venerdì 5 settembre 2014

VIAGGIO AL CUORE DELL’INFERNO …


Art del camerata Marco Affatigato.


….NO ! SEMPLICEMENTE IN UNA GRECIA IN PREDA AL CAOS
Constatazione sul posto della devastazione causata da un economia incruenta imposta dalla Commissione Europea e l’insuccesso delle politiche di rigore imposte dalla “troika” (FMI , BCE, UE)
Non credete a coloro che vi dicono che la Grecia va bene ! perché dietro la facciata del turismo , che ricomincia a partire, c’è la realtà di un popolo che non né può più di soffrire. Del resto è per questo che non parlano più della Grecia dove “loro” hanno distrutto tutto. E quando dico “tutto” è proprio tutto ! Ma “loro” chi ? I politici corrotti e al soldo dei “commissari europei”; le banche, che hanno ceduto il debito ad altri governi di paesi membri dell’Unione Europea e non; gli armatori, che hanno nascosto i loro soldi in Svizzera; i sindacati e i partiti, che hanno “addormentato” la rivolta popolare; i burocrati, approfittatori ma soprattutto i tedeschi …che con l’euro sono riusciti ad occupare la Grecia e prendersela. Si ! I tedeschi, quello che non sono riusciti a fare con le armi l’hanno fatto con l’Euro.
Quello che ho scritto sopra non sono io che parlo ma è il riassunto di una conversazione avuta con il conducente del taxi che dall’aeroporto mi portava al centro di Atene. Un tassista di circa 70 anni che , mi spiegava, ha dovuto riprendere a lavorare perché non percepiva più la pensione. Al momento che gli ho pagato la corsa, davanti l’entrata dell’albergo, mi guarda fissandomi e dice: “Si ricordi cosa gli ho detto, un economia di guerra in un paese in pace”. E mi saluta.
La hall dell’albergo è piena di turistiche vengono da tutto il Mondo e girovagando (non amo le vacanze organizzate) Atene per qualche giorno, in attesa di prendere il traghetto che mi porterà nelle isole, m’interrogo. Chi dice il vero ? Il tassista incazzato o il governo greco e tutta la coorte di esperti arrivati (anzi “catapultati”) da Bruxelles, dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Centrale Europea (la celebre “troika”) ? Per il tassista la Grecia è stata fatta precipitare in un pozzo senza fondo, mentre per gli altri (la troika) la Grecia è un paese che si trova alla fine di un percorso con tutta una serie di purghe severe ma salutari che hanno fermato il suo fallimento e la sua economia comincia a ripartire. Chi credere, quando Atene offre due volti così contrastanti fra loro? 20 milioni di turisti , è il numero di coloro ce nel periodo estivo sono passati dalla Grecia ed hanno speso i loro soldi per un totale di miliardi di euro, spiagge magnifiche, taverne gioiose, la gioventù che non disdegna di viaggiare con Porsche o Mercedes. Certamente ! Ma anche le stigmate della crisi: un numero impressionante di negozi chiusi, palazzi interamente abbandonati, la “zuppa popolare” ad ogni angolo di strada con file di persone di centinaia e centinaia di metri. Allora a chi credere ? Per sciogliere il vero dal falso non bastano i miei occhi o leggere i giornali o guardare la televisione (in hotel) o aver ascoltato la rabbia del tassista…è necessario che io incontri la gente.
Ed è proprio la gente in strada che mi dice e mi fa vedere il “trattamento choc” inflitto alla popolazione greca : salari e pensioni ridotte di oltre un terzo (il minimo salariale di 800 euro addirittura tagliato del 50% e ridotto a 400 euro). Ma il peggio è la sanità pubblica che quando arrivi all’ospedale per assenza di cure ti rimandano a casa, dove un medicinale generico come l’aspirina può arrivare a costare fino a 500 euro la confezione. Solamente perché sono straniero (ed ho la carta sanitaria europea che mi ha rilasciato la ASL) posso curarmi correttamente …un’influenza. Immaginatevi, come ho fatto io, gli indigeni e poi se invece dell’influenza hanno qualcosa di grave o di ancor più grave del grave. Gli ospedali pubblici , nel riordino della “spesa pubblica” voluta dalla Commissione Europea (un po’ quello che fa il catapultato commissario alla “spending review” in Italia, Cottarelli) , sono stati “chiusi” per il 25%.
Una donna , dell’alta borghesia greca che da giovane ha appoggiato il regime dei colonnelli, nel corso di una conversazione (durante la quale ricordavamo il periodo degli anni '73-'75 in cui militanti e dirigenti del Movimento Politico Ordine Nuovo si erano rifugiati in Grecia perché perseguiti in Italia) esclama : “Se incontro nuovamente quella persona di mia conoscenza che è divenuto ministro con un governo detto di destra, gli metto una pallottola in testa”. Frase provocatrice, certamente, ma che fa riflettere ed illustra lo stato di collera e di disperazione di tutta la popolazione.
Ma chi percepisce in Italia la grandezza dello shock che ha subito l’economia greca ? All’eccezione di qualche economista, è il più grande silenzio. Perché ? Perché anche noi non siamo poi troppo distanti da quella situazione.
Chi sa che la ricchezza per abitante è diminuita di quasi un terzo in cinque anni ?
Chi sa che un quarto della popolazione vive ormai oltre la soglia (anzi non c’è più neanche quella) della povertà ?
Anche di questo è meglio non parlarne in Italia , visto che non siamo troppo distanti.
Chi sa che il tasso di mortalità infantile è esploso ?
Dove sono i dati delle “organizzazioni mondiali” sanitarie che riguardano la Grecia ?
Due domande mi assillano: come i greci hanno potuto accettare un tale trattamento e comunque sopravvivere ? Questo dissanguamento che ha creato centinaia, migliaia di morti reali è stato utile al paese e potrà, questi, ripartire ?
Un universitario greco, simpatizzante di Alba Dorata, cerca di darmi le risposte e mi dice che grazie ad una solidarietà familiare ancestrale riesce a sopravvivere. Mentre un restauratore di mobili (che fa affari con italiani che vengono a comprargli mobili e arredi per pochi euro) riassume il tutto con poche parole semplici , sorridendo, ma che dicono tutto (anche su come ci vedono): “Ce la caviamo, all’italiana” . Poi aggiunge : “I nostri dirigenti politici sono riusciti a colpevolizzarci circa il debito pubblico. Come se fosse colpa nostra. Soldi che abbiamo speso noi , anzi sperperato per stare bene oltre le nostre reali possibilità ( …mi sembra averlo già sentito anche in Italia questo discorso). Ma non è così ! Noi , il popolo greco, ha sempre lavorato duro…da subito dopo la II guerra mondiale ha ricostruito il paese con il sudore della sua fronte, mentre chi governava diventava obeso. Sul togliere di mezzo l’immensa e immonda macchina burocratica, tutti siamo d’accordo ! Ma prendere questo a pretesto per uccidere a fuoco lento tutto un popolo, non può che far finir male tutto …compreso il paese”.
Gli “incontri” ad Atene non sono terminati ed il prossimo è con un professore di economia all’Università di Atene al quale faccio parte dei miei dubbi, delle mie perplessità circa questa politica di austerità, domandandogli: “ tutta questa austerità avrà almeno il merito di aiutare la Grecia a ripartire su basi sane?”.
La sua risposta è graffiante : “Il suo principale merito è stato quello di permettere alle banche di rifilare agli Stati europei , vale a dire a noi tutti , a tutti i contribuenti europei, dei debiti sporchi (titoli spazzatura) che noi non avremmo dovuto rimborsare per niente. Così hanno affamato intere parti di popolazione europea per salvare le banche, anche quelle non europee che hanno emesso quei titoli spazzatura acquistati dalle banche europee”.
Allora gli domando come la Grecia pensa di rimborsare il nuovo prestito (240 miliardi di euro) accordato in due piani successivi dal FMI e dall’Unione Europea? “Ed è proprio qui il problema – risponde - che, poi, non è un vero problema poiché al punto in cui è la Grecia non ha soluzione poiché contrariamente a ciò che dicono e vogliono far credere i dirigenti greci (e non), l’austerità non può produrre degli effetti positivi che se accompagnata da una forte svalutazione per rilanciare l’esportazione. Con l’euro è impossibile e l’iniziativa privata non ha potuto compensare la secca in cui si trovano i crediti pubblici. Anzi , anche l’investimento privato è collassato ad eccezione di qualche acquisto fatto da imprenditori governativi cinesi (le privatizzazioni messe sul mercato internazionale non hanno interessato gli investitori: su un programma di 50 miliardi di euro solamente per 3 miliardi si sono realizzati ). La Grecia avrebbe dovuto fare come la Turchia che ha, invece, massiva ente svalutato la
(-25% in due anni confronto all’euro). Così che gli investitori, i produttori, i creatori vanno in Turchia poiché prima di tutto guardano al proprio interesse” .
Ma , insisto, allora perché tenere tanto all’euro in Grecia ? “ Per una ragione semplice” mi risponde “ l’oligarchia greca ci perderebbe troppo ed i suoi interessi divergono da quelli del popolo. Essa, l’oligarchia, vuole poter continuare a viaggiare comodamente all’estero, mantenere il valore dei suoi soldi piazzati nei paradisi fiscali. L’oligarchia greca può curarsi a New York e suoi figli fanno gli studi nelle migliori università anglosassoni. Ecco il perché l’euro non può essere svalutato. Ecco perché le oligarchie che governano i nostri paesi non lo svaluteranno ed ormai anche il popolo non ha più forza. Perché quando c’è fame ognuno cerca di portare a casa sua il poco cibo che può recuperare. Quando c’è fame , ognuno è per se stesso.”
Quando si ha fame, in Grecia come in Italia, importa poco alla gente che il Paese muoia poco a poco ma in piedi.
Ed eccomi arrivato ad un giorno dalla partenza.
E’ pomeriggio, fa caldo e dalla finestra dell’hotel che da su una corte di un gruppo di case vedo una famiglia , numerosa, che ride a squarciagola ascoltando il sirtaki. L’anima greca, malgrado le privazioni, le frustrazioni, la collera sembra inaffondabile anche sotto il sole. Ma potrà durare tutto ciò ?
Il debito pubblico è colossale, al 175% del PIL e , fatto nuovo, il 30% dei presti immobiliari o alle imprese e il 50% dei prestiti al consumo sono in ritardo nei rimborsi o addirittura impagati e le banche greche sono davanti ad un fatto eccezionale: il montante dei prestiti in ritardo oltre i 90 giorni dalla scadenza di rimborso è di 77 miliardi !
Il governo Samaras può anche dire che la situazione stia migliorando ( già sentito dire anche in Italia) , ma i greci trovano che sia già troppo il tempo d’attesa. Certamente, fuori dagli interessi che ha creato e crea il debito, il budget dello Stato è prossimo ha trovare il punto di equilibrio mentre la riforma amministrativa è in corso (oltre 250mila posti di funzionari sono già stati soppressi, ciò che è colossale per questo paese) ma il popolo …il popolo ha fame di cibo e di sanità.

 

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