Dal camerata.Silvio Verratti
"LA DOTTRINA DEL FASCISMO" di BENITO MUSSOLINI - 1938 ANNO XVI - IDEE FONDAMENTALI: - 1° PARTE -
LEGGETE E DIVULGATE.
Come ogni salda concezione politica, il Fascismo è prassi (procedura) ed è pensiero, azione a cui è immanente una dottrina, e dottrina che, sorgendo da un dato sistema di forze storiche, vi resta inserita e vi opera dal di dentro. Ha quindi una forma correlativa alle condingenze di luogo e di tempo, ma ha insieme un contenuto ideale che la eleva a formula di v...erità nella storia superiore del pensiero. Non si agisce spiritualmente nel mondo come volontà umana dominatrice di volontà senza un concetto della realtà transeunte (che passa) e particolare su cui bisogna agire, e della realtà permanente e universale in cui la prima ha il suo essere e la sua vita. Per conoscere gli uomini bisogna conoscere l'uomo; e per conoscere l'uomo bisogna conoscere la realtà e le sue leggi. Non c'è concetto dello stato che non sia fondamentalmente concetto della vita: filosofia o intuizione, sistema di idee che si svolge in una cotruzione logica o si raccoglie in una visione o in una fede, ma è sempre, almeno virtualmente, una concezione organica del mondo.
Così il Fascismo non si intenderebbe in molti dei suoi atteggiamenti pratici, come organizzazione di partito, come sistema di educazione, come disciplina, se non si guardasse alla luce del suo modo generale di concepire la vita. Modo spiritualistico. Il mondo per il Fascismo non è questo mondo materiale che appare alla superficie, in cui l'uomo è un individuo separato da tutti gli altri e per sè stante, ed è governato da una legge naturale, che istintivamente lo trae a vivere una vita di piacere egoistico e momentaneo. L'uomo del Fascismo è individuo che è Nazione e Patria, legge morale che stringe insieme individui e generazioni in una tradizione e in una missione, che sopprime l'istinto della vita chiusa nel breve giro del piacere per instaurare nel dovere una vita superiore libera da limiti di tempo e di spazio: una vita in cui l'individuo, attraverso l'abnegazione (rinuncia) di sè, il sacrifizio dei suoi interessi particolari, la stessa morte, realizza quell'esistenza tutta spirituale in cui è il suo valore di uomo.
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"LA DOTTRINA DEL FASCISMO" di BENITO MUSSOLINI - 1938 ANNO XVI - IDEE FONDAMENTALI: - 2° PARTE -LEGGETE E DIVULGATE.
Dunque concezione spiritualistica, sorta anch'essa dalla generale reazione contro il fiacco e materialistico positivismo dell' '800. Antipositivistica ma positiva: non scettica, nè agnostica, nè pessimistica, nè passivamente ottimistica, come sono in generale le dottrine (tutte negative) che pongono il centro della vita fuori dell'uomo, che con la sua libera v...olontà può e deve crearsi il suo mondo. Il FASCISMO VUOLE L'UOMO ATTIVO E IMPEGNATO NELL'AZIONE CON TUTTE LE SUE ENERGIE: LO VUOLE VIRILMENTE CONSAPEVOLE DELLE DIFFICOLTÀ CHE CI SONO, E PRONTO AD AFFRONTARLE. CONCEPISCE LA VITA COME LOTTA PENSANDO CHE SPETTI ALL'UOMO CONQUISTARSI QUELLA CHE SIA VERAMENTE DEGNA DI LUI, CREANDO PRIMA DI TUTTO IN SÈ STESSO LO STRUMENTO (fisico, morale, intellettuale) PER EDIFICARLA. Così per l'individuo singolo, così per la Nazione, così per l'umanità. Quindi l'alto valore della cultura in tutte le sue forme - ARTE, RELIGIONE, SCIENZA - e L'IMPORTANZA GRANDISSIMA DELL'EDUCAZIONE. Quindi anche il valore essenziale del LAVORO, con cui l'uomo vince la natura e crea il mondo umano (economico, politico, morale, intellettuale).
Questa concezione positiva della vita è evidentemente una concezione etica. E investe tutta la realtà, nonchè l'attività umana che la signoreggia.Nesuna azione sottratta al giudizio morale; niente al mondo che si possa spogliare del valore che a tutto compete in ordine ai fini morali. LA VITA PERCIÒ QUALE LA CONCEPISCE IL FASCISTA È SERIA, AUSTERA, RELIGIOSA: TUTTA LIBERATA IN UN MONDO SORRETTO DALLE FORZE MORALI E RESPONSABILI DELLO SPIRITO.
IL FASCISTA DISDEGNA LA VITA <<COMODA>>.
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"LA DOTTRINA DEL FASCISMO" di BENITO MUSSOLINI - 1938 ANNO XVI - IDEE FONDAMENTALI: - 3° PARTE -LEGGETE E DIVULGATE.
IL FASCISMO È UNA CONCEZIONE RELIGIOSA IN CUI L'UOMO È VEDUTO NEL SUO IMMANENTE RAPPORTO CON UNA LEGGE SUPERIORE, CON UNA VOLONTÀ OBIETTIVA CHE TRASCENDE L'INDIVIDUO PARTICOLARE E LO ELEVA A MEMBRO CONSAPEVOLE DI UNA SOCIETÀ SPIRITUALE Chi nella politica religiosa del Regime Fascista si è fermato a considerazioni di mera opportunità, non ha inteso che il FASCI...SMO, OLTRE AD ESSERE UN SISTEMA DI GOVERNO, È ANCHE , E PRIMA DI TUTTO, UN SISTEMA DI PENSIERO.
IL FASCISMO È UNA CONCEZIONE STORICA, NELLA QUALE L'UOMO NON È QUELLO CHE È SE NON IN FUNZIONE DEL PROCESSO SPIRITUALE A CUI CONCORRE, NEL GRUPO FAMILIARE E SOCIALE, NELLA NAZIONE E NELLA STORIA, A CUI TUTTE LE NAZIONI COLLABORANO. DONDE IL GRAN VALORE DELLA TRADIZIONE NELLE MEMORIE, NELLA LINGUA, NEI COSTUMI, NELLE NORME DEL VIVERE SOCIALE. FUORI DALLA STORIA L'UOMO È NULLA. PERCIÒ IL FASCISMO È CONTRO TUTTE LE ASTRAZIONI INDIVIDUALISTICHE (liberismo) E MATERIALISTICHE (marxismo), TIPO XVIII° SECOLO (e anche XX° E XXI° secolo); ED È CONTRO TUTTE LE UTOPIE E LE INNOVAZIONI GIACOBINE. IL FASCISMO NON CREDE POSIBILE LA <<FELICITÀ>> SULLA TERRA COME FU NEL DESIDERIO DELLA LETTERATURA ECONOMICISTICA DEL '700, E QUINDI RESPINGE TUTTE LE CONCEZIONI TELEOLOGICHE PER CUI A UN CERTO PERIODO DELLA STORIA CI SAREBBE UNA SISTEMAZIONE DEFINITIVA DEL GENERE UMANO. QUESTO SIGNIFICA METTERSI FUORI DELLA STORIA E DELLA VITA CHE È CONTINUO FLUIRE E DIVENIRE. IL FASCISMO POLITICAMENTE VUOL ESSERE UNA DOTTRINA REALISTICA; PRATICAMENTE, ASPIRA A RISOLVERE
SOLO I PROBLEMI CHE SI PONGONO STORICAMENTE DA SÈ E CHE DA SÈ TROVANO O SUGGERISCONO LA PROPRIA SOLUZIONE. PER AGIRE TRA GLI UOMINI, COME NELLA NATURA, BISOGNA ENTRARE NEL POSSESO DELLA REALTÀ E IMPADRONIRSI DELLE FORZE IN ATTO.
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"LA DOTTRINA DEL FASCISMO" di BENITO MUSSOLINI - 1938 ANNO XVI - IDEE FONDAMENTALI: - 4° PARTE -
LEGGETE E DIVULGATE.
ANTIINDIVIDUALISTICA, LA CONCEZIONE FASCISTA È PER LO STATO; ED È PER L'INDIVIDUO IN QUANTO ESSO COINCIDE CON LO STATO, COSCIENZA E VOLONTÀ UNIVERSALE DELL'UOMO NELLA SUA ESISTENZA STORICA. È CONTRO IL LIBERALISMO CLASSICO, CHE SORSE DAL BISOGNO DI REAGIRE ALL'ASSOLUTISMO E HA ESAURITO LA SUA FUNZIONE STORICA, DA QUANDO LO STATO SI È TRASFORMATO NELLA STESSA C...OSCIENZA E VOLONTÀ POPOLARE.
IL LIBERALISMO NEGA LO STATO NELL'INTERESSE DELL'INDIVIDUO PARTICOLARE; IL FASCISMO RIAFFERMA LO STATO COME LA REALTÀ VERA DELL'INDIVIDUO. E SE LA LIBERTÀ DEV'ESSERE L'ATTRIBUTO DELL'UOMO REALE, E NON DI QUELL'ASTRATTO FANTOCCIO A CUI PENSA IL LIBERALISMO INDIVIDUALISTICO, IL FASCISMO È PER LA LIBERTÀ. È PER LA SOLA LIBERTÀ CHE POSSA ESSERE UNA COSA SERIA, LA LIBERTÀ DELLO STATO E DELL'INDIVIDUO NELLO STATO. GIACCHÈ, PER IL FASCISTA, TUTTO È NELLO STATO, E NULLA DI UMANO O SPIRITUALE ESISTE, E TANTO MENO HA VALORE, FUORI DELLO STATO. IN TAL SENSO IL FASCISMO È TOTALITARIO, E LO STATO FASCISTA, SINTESI E UNITÀ DI OGNI VALORE, INTERPRETA, SVILUPPA E POTENZIA, TUTTA LA VITA DEL POPOLO.
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LEGGETE E DIVULGATE.
ANTIINDIVIDUALISTICA, LA CONCEZIONE FASCISTA È PER LO STATO; ED È PER L'INDIVIDUO IN QUANTO ESSO COINCIDE CON LO STATO, COSCIENZA E VOLONTÀ UNIVERSALE DELL'UOMO NELLA SUA ESISTENZA STORICA. È CONTRO IL LIBERALISMO CLASSICO, CHE SORSE DAL BISOGNO DI REAGIRE ALL'ASSOLUTISMO E HA ESAURITO LA SUA FUNZIONE STORICA, DA QUANDO LO STATO SI È TRASFORMATO NELLA STESSA C...OSCIENZA E VOLONTÀ POPOLARE.
IL LIBERALISMO NEGA LO STATO NELL'INTERESSE DELL'INDIVIDUO PARTICOLARE; IL FASCISMO RIAFFERMA LO STATO COME LA REALTÀ VERA DELL'INDIVIDUO. E SE LA LIBERTÀ DEV'ESSERE L'ATTRIBUTO DELL'UOMO REALE, E NON DI QUELL'ASTRATTO FANTOCCIO A CUI PENSA IL LIBERALISMO INDIVIDUALISTICO, IL FASCISMO È PER LA LIBERTÀ. È PER LA SOLA LIBERTÀ CHE POSSA ESSERE UNA COSA SERIA, LA LIBERTÀ DELLO STATO E DELL'INDIVIDUO NELLO STATO. GIACCHÈ, PER IL FASCISTA, TUTTO È NELLO STATO, E NULLA DI UMANO O SPIRITUALE ESISTE, E TANTO MENO HA VALORE, FUORI DELLO STATO. IN TAL SENSO IL FASCISMO È TOTALITARIO, E LO STATO FASCISTA, SINTESI E UNITÀ DI OGNI VALORE, INTERPRETA, SVILUPPA E POTENZIA, TUTTA LA VITA DEL POPOLO.
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"LA DOTTRINA DEL FASCISMO" di BENITO MUSSOLINI - 1938 ANNO XVI - IDEE FONDAMENTALI: - 5° PARTE -
LEGGETE E DIVULGATE.
NÈ INDIVIDUI FUORI DELLA STATO, NÈ GRUPPI (partiti politici, associazioni, sindacati, classi). PERCIÒ IL FASCISMO È CONTRO IL SOCIALISMO CHE IRRIGIDISCE IL MOVIMENTO STORICO NELLA LOTTA DI CLASSE E IGNORA L'UINITÀ STATALE CHE LE CLASSI FONDE IN UNA SOLA REALTÀ ECONOMICA E MORALE; E ANALOGAMENTE, È CONTRO IL SINDACALISMO CLASSISTA. MA NELL'ORBITA DELLO STATO OR...DINATORE, LE REALI ESIGENZE DA CUI TRASSE ORIGINE IL MOVIMENTO SOCIALISTA, IL FASCISMO LE VUOLE RICONOSCIUTE E LE FA VALERE NEL SISTEMA CORPORATIVO DEGLI INTERESSI CONCILIATI NELL'UNITÀ DELLO STATO. GLI INDIVIDUI SONO CLASSI SECONDO LE CATEGORIE DEGLI INTERESSI; SONO SINDACATI SECONDO LE DIFFERENZIATE ATTIVITÀ ECONOMICHE COINTERESSATE; MA SONO PRIMA DI TUTTO E SOPRATTUTTO STATO. IL QUALE NON È NUMERO, COME SOMMA D'INDIVIDUI FORMANTI LA MAGGIORANZA DI UN POPOLO. E
PERCIÒ IL FASCISMO È CONTRO LA DEMOCRAZIA CHE RAGGUAGLIA IL POPOLO AL MAGGIOR NUMERO ABBASSANDO IL LIVELLO DEI PIÙ; MA È LA FORMA PIÙ SCHIETTA DI DEMOCRAZIA SE IL POPOLO È CONCEPITO, COME DEV'ESSERE, QUALITATIVAMENTE E NON QUANTITATIVAMENTE., COME L'IDEA PIÙ POTENTE PERCHÈ PIÙ MORALE, PIÙ COERENTE, PIÙ VERA, CHE NEL POPOLO SI ATTUA QUALE COSCIENZA E VOLONTÀ DI POCHI, ANZI DI UNO, E QUALE IDEALE TENDE AD ATTUARSI NELLA COSCIENZA E VOLONTÀ DI TUTTI. DI TUTTI COLORO CHE DALLA NATURA E DALLA STORIA, ETNICAMENTE, TRAGGONO RAGIONE DI FORMARE UNA NAZIONE, AVVIATA SOPRA LA STESSA LINEA DI SVILUPPO E FORMAZIONE SPIRITUALE, COME UNA COSCIENZA E UNA VOLONTÀ SOLA.
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LEGGETE E DIVULGATE.
NÈ INDIVIDUI FUORI DELLA STATO, NÈ GRUPPI (partiti politici, associazioni, sindacati, classi). PERCIÒ IL FASCISMO È CONTRO IL SOCIALISMO CHE IRRIGIDISCE IL MOVIMENTO STORICO NELLA LOTTA DI CLASSE E IGNORA L'UINITÀ STATALE CHE LE CLASSI FONDE IN UNA SOLA REALTÀ ECONOMICA E MORALE; E ANALOGAMENTE, È CONTRO IL SINDACALISMO CLASSISTA. MA NELL'ORBITA DELLO STATO OR...DINATORE, LE REALI ESIGENZE DA CUI TRASSE ORIGINE IL MOVIMENTO SOCIALISTA, IL FASCISMO LE VUOLE RICONOSCIUTE E LE FA VALERE NEL SISTEMA CORPORATIVO DEGLI INTERESSI CONCILIATI NELL'UNITÀ DELLO STATO. GLI INDIVIDUI SONO CLASSI SECONDO LE CATEGORIE DEGLI INTERESSI; SONO SINDACATI SECONDO LE DIFFERENZIATE ATTIVITÀ ECONOMICHE COINTERESSATE; MA SONO PRIMA DI TUTTO E SOPRATTUTTO STATO. IL QUALE NON È NUMERO, COME SOMMA D'INDIVIDUI FORMANTI LA MAGGIORANZA DI UN POPOLO. E
PERCIÒ IL FASCISMO È CONTRO LA DEMOCRAZIA CHE RAGGUAGLIA IL POPOLO AL MAGGIOR NUMERO ABBASSANDO IL LIVELLO DEI PIÙ; MA È LA FORMA PIÙ SCHIETTA DI DEMOCRAZIA SE IL POPOLO È CONCEPITO, COME DEV'ESSERE, QUALITATIVAMENTE E NON QUANTITATIVAMENTE., COME L'IDEA PIÙ POTENTE PERCHÈ PIÙ MORALE, PIÙ COERENTE, PIÙ VERA, CHE NEL POPOLO SI ATTUA QUALE COSCIENZA E VOLONTÀ DI POCHI, ANZI DI UNO, E QUALE IDEALE TENDE AD ATTUARSI NELLA COSCIENZA E VOLONTÀ DI TUTTI. DI TUTTI COLORO CHE DALLA NATURA E DALLA STORIA, ETNICAMENTE, TRAGGONO RAGIONE DI FORMARE UNA NAZIONE, AVVIATA SOPRA LA STESSA LINEA DI SVILUPPO E FORMAZIONE SPIRITUALE, COME UNA COSCIENZA E UNA VOLONTÀ SOLA.
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"LA DOTTRINA DEL FASCISMO" di BENITO MUSSOLINI - 1938 ANNO XVI - IDEE FONDAMENTALI: - 6° ED ULTIMA PARTE -
LO STATO FASCISTA. LEGGETE E DIVULGATE.
NON È LA NAZIONE A GENERARE LO STATO, SECONDO IL CONCETTO DEGLI STATI NAZIONALI DEL XIX° SECOLO. ANZI LA NAZIONE È CREATA DALLO STATO, CHE DÀ AL POPOLO, CONSAPEVOLE DELLA PROPRIA UNITÀ MORALE, UNA VOLONTÀ, E QUINDI UN'EFFETTIVA ESISTENZA. IL DIRITTO DI UNA NAZIONE ALL'INDIPENDENZA DERIVA NON DA UNA LETTERARIA E IDEALE COSCIENZA DEL... PROPRIO ESSERE, E TANTO MENO DA UNA SITUAZIONE DI FATTO PIÙ O MENO INCONSAPEVOLE E INERTE, MA DA UNA COSCIENZA ATTIVA, DA UNA VOLONTÀ POLITICA IN ATTO E DISPOSTA A DIMOSTRARE IL PROPRIO DIRITTO: CIOÈ, DA UNA SORTA DI STATO GIÀ IN DIVENIRE. LO STATO INFATTI, È CREATORE DEL DIRITTO. LA NAZIONE COME STATO È UNA REALTÀ ETICA CHE ESISTE E VIVE IN QUANTO SI SVILUPPA. IL SUO ARRESTO È LA SUA MORTE. PERCIÒ LO STATO NON SOLO È AUTORITÀ CHE GOVERNA E DA FORMA DI LEGGE E VALORE DI VITA SPIRITUALE ALLE VOLONTÀ INDIVIDUALI, MA È ANCHE POTENZA CHE FA VALERE LA SUA VOLONTÀ ALL'ESTERNO, FACENDOLA RICONOSCERE E RISPETTARE, OSSIA DIMOSTRANDONE, COL FATTO, L'UNIVERSALITÀ IN TUTTE LE DETERMINAZIONI NECESARIE DEL SUO SVOLGIMENTO. LO STATO FASCISTA, FORMA PIÙ ALTA E POTENTE DELLA PERSONALITÀ, È FORZA, MA SPIRITUALE. LA QUALE RIASSUME TUTTE LE FORME DELLA VITA MORALE E INTELLETTUALE DELL'UOMO. NON SI PUÒ QUINDI LIMITARE A SEMPLICI FUNZIONI DI ORDINE E TUTELA, COME VUOLE IL LIBERALISMO. NON È UN SEMPLICE MECCANISMO CHE LIMITI LA SFERA DELLE PRESUNTE LIBERTÀ INDIVIDUALI. È FORMA E NORMA INTERIORE, E' DISCPLINA DI TUTTA LA PERSONA; PENETRA LA VOLONTÀ COME L'INTELLIGENZA. IL SUO PRINCIPIO SCENDE NEL PROFONDO E SI ANNIDA NEL CUORE DELL'UOMO D'AZIONE COME DEL PENSATORE, DELL'ARTISTA COME DELLO SCIENZIATO: ANIMA DELL'ANIMA. IL FASCISMO INSOMMA NON È SOLTANTO DATORE DI LEGGI E FONDATORE D'ISTITUTI, MA EDUCATORE E PROMOTORE DI VITA SPIRITUALE. VUOL RIFARE NON LE FORME DELLA VITA UMANA, MA IL CONTENUTO, L'UOMO, IL CARATTERE, LA FEDE. E A QUESTO FINE VUOLE DISCIPLINA, E AUTORITÀ CHE SCENDA ADDENTRO NEGLI SPIRITI, E VI DOMINI INCONTRASTATA. LA SUA INSEGNA PERCIÒ È IL FASCIO LITTORIO, SIMBOLO DELL'UNITÀ, DELLA FORZA, DELLA GIUSTIZIA.
Un ringraziamento al camerata Silvio Veratti per l'opera.
LO STATO FASCISTA. LEGGETE E DIVULGATE.
NON È LA NAZIONE A GENERARE LO STATO, SECONDO IL CONCETTO DEGLI STATI NAZIONALI DEL XIX° SECOLO. ANZI LA NAZIONE È CREATA DALLO STATO, CHE DÀ AL POPOLO, CONSAPEVOLE DELLA PROPRIA UNITÀ MORALE, UNA VOLONTÀ, E QUINDI UN'EFFETTIVA ESISTENZA. IL DIRITTO DI UNA NAZIONE ALL'INDIPENDENZA DERIVA NON DA UNA LETTERARIA E IDEALE COSCIENZA DEL... PROPRIO ESSERE, E TANTO MENO DA UNA SITUAZIONE DI FATTO PIÙ O MENO INCONSAPEVOLE E INERTE, MA DA UNA COSCIENZA ATTIVA, DA UNA VOLONTÀ POLITICA IN ATTO E DISPOSTA A DIMOSTRARE IL PROPRIO DIRITTO: CIOÈ, DA UNA SORTA DI STATO GIÀ IN DIVENIRE. LO STATO INFATTI, È CREATORE DEL DIRITTO. LA NAZIONE COME STATO È UNA REALTÀ ETICA CHE ESISTE E VIVE IN QUANTO SI SVILUPPA. IL SUO ARRESTO È LA SUA MORTE. PERCIÒ LO STATO NON SOLO È AUTORITÀ CHE GOVERNA E DA FORMA DI LEGGE E VALORE DI VITA SPIRITUALE ALLE VOLONTÀ INDIVIDUALI, MA È ANCHE POTENZA CHE FA VALERE LA SUA VOLONTÀ ALL'ESTERNO, FACENDOLA RICONOSCERE E RISPETTARE, OSSIA DIMOSTRANDONE, COL FATTO, L'UNIVERSALITÀ IN TUTTE LE DETERMINAZIONI NECESARIE DEL SUO SVOLGIMENTO. LO STATO FASCISTA, FORMA PIÙ ALTA E POTENTE DELLA PERSONALITÀ, È FORZA, MA SPIRITUALE. LA QUALE RIASSUME TUTTE LE FORME DELLA VITA MORALE E INTELLETTUALE DELL'UOMO. NON SI PUÒ QUINDI LIMITARE A SEMPLICI FUNZIONI DI ORDINE E TUTELA, COME VUOLE IL LIBERALISMO. NON È UN SEMPLICE MECCANISMO CHE LIMITI LA SFERA DELLE PRESUNTE LIBERTÀ INDIVIDUALI. È FORMA E NORMA INTERIORE, E' DISCPLINA DI TUTTA LA PERSONA; PENETRA LA VOLONTÀ COME L'INTELLIGENZA. IL SUO PRINCIPIO SCENDE NEL PROFONDO E SI ANNIDA NEL CUORE DELL'UOMO D'AZIONE COME DEL PENSATORE, DELL'ARTISTA COME DELLO SCIENZIATO: ANIMA DELL'ANIMA. IL FASCISMO INSOMMA NON È SOLTANTO DATORE DI LEGGI E FONDATORE D'ISTITUTI, MA EDUCATORE E PROMOTORE DI VITA SPIRITUALE. VUOL RIFARE NON LE FORME DELLA VITA UMANA, MA IL CONTENUTO, L'UOMO, IL CARATTERE, LA FEDE. E A QUESTO FINE VUOLE DISCIPLINA, E AUTORITÀ CHE SCENDA ADDENTRO NEGLI SPIRITI, E VI DOMINI INCONTRASTATA. LA SUA INSEGNA PERCIÒ È IL FASCIO LITTORIO, SIMBOLO DELL'UNITÀ, DELLA FORZA, DELLA GIUSTIZIA.
Un ringraziamento al camerata Silvio Veratti per l'opera.
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