LA MORTE DI PEPPE DIMITRI, 30 MARZO 2006
7 anni fa, IL 30 MARZO 2006, moriva in un incidente stradale PEPPE DIMITRI. Aveva 50 anni. Era nato a Roma il 27 settembre 1956. Visse per tutto il periodo della giovinezza, nel quartiere Eur, zona, dove la destra giovanile aveva un fortissimo radicamento politico e sociale. Il padre, di origini pugliese e proprietario terriero, morì quando PEPPE aveva appena compiuto diciassette anni. La sua prima esperienza associativa fu nei boy - scout a cui conferì uno spiccato senso dell'appartenenza e un fortissimo senso comunitario. Nel 1971 si iscrisse al liceo classico "Vivona" e si avvicinò, con Dario Pedretti, ad Avanguardia Nazionale, movimento extraparlamentare, fondato da Stefano Delle Chiaie nel 1960. Ben presto, PEPPE divenne esperto di arti marziali e punto di riferimento per tutti i giovani romani che militavano sotto le insegne dell'idealità nazionale, in modo particolare per coloro che si riunivano davanti al bar del "Fungo", tra i viali dell'Eur. LA SUA GENEROSITA' NON CONOSCEVA 'CONFINI'. Nella sua concezione di rivoluzione, la forza fisica era sostenuta da una forza interiore, di spiritualità che si identificava, secondo i dettami evoliani della metafisica delle vette, nel valore ascetico e purificatore dell'alpinismo. Appassionato di tattica militare, PEPPE allestì 'campi' in boschi e montagne dai sentieri impervi, allo scopo di addestrare i giovani militanti alla lotta, temprare la resistenza fisica e alla sopravvivenza in situazioni estreme. Nel 1976 Avanguardia Nazionale fu sciolta in seguito all'inchiesta, da parte della magistratura, per "ricostituzione del disciolto partito fascista". MA FU FORTE ED 'IMPELLENTE' LA NECESSITA' E LA VOLONTA' DI TROVARE "STRADE" CHE RIPORTASSERO A QUEL SENTIERO IDEALE CHE LA MIGLIORE GIOVENTU' ITALIANA NON AVEVA MAI SMARRITO! Così, quasi per caso nacque a Roma, grazie al contributo di Roberto Fiore che fondò il coordinamento studentesco di cinque Licei, 'Lotta Studentesca'. Si aggiunsero PEPPE DIMITRI, 'Nume Tutelare' della zona Eur, e Gabriele Adinolfi, proveniente dal "Giulio Cesare", ex militante di Lotta Popolare e responsabile della sezione di Trieste – Salario, ma anche Marcello e Nanni De Angelis, Vincenzo Piso, Roberto Nistri e Giancarlo Laganà. La base logistica, nel centro di Roma, fu individuata nella Libreria Romana, gestita dal commesso, Walter Spedicato. Dopo due anni di attività, 'Lotta Studentesca', avvertì l'esigenza di uscire dall'ambito scolastico in cui era cresciuto, per affermarsi anche sul territorio. Nacque così 'Terza Posizione' come continuazione e prosieguo di 'Lotta Studentesca'. Il nucleo operativo era composto anche da Giorgio Vale, Pasquale Belsito, Stefano Soderino e Luigi Ciavardini. Nel 1978 PEPPE partì per il servizio militare di leva. Al suo ritorno, fondò' la Legione', un ordine ascetico – militare all'interno di 'Terza Posizione'. Si ispirava alla Guardia di Ferro rumena, la Legione dell'Arcangelo Michele, comandata da Cornelio Codreanu, uno degli eroi esemplari indicati da Evola e punto di riferimento per la futura destra radicale europea. Nel 1979, dopo un'ondata impetuosa di nuove adesioni, duecento militanti a Roma, consistenti presenze a Palermo, Venezia, Padova, Bologna, Milano, Napoli e Genova, decisero di strutturare il gruppo in una organizzazione molto gerarchica organizzata in cellule di base e ripartita in zone. Trovarono una sede, in un sottoscala vicino a Fontana di Trevi, fondarono un giornale e iniziarono a firmare le azioni con la sigla Tp. Il ruolo di PEPPE DIMITRI fu quello di 'ponte' con le altre realtà politiche ed ideali dell'universo nazionalpopolare, dal Movimento Sociale Italiano ai Nuclei Armati Rivoluzionari. Il 6 marzo dello stesso anno, per commemorare la morte di Franco Anselmi, fu assaltata l'armeria "Omnia Sport", in via IV Novembre, a due passi dalla questura di Roma. L'azione fu rivendicata dai Nuclei Armati Rivoluzionari, ma in quel momento si trovarono anche personaggi di provenienza diversa: il triestino Livio Lai e PEPPE DIMITRI. Il 14 dicembre 1979, in via Alessandria 129, una stradina vicino Porta Pia, poco dopo le sedici, unauto civetta della polizia, percorrendo la strada, rimase insospettita da tre ragazzi, PEPPE DIMITRI, Roberto Nistri e Alessandro Montani, che trasportavano alcuni scatoloni da un sottoscala ad un'alfetta parcheggiata davanti al palazzo. Il controllo si concluse con l'arresto di PEPPE Dimitri che fu condannato a nove anni di reclusione con l'accusa di "banda armata". La madre si suicidò dopo il mandato di cattura per l'omicidio del tipografo Di Leo. Il processo, C. V. D., si concluse con L'ASSOLUZIONE. Dopo il 2 agosto 1980, con l'attentato alla stazione di Bologna, molti militanti si diedero alla latitanza preventiva, PRIMA CHE LA REPRESSIONE DEL SISTEMA 'SCAVASSE' L'ENNESIMO 'SOLCO' TRA VERITA' E MENZOGNA. PEPPE amava le moto…. E UNA VITA D'ASSALTO, IN TRINCEA, DA ASSEDIATO, "NON POTEVA CHE CONCLUDERSI" NEL PIU' TRAGICO DEI MODI: il 30 marzo 2006, mentre viaggiava sullo scooter in direzione Eur, all'angolo tra piazzale Douhet e via Laurentina, fu protagonista di un terribile incidente stradale. Un automobile, ad altissima velocità, lo investi in pieno. Trasportato d'urgenza, in gravissime condizioni, all'ospedale Sant'Eugenio, morì dopo poco per le lesioni interne causate da un devastante trauma al torace. I solenni funerali si svolsero la mattina del 1° aprile, richiamando una folla tanto VARIEGATA QUANTO VERA! FATTA SOPRATTUTTO DA QUELLA GIOVANE MILITANZA ANCORA LONTANA DA 'SOTTERFUGI' E ACCOMODAMENTI DI SORTA… 'IL POPOLO DELL'IDEA CHE NON MARCISCE' VOLLE SALUTARE IL COMBATTENTE DI MILLE BATTAGLIE, QUELLE DI TEMPI ABBONDANTEMENTE NON SOSPETTI AL 'CONTAGIO' O ALLA COMMISTIONE! 7 ANNI DOPO, RICORDIAMO QUEL MILITANTE E QUELL'IDEA!!!!!!!!!! CAMERATA PEPPE DIMITRI? PRESENTE!!!
7 anni fa, IL 30 MARZO 2006, moriva in un incidente stradale PEPPE DIMITRI. Aveva 50 anni. Era nato a Roma il 27 settembre 1956. Visse per tutto il periodo della giovinezza, nel quartiere Eur, zona, dove la destra giovanile aveva un fortissimo radicamento politico e sociale. Il padre, di origini pugliese e proprietario terriero, morì quando PEPPE aveva appena compiuto diciassette anni. La sua prima esperienza associativa fu nei boy - scout a cui conferì uno spiccato senso dell'appartenenza e un fortissimo senso comunitario. Nel 1971 si iscrisse al liceo classico "Vivona" e si avvicinò, con Dario Pedretti, ad Avanguardia Nazionale, movimento extraparlamentare, fondato da Stefano Delle Chiaie nel 1960. Ben presto, PEPPE divenne esperto di arti marziali e punto di riferimento per tutti i giovani romani che militavano sotto le insegne dell'idealità nazionale, in modo particolare per coloro che si riunivano davanti al bar del "Fungo", tra i viali dell'Eur. LA SUA GENEROSITA' NON CONOSCEVA 'CONFINI'. Nella sua concezione di rivoluzione, la forza fisica era sostenuta da una forza interiore, di spiritualità che si identificava, secondo i dettami evoliani della metafisica delle vette, nel valore ascetico e purificatore dell'alpinismo. Appassionato di tattica militare, PEPPE allestì 'campi' in boschi e montagne dai sentieri impervi, allo scopo di addestrare i giovani militanti alla lotta, temprare la resistenza fisica e alla sopravvivenza in situazioni estreme. Nel 1976 Avanguardia Nazionale fu sciolta in seguito all'inchiesta, da parte della magistratura, per "ricostituzione del disciolto partito fascista". MA FU FORTE ED 'IMPELLENTE' LA NECESSITA' E LA VOLONTA' DI TROVARE "STRADE" CHE RIPORTASSERO A QUEL SENTIERO IDEALE CHE LA MIGLIORE GIOVENTU' ITALIANA NON AVEVA MAI SMARRITO! Così, quasi per caso nacque a Roma, grazie al contributo di Roberto Fiore che fondò il coordinamento studentesco di cinque Licei, 'Lotta Studentesca'. Si aggiunsero PEPPE DIMITRI, 'Nume Tutelare' della zona Eur, e Gabriele Adinolfi, proveniente dal "Giulio Cesare", ex militante di Lotta Popolare e responsabile della sezione di Trieste – Salario, ma anche Marcello e Nanni De Angelis, Vincenzo Piso, Roberto Nistri e Giancarlo Laganà. La base logistica, nel centro di Roma, fu individuata nella Libreria Romana, gestita dal commesso, Walter Spedicato. Dopo due anni di attività, 'Lotta Studentesca', avvertì l'esigenza di uscire dall'ambito scolastico in cui era cresciuto, per affermarsi anche sul territorio. Nacque così 'Terza Posizione' come continuazione e prosieguo di 'Lotta Studentesca'. Il nucleo operativo era composto anche da Giorgio Vale, Pasquale Belsito, Stefano Soderino e Luigi Ciavardini. Nel 1978 PEPPE partì per il servizio militare di leva. Al suo ritorno, fondò' la Legione', un ordine ascetico – militare all'interno di 'Terza Posizione'. Si ispirava alla Guardia di Ferro rumena, la Legione dell'Arcangelo Michele, comandata da Cornelio Codreanu, uno degli eroi esemplari indicati da Evola e punto di riferimento per la futura destra radicale europea. Nel 1979, dopo un'ondata impetuosa di nuove adesioni, duecento militanti a Roma, consistenti presenze a Palermo, Venezia, Padova, Bologna, Milano, Napoli e Genova, decisero di strutturare il gruppo in una organizzazione molto gerarchica organizzata in cellule di base e ripartita in zone. Trovarono una sede, in un sottoscala vicino a Fontana di Trevi, fondarono un giornale e iniziarono a firmare le azioni con la sigla Tp. Il ruolo di PEPPE DIMITRI fu quello di 'ponte' con le altre realtà politiche ed ideali dell'universo nazionalpopolare, dal Movimento Sociale Italiano ai Nuclei Armati Rivoluzionari. Il 6 marzo dello stesso anno, per commemorare la morte di Franco Anselmi, fu assaltata l'armeria "Omnia Sport", in via IV Novembre, a due passi dalla questura di Roma. L'azione fu rivendicata dai Nuclei Armati Rivoluzionari, ma in quel momento si trovarono anche personaggi di provenienza diversa: il triestino Livio Lai e PEPPE DIMITRI. Il 14 dicembre 1979, in via Alessandria 129, una stradina vicino Porta Pia, poco dopo le sedici, unauto civetta della polizia, percorrendo la strada, rimase insospettita da tre ragazzi, PEPPE DIMITRI, Roberto Nistri e Alessandro Montani, che trasportavano alcuni scatoloni da un sottoscala ad un'alfetta parcheggiata davanti al palazzo. Il controllo si concluse con l'arresto di PEPPE Dimitri che fu condannato a nove anni di reclusione con l'accusa di "banda armata". La madre si suicidò dopo il mandato di cattura per l'omicidio del tipografo Di Leo. Il processo, C. V. D., si concluse con L'ASSOLUZIONE. Dopo il 2 agosto 1980, con l'attentato alla stazione di Bologna, molti militanti si diedero alla latitanza preventiva, PRIMA CHE LA REPRESSIONE DEL SISTEMA 'SCAVASSE' L'ENNESIMO 'SOLCO' TRA VERITA' E MENZOGNA. PEPPE amava le moto…. E UNA VITA D'ASSALTO, IN TRINCEA, DA ASSEDIATO, "NON POTEVA CHE CONCLUDERSI" NEL PIU' TRAGICO DEI MODI: il 30 marzo 2006, mentre viaggiava sullo scooter in direzione Eur, all'angolo tra piazzale Douhet e via Laurentina, fu protagonista di un terribile incidente stradale. Un automobile, ad altissima velocità, lo investi in pieno. Trasportato d'urgenza, in gravissime condizioni, all'ospedale Sant'Eugenio, morì dopo poco per le lesioni interne causate da un devastante trauma al torace. I solenni funerali si svolsero la mattina del 1° aprile, richiamando una folla tanto VARIEGATA QUANTO VERA! FATTA SOPRATTUTTO DA QUELLA GIOVANE MILITANZA ANCORA LONTANA DA 'SOTTERFUGI' E ACCOMODAMENTI DI SORTA… 'IL POPOLO DELL'IDEA CHE NON MARCISCE' VOLLE SALUTARE IL COMBATTENTE DI MILLE BATTAGLIE, QUELLE DI TEMPI ABBONDANTEMENTE NON SOSPETTI AL 'CONTAGIO' O ALLA COMMISTIONE! 7 ANNI DOPO, RICORDIAMO QUEL MILITANTE E QUELL'IDEA!!!!!!!!!! CAMERATA PEPPE DIMITRI? PRESENTE!!!
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