Fonte Siamfatticosì
Antonello Belluco, regista del film, nonostante i boicottaggi subiti è riuscito portare a termine la storia della strage più feroce commessa dai partigiani comunisti a Codevigo, comandati da Arrigo Boldrini, detto Bulow. Sono stati tre anni di sabotaggi, così mi ha raccontato al telefono la segretaria di produzione Raffaella Lucietto, a cominciare dai produttori in fuga dopo aver conosciuto la trama del film. Una odissea incredibile con attori che scomparvero per non avere problemi con la loro carriera. Solo Romina Power, protagonista del film, si è ribellata dicendo: “La strage di Codevigo non è politica, è storia”, dunque un plauso all’attrice che non si è fatta condizionare dalla vulgata resistenziale. È da oltre un anno che lo scrivente e Lodovico Ellena sono in contatto con la Eriadorfilm, la casa produttrice del film. Abbiamo dato anche un contributo in danaro, sebbene minimo, per sostenere un lavoro costato non solo finanziariamente ma soprattutto per la verità che da quasi settant’anni cercano di nascondere.
Essere Mussoliniani e fascisti, significa professare una ideologia, appartenere ad una corrente di pensiero che sono lontane dalle menzogne dei vincitori che dalla scuola alla televisione hanno voluto fossero insegnate e raccontate ai giovani.
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