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Per i Rom a Milano stanziati 6 milioni di euro, ecco tutte le spese del Piano approvato dal Comune
Una campagna pubblica contro la discriminazione dei nomadi, radicata in particolare nelle Zone cittadine circostanti agli accampamenti; rimborsi per la casa; costruzione di “villaggi” per sostituire i “campi”; assistenza per cercare lavoro e molto altro. Ecco tutti i diritti accordati ai rom di Milano dalla giunta Pisapia
A Milano i rom sono aumentati a 2.500 persone. E la loro permanenza nella capitale meneghina, destinata a salire, è destinata anche ad essere impreziosita da una serie di interventi milionari voluti dalla Giunta Pisapia e pagati con i soldi dei cittadini. La Giunta ha infatti approvato la Convenzione con la Prefettura di Milano per la gestione del “Progetto rom, sinti e caminanti 2012-2014”, elaborato sulle linee guida approvate dalla maggioranza lo scorso novembre. Nel dettaglio:
6 MILIONI DI EURO STANZIATI PER I ROM: DALL’AZZERAMENTO DEI CAMPI, AD UN SOSTEGNO A 360° – “Le risorse economiche che saranno assegnate dal Ministero dell’Interno, attraverso la Prefettura, al Comune di Milano – spiega Palazzo Marino, – sono vincolate all’attuazione della convenzione e ammontano a 5.691.000 euro”.
- Tale fondi rientravano nel “Piano Maroni” varato nel 2009 e poi bloccato nel 2011, destinati dalla giunta Moratti all’azzeramento dei campi milanesi.
- Ora, invece, saranno utilizzati per favorire la permanenza dei “nomadi” sul territorio della nostra città, favorendoli nella costruzione di abitazioni e nella divulgazione, soprattutto nelle zone vicine agli accampamenti, di messaggi positivi per la popolazione, invitata a conoscere e rispettare le tradizioni rom.
- In più, oltre ai fondi del Ministero, si aggiungeranno anche 300mila euro stanziati personalmente dal Comune di Milano, come finanziamento “per la gestione sociale relativa alla popolazione rom”
GLI AMBITI DI INTERVENTO – I fondi, spiega sempre la giunta arancione, – verranno impiegati in tre ambiti di intervento:
- 2,3 milioni di euro saranno utilizzati per operare interventi di gestione dei campi esistenti, la realizzazione di un campo di sosta temporanea e la presenza della Locale
- 2,2milioni di euro saranno utilizzati per la messa in sicurezza delle aree anche in accordo con i privati, la gestione della prima accoglienza nei centri di emergenza sociale e l’allontanamento dai campi irregolari
- 2,1 milioni di euro sono destinati all’accompagnamento sociale (con introduzione al lavoro e ai percorsi scolastici).
LE SPESE AL DETTAGLIO – Nel dettaglio, all’interno dell’elenco delle spese contemplate dal Progetto presentato alla Prefettura, spiccano anche le seguenti voci:
- 4,2 milioni di euro per realizzare “percorsi di inclusione sociale e convivenza”, superando il modello dei campi.
- fino a 10mila euro ad abitazione, come contributi assegnati a enti del terzo settore per ristrutturare alloggi da destinare ai rom.
- 8mila euro per interventi di “autocostruzione” destinati ai nuclei familiari che hanno avviato progetti di realizzazione di casette prefabbricate invece di baracche o roulotte. In particolare, 90mila euro andranno al campo di via Martirano dove, entro fine 2013, si dovrebbe passare dal modello del “campo” a quello di un vero e proprio “villaggio”, dove il Comune «collocherà gli alloggi e sistemerà l’area circostante».
- 40mila euro di campagna pubblica rivolta alla comunità milanese, al fine di sensibilizzare, in particolare i cittadini che vivono in prossimità dei campi “contro la discriminazione”, attraverso campagne sui valori e le tradizioni di rom, sinti e camminanti, “sui loro diritti e sugli effetti positivi del miglioramento della convivenza sociale”
- 20mila euro per una Unità mobile che dovrà raccogliere i dati aggiornati delle famiglie e dei singoli che vivono in campi autorizzati o abusivi.
- 260mila euro per favorire l’ingresso al lavoro o scolastico,
- 130mila euro per la messa in sicurezza delle aree oggetto di frequenti occupazioni abusive,
- 636mila per la gestione dei 7 campi autorizzati (Bonfadini, Chiesa Rosaa, Idro, Impastato, Martirano, Negrotto, Novara che chiuderà nel 2013),
- 56mila euro rapportare il controllo dei vigili a ore di lavoro straordinario.
- 728mila euro per un campo di sosta temporaneo per chi pratica il nomadismo con camper o roulotte
- 1,6 milioni per «percorsi di inclusione abitativa o rientro assistito nei Paesi d’origine». I nomadi che rimarranno a Milano, quindi, avranno a disposizione specifici operatori sociali che, con un costo medio di 16 euro al giorno per famiglia, opereranno per ricercare alloggi popolari per tutti i rom che vorranno essere inseriti nelle liste di abitazioni Aler, o abitazioni stanziate da enti no profit – non mancano, in questo senso, i rimborsi per determinate spese da effettuare nelle soluzioni abitative prescelte.– Ai i nomadi che vorranno fare ritorno nel proprio Paese d’origine, invece, verranno attribuiti contributi economici per l’inserimento abitativo e la ricerca del lavoro attraverso organizzazioni non governative ed associazioni no profit.
I COMMENTI DELLA GIUNTA – Soddisfattissimi, intanto, oltre al sindaco Pisapia, anche i componenti della giunta arancione.
- L’assessore alla Sicurezza di Milano, infatti, Marco Granelli, ha dichiarato che i fondi sono “necessari per avviare i progetti, in particolare per pagare le borse lavoro e i corsi di formazione professionale” per i rom.
- L’assessore alla Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, ha poi concluso: “Ora, per le famiglie rom che abbiamo già accolto e per le altre future che porteremo via dalla strada, si aprono prospettive concrete”.
6 MILIONI DI EURO STANZIATI PER I ROM: DALL’AZZERAMENTO DEI CAMPI, AD UN SOSTEGNO A 360° – “Le risorse economiche che saranno assegnate dal Ministero dell’Interno, attraverso la Prefettura, al Comune di Milano – spiega Palazzo Marino, – sono vincolate all’attuazione della convenzione e ammontano a 5.691.000 euro”.
- Tale fondi rientravano nel “Piano Maroni” varato nel 2009 e poi bloccato nel 2011, destinati dalla giunta Moratti all’azzeramento dei campi milanesi.
- Ora, invece, saranno utilizzati per favorire la permanenza dei “nomadi” sul territorio della nostra città, favorendoli nella costruzione di abitazioni e nella divulgazione, soprattutto nelle zone vicine agli accampamenti, di messaggi positivi per la popolazione, invitata a conoscere e rispettare le tradizioni rom.
- In più, oltre ai fondi del Ministero, si aggiungeranno anche 300mila euro stanziati personalmente dal Comune di Milano, come finanziamento “per la gestione sociale relativa alla popolazione rom”
GLI AMBITI DI INTERVENTO – I fondi, spiega sempre la giunta arancione, – verranno impiegati in tre ambiti di intervento:
- 2,3 milioni di euro saranno utilizzati per operare interventi di gestione dei campi esistenti, la realizzazione di un campo di sosta temporanea e la presenza della Locale
- 2,2milioni di euro saranno utilizzati per la messa in sicurezza delle aree anche in accordo con i privati, la gestione della prima accoglienza nei centri di emergenza sociale e l’allontanamento dai campi irregolari
- 2,1 milioni di euro sono destinati all’accompagnamento sociale (con introduzione al lavoro e ai percorsi scolastici).
LE SPESE AL DETTAGLIO – Nel dettaglio, all’interno dell’elenco delle spese contemplate dal Progetto presentato alla Prefettura, spiccano anche le seguenti voci:
- 4,2 milioni di euro per realizzare “percorsi di inclusione sociale e convivenza”, superando il modello dei campi.
- fino a 10mila euro ad abitazione, come contributi assegnati a enti del terzo settore per ristrutturare alloggi da destinare ai rom.
- 8mila euro per interventi di “autocostruzione” destinati ai nuclei familiari che hanno avviato progetti di realizzazione di casette prefabbricate invece di baracche o roulotte. In particolare, 90mila euro andranno al campo di via Martirano dove, entro fine 2013, si dovrebbe passare dal modello del “campo” a quello di un vero e proprio “villaggio”, dove il Comune «collocherà gli alloggi e sistemerà l’area circostante».
- 40mila euro di campagna pubblica rivolta alla comunità milanese, al fine di sensibilizzare, in particolare i cittadini che vivono in prossimità dei campi “contro la discriminazione”, attraverso campagne sui valori e le tradizioni di rom, sinti e camminanti, “sui loro diritti e sugli effetti positivi del miglioramento della convivenza sociale”
- 20mila euro per una Unità mobile che dovrà raccogliere i dati aggiornati delle famiglie e dei singoli che vivono in campi autorizzati o abusivi.
- 260mila euro per favorire l’ingresso al lavoro o scolastico,
- 130mila euro per la messa in sicurezza delle aree oggetto di frequenti occupazioni abusive,
- 636mila per la gestione dei 7 campi autorizzati (Bonfadini, Chiesa Rosaa, Idro, Impastato, Martirano, Negrotto, Novara che chiuderà nel 2013),
- 56mila euro rapportare il controllo dei vigili a ore di lavoro straordinario.
- 728mila euro per un campo di sosta temporaneo per chi pratica il nomadismo con camper o roulotte
- 1,6 milioni per «percorsi di inclusione abitativa o rientro assistito nei Paesi d’origine». I nomadi che rimarranno a Milano, quindi, avranno a disposizione specifici operatori sociali che, con un costo medio di 16 euro al giorno per famiglia, opereranno per ricercare alloggi popolari per tutti i rom che vorranno essere inseriti nelle liste di abitazioni Aler, o abitazioni stanziate da enti no profit – non mancano, in questo senso, i rimborsi per determinate spese da effettuare nelle soluzioni abitative prescelte.– Ai i nomadi che vorranno fare ritorno nel proprio Paese d’origine, invece, verranno attribuiti contributi economici per l’inserimento abitativo e la ricerca del lavoro attraverso organizzazioni non governative ed associazioni no profit.
I COMMENTI DELLA GIUNTA – Soddisfattissimi, intanto, oltre al sindaco Pisapia, anche i componenti della giunta arancione.
- L’assessore alla Sicurezza di Milano, infatti, Marco Granelli, ha dichiarato che i fondi sono “necessari per avviare i progetti, in particolare per pagare le borse lavoro e i corsi di formazione professionale” per i rom.
- L’assessore alla Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, ha poi concluso: “Ora, per le famiglie rom che abbiamo già accolto e per le altre future che porteremo via dalla strada, si aprono prospettive concrete”.
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