini, i democratici, i comunisti, i leghisti e i berlusconiani dibattono per ore ed ore sul loro cibo, su come deve essere servito, che caratteristiche deve avere, sulla sua qualità e da che parte deve provenire.
Un altro buon motivo per cacciarli tutti e subito.
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