Dopo avere invitato all’abolizione della legge sull’immigrazione, che in sostanza sarebbe una sanatoria immediata del milione di clandestini presenti in Italia, e alla facilitazione dell’Asilo Politico a chiunque lo richieda – con annessi i 45€ a testa che ricevono di stipendio e la casa popolare per la quale hanno la precedenza , il maggiordomo delle banche svela la sua “missione umanitaria nel Mediterraneo”.Questa la decisione dei criminali che ci governano. Criminali che hanno come stella polare ogni politica che sia in contrasto con la volontà popolare. Volontà popolare che disprezzano, tanto da avere già rinominato la democrazia come ‘populismo’: tutti i cambiamenti che il Sistema porta avanti, vengono sempre anticipati dalla distorsione semantica dei termini e del loro significato, ‘migrante’ docet.
“Da lunedì l’Italia metterà in campo una missione militare umanitaria unilaterale, navale e aerea, per rendere il Mediterraneo più sicuro”. Ovviamente, più sicuro per i clandestini, non certo per noi.
Poi ammette:”Per noi vorrà dire spendere molti soldi per mettere in campo tre volte le navi e gli aerei che utilizzato oggi”. Ecco, spenderemo tre volte quello che spendiamo oggi, e non per pattugliare e respingere, ma per evitare che l’invasore affoghi e portarcelo a casa. Ma non a casa di Letta o dei suoi elettori, a casa di tutti noi. E sempre a spese nostre.
E qui veniamo alla triste fine della nostra ex Marina Militare. Un tempo orgoglioso vanto del Paese, e oggi, soprattutto da Lunedì, ridotta a propaggine degli scafisti nordafricani coi quali finirà per collaborare. Del resto è la fine in cui è giù incorsa da anni la ex Guardia Costiera, trasformata in una cooperativa di esaltati dell’accoglienza.
I militari che un tempo combattevano per la Patria, saranno ridotti a fare da tassisti ai trafficanti e agli invasori. Sarà dato loro il compito di accompagnare in Italia chi, un domani, ruberà il lavoro dei loro fratelli, le case popolari dei loro genitori e magari, stuprerà le loro figlie. Un destino triste, non c’è che dire. Eppure, c’è un ‘eppure’: è vero che sono militari, e che devono ubbidire agli ordini superiori – stessa difesa di Priebke tra l’altro – ma questi sono ordini suicidi. Sono ordini di una classe politica marcia e illegittima. Di un governo privo di una qualsivoglia copertura democratica, che vuole imporre alla popolazione, delle politiche alle quali è ferocemente contraria secondo tutti i sondaggi. E allora ci si chiede se, in fondo, i nostri militari potrebbero avere uno scatto d’orgoglio e dire no. No a questa degradazione delle loro funzioni. No a questa svendita della Nazione a scafisti e trafficanti.
Questo avrebbe delle conseguenze. Ma ove fosse un rifiuto ampio, una ribellione, questo governo non avrebbe la forza di imporre la propria volontà. Rifiutate di portare le vostre navi e di trasformarvi in marionette degli scafisti, rimanete nei porti. Disobbedite agli ordini di esseri inetti come Alfano e Letta. Fatelo per l’Italia e per voi stessi.
I politici vi hanno già umiliati, consegnando due di voi ad un governo straniero. E non esiteranno a fare lo stesso in un’altra occasione, qualora si presentasse. Vi consegneranno al governo tunisino, ove accadesse un incidente che vedesse morire dei clandestini tunisini, statene certi. Questa classe politica ha tradito, deve essere rimossa. I suoi ordini sono senza valore.
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