mercoledì 9 luglio 2014

L’Associazione ‘Memento’ in difesa della memoria storica di Ezio Maria Gray


L’Associazione ‘Memento’

L’iniziativa di alcuni politici locali, appartenenti alla sinistra storica (con il sostegno di alcune sezioni dell’Anpi),ha portato ad una petizione che intende mettere in discussione la denominazione di una via turbighese avvenuta cinque anni fa. Contro tale iniziativa è sceso in campo Valerio Zinetti, un giovane che dice la sua in merito.

TURBIGO – RICEVIAMO& PUBBLICHIAMO. In merito alla petizione indetta da ANPI e altre associazioni allo scopo di modificare l’intitolazione della via dedicata ad Ezio Maria Gray nel comune di Turbigo, notiamo purtroppo come la relativa missiva sia stata faziosamente riempita di inesattezze se non addirittura di calunnie al fine di condizionare le valutazioni del Sindaco e della giunta.
L’Associazione Memento, impegnata nella tutela e nella valorizzazione di tutto il patrimonio storico, monumentale, ideale e culturale della nazione non può che schierarsi al fianco degli Eroi della Patria e ribattere alla campagna volta a cancellare i loro nomi dalla memoria pubblica.
A tale scopo poniamo all’attenzione del Sindaco e della Giunta che l’onestà morale di Ezio Maria Gray fu riconosciuta anche dai tribunali antifascisti del dopoguerra che lo assolsero da addebiti inerenti reati di sangue e contro il patrimonio. Fu Uomo di profonda cultura, come testimoniato dalle migliaia di libri donati a biblioteche di tutta Italia compresa quella del nostro paese, dove sono ormai patrimonio di tutti migliaia di volumi di elevatissimo valore storico.
A dimostrazione della cattiva fede dei promotori della petizione, rileviamo che nella missiva si riferisce di un Gray che catturato dai partigiani si sarebbe inginocchiato a chiedere di essere risparmiato e sottoposto a regolare processo: ciò è storicamente falso perché Gray si consegnò spontaneamente alla questura di Como. Inoltre, quand’anche Gray avesse richiesto, come i suoi detrattori sostengono, un regolare processo, ciò andrebbe piuttosto a comprovare la sommarietà e faziosità dei processi che i tribunali partigiani inscenarono contro ogni diritto civile, penale o di guerra allo scopo di compiacere le forze di occupazione alleate che in quel momento finanziavano, orchestravano e alimentavano il movimento partigiano italiano, compiendo il primo passo dell’ormai avanzato processo di conquista economica, militare e culturale dell’Europa.
Ancora, si accusa Gray di essere stato razzista; con lo stesso metro di giudizio i promotori della petizione dovrebbero accusare, solo a titolo di esempio, Eugenio Scalfari (ai tempi editorialista di “Roma Fascista”) e Giorgio Bocca (firmatario del Manifesto della Razza e sostenitore della veridicità dei Protocolli di Sion), eppure siamo certi che nelle sedi dei promotori della petizione non manchino libri dei succitati personaggi.
A coloro che spesso si elevano a difensori della Costituzione, ci piace ricordare che Gray fu un Senatore della Repubblica eletto secondo i metodi democratici per instaurare i quali, secondo la corrente vulgata, la resistenza fu combattuta. Per quale ragione sarebbe dunque scandalosa l’intitolazione di una via ad un Senatore della Repubblica di elevatissima cultura, grandissima generosità e sempre in prima fila nel servizio della Patria e della nazione?
Sono di questi giorni le celebrazioni del centenario della Grande Guerra, e duole notare come a Turbigo una minoranza non rappresentativa del paese si permetta da mesi di insultare la memoria di uno di quei ragazzi che sul fronte nel periodo 1915 – 1918 rischiò la vita per le sorti della nazione, portando l’Italia alla Vittoria e al completamento del processo di unità nazionale.
Per questa e molte altre ragioni chiediamo all’amministrazione comunale di non macchiarsi della responsabilità morale di aver assecondato l’iniziativa politica e faziosa di associazioni che, invero, raccolgono l’eredità di un movimento che ha più di qualche ombra sul suo passato e che gli storici da alcuni anni stanno rivalutando.
Certi che la pacificazione storica e morale di tutte le forze sane della nazione non possa prescindere da una revisione della storia su basi di Verità e Giustizia, incoraggiamo il Consiglio Comunale a farsi ambasciatore di questa direttiva morale difendendo l’intitolazione della Via dedicata alla memoria del patriota Ezio Maria Gray.
Valerio Zinetti
Associazione Memento – http://www.associazione-memento.org/

 
 
 
 
 

 

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