lunedì 3 novembre 2014

UNA COSA CHE I COMUNISTI NOSTRANI NON SANNO : NESSUNA MOSCHEA A CUBA

Camerata Marco Affatigato.


Ecco una sana decisione dei fratelli Castro

Se il soggetto può essere utile ai vari sindaci comunisti o ex comunisti oggi piddini che sognano ancora un Italia cubana (ogni riferimento al sindaco Pisapia è puramente volontario) e anche se la stampa , tutta, progressista e non , compreso quella dei “preti operai” come Famiglia Cristiana che non abborda questo soggetto, ho il piacere di comunicarvi che a Cuba non esiste neanche una moschea . Ripeto neanche “una sola”.
Questa informazione si trova sul blog del giornalista e scrittore cubano Carlos Alberto Montaner, che consulto frequentemente per la serietà e la qualità delle sue analisi su Cuba ma anche da mie personali informazioni, che provengono da esuli cubani anti-castristi e da cubani che vivono a La Havana: i fratelli Castro non autorizzano l’edificazione di nessuna moschea a Cuba. Nel Mondo questa loro decisione non è stata “apprezzata” solamente da quei paesi arabi che oggi fanno parte della “coalizione internazionale” contro i jihadisti del Califfato Islamico , dagli USA e dal presidente Erdogan che , attraverso la stampa turca, ha criticato questa loro decisione.
Lo scorso aprile 2014, la direzione del Partito Comunista Cubano (PCC) ha ricevuto il progetto di costruzione di una moschea nella parte vecchia della città di La Havana : un edificio per 500 fedeli che ricalca i piani della moschea Ortaköy di Istanbul ; il progetto della creazione della moschea a La Havana è completamente finanziato dalla fondazione religiosa turca “Diyanet”, emanazione dell’organizzazione universalista islamica dei “Fratelli Musulmani” , che secondo quanto scritto sempre dalla stampa turca ha anche offerto la copertura finanziaria per edificare una moschea ad Haiti . Il progetto è stato approvato dal “politburo cubano” lo scorso maggio ma poi è stato rigettato a settembre. Subitamente il leader musulmano cubano Pedro Lazo Torres, un sunnita che si fa chiamare l’Imam « Yahya », visto che i cattolici cubani e gli ortodossi russi hanno i loro luoghi di culto sull’isola, ha domandato spiegazioni sul fatto “perché” i musulmani cubani non possano avere il loro luogo di culto.
Nello stesso tempo i giornali turchi hanno accusato i fratelli Castro come i responsabili del “rifiuto” all’edificazione della moschea a La Havana. I titoli dei giornali sono eloquenti: “Fidel vieta la costruzione di una moschea”, “Il governo cubano dichiara che la moschea non è necessaria” . I turchi sono furiosi e considerano questa decisione come un insulto all’Islam.
Ma cosa è successo affinché il governo cubano cambi così drasticamente idea e annulli la autorizzazione , prima rilasciata, a costruire la moschea ?
Mentre i giornali di Cuba non trattano per niente il “soggetto”, Raul e Fidel Castro hanno dato una pur motivazione: si sono resi conto del pericolo, per loro e per Cuba, di lasciare entrare “estremisti musulmani” senza poterli controllare ed è per questo che hanno preferito fermargli da subito l’accesso a Cuba.
Alcuni hanno commentato sottolineando che questa si tratta di una fra le rare buone decisioni prese dai fratelli Castro per Cuba; altri , più pessimisti e cinici, invece suggeriscano che l’azione (il divieto) dei fratelli Castro tende ad ottenere più soldi dalla fondazione religiosa turca dei “Fratelli Musulmani” … il tempo darà la giusta risposta e si vedrà se la moschea sarà costruita.

 

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