venerdì 7 novembre 2014

POLITICI INDEGNI QUATER : EDILIZIA SCOLASTICA …DOVE FINISCONO I SOLDI DEI CONTRIBUENTI ?

Art camerata Marco Affatigato.



Davanti ai roboanti discorsi del governo Renzi-Napolitano (sostenuto da Berlusconi, malgrado ciò che lui dica) sulla priorità della scuola e degli investimenti “per dare agli studenti scuole belle e sicure” …NESSUNO e ripeto ancora NESSUNO ha ricordato che la manutenzione degli edifici scolastici in cui si svolge la “scuola statale” è a carico dei comuni, media ed elementare mentre le scuole superiori sono a carico di quelle che non ci sono più , le province ?
Ma questa tiritera della grande attenzione dei governi per l’edilizia scolastica era suonato anche dai precedenti governi con il consueto silenzio complice. Un po’ come per le alluvioni che colpiscono annualmente le nostre città. Ma allora perché insistono tanto su questo tasto improprio ?
Finalmente una risposta indiretta è arrivata lo scorso 16 settembre leggendo un articolo del Corsera a cura di Antonella De Gregorio e Valentina Santarpia che riporta una tabella esplicativa sulle richieste di spesa divise regione per regione. Ecco i risultati (normalizzando i dati riferendoli ad 1 milione di abitanti per rendere chiaro il confronto) :
REGIONE interventi per milione di abitanti
1 Abruzzo 203 milioni
2 Puglia 142
3 Calabria 135
4 Basilicata 128
5 Campania 114
6 Molise 90
7 Sardegna 82
8 Marche 58
9 Lazio 54
10 Sicilia 30
11 Piemonte 28
12 Umbria 12
13 Liguria 10
14 Emilia Romagna 9
15 Veneto 9
16 Friuli 4
17 Lombardia 3,5
18 Toscana 2,5 milioni
Un milione di abitanti “producono” con i tassi attuali 100.000 studenti circa dalla prima elementare al diploma. Con le attuali dimensioni degli istituti scolastici la stessa popolazione vede circa 100 istituti scolastici (dotati di una presidenza) ciascuno dei quali può avere vari edifici chiamati plessi. Appare evidente che alle Regioni a cui viene erogato meno contributo economico da parte dello Stato la manutenzione è stata quasi totalmente svolta dagli enti preposti, comuni e province, per cui non c’è bisogno dell’intervento straordinario del governo.
Eppure anche gli anni precedenti le Regioni hanno avuto, in percentuale, l’eguale contributo come intervento straordinario del Governo. Allora la questione che si pone è la seguente : dove sono finiti i soldi ? Non sarebbe opportuno che il ministro dell’Educazione ed il ministro dell’Economia e il Commissario Straordinario agli “sprechi” (quello impostoci dalla Commissione Europea) portino la denuncia innanzi alla Procura della Corte dei Conti evidenziando l’inettitudine e l’illegalità dei comportamenti dei “governatori” di quelle Regioni e dei loro complici ? Soldi a fondo perduto , un regalo senza fine agli scorretti ed un’altra umiliazione per le persone oneste. La musica non cambia.

 

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