Art camerata Marco Affatigato.
La guardia di finanza calcola che l’evasione da esportazione illecita di capitali equivale al 29% del totale dell’evasione del paese. Quindi, ogni anno sono da 50 a 70 miliardi di euro sottratti allo Stato italiano che volano verso la Svizzera e il Lussemburgo, quest’ultimo paradiso fiscale governato per venti anni dal neo-presidente della Commissione Europea, e verso anche altri paradisi fiscali.
Il governo non se ne occupa e tace e così fanno ...in Parlamento maggioranza e opposizione. Tutti zitti perché ?
Perché gli evasori votano ! E sono circa 15 milioni di “elettori” che nessuno vuole fare indispettire e così rinunciare ai loro voti.
Qualche dato fa capire meglio la situazione.
Il secondo governo illegittimo di questo Paese, per intendersi il governo Letta, rispondendo a due “question time”, aveva informato il Parlamento che dal 2000 al 2012 su 807 miliardi di tasse accertate e messe a ruolo, lo Stato aveva incassato 69 miliardi pari a 9 euro su 100. Oltre 100 miliardi non erano esigibili per fallimenti vari e considerati altri impedimenti e lo Stato rimaneva creditore di 540 miliardi di euro. Ma ministri, burocrati e Agenzia delle entrate hanno lasciato capire che quei soldi lo Stato non li avrebbe mai incassati. Questo perché normalmente a fine contenzioso incassa il 3-4% di quanto dovrebbe.
In qualsiasi paese europeo e negli Stati Uniti d’America un governo che si comportasse allo stesso modo dovrebbe dimettersi immediatamente. In Italia no ! non succede nulla perché non si riesce nemmeno a parlarne seriamente. Anzi se “evadi il fisco” sei premiato anche dal popolo, che ti considera non un criminale ma un ganzo.
Eppure i debitori con debiti maggiori di 500 mila euro valgono il 40% delle riscossioni complessive. Quindi non stiamo parlando del bar sotto casa e nemmeno di imprese familiari.
Altro dato: chi deve al fisco più di 50 mila euro rappresenta circa il 3% delle rateizzazioni ma il 53% degli importi da incassare mentre i piccoli debiti fino a 5000 euro rappresentano l’11,3% dei debiti complessivi delle rateizzazioni in corso pari a 25,5 miliardi.
I dati confermano che facendo pagare le tasse ai grandi e medi evasori si possono trovare i soldi da investire in scuola,ricerca, innovazione e servizi pubblici essenziali. Quindi piangiamo su noi stessi quando diciamo che i “servizi” , le scuole , ecc. non funzionano oppure sono troppo cari.
La guardia di finanza calcola che l’evasione da esportazione illecita di capitali equivale al 29% del totale dell’evasione del paese. Quindi, ogni anno sono da 50 a 70 miliardi di euro sottratti allo Stato italiano che volano verso la Svizzera e il Lussemburgo, quest’ultimo paradiso fiscale governato per venti anni dal neo-presidente della Commissione Europea, e verso anche altri paradisi fiscali.
Il governo non se ne occupa e tace e così fanno ...in Parlamento maggioranza e opposizione. Tutti zitti perché ?
Perché gli evasori votano ! E sono circa 15 milioni di “elettori” che nessuno vuole fare indispettire e così rinunciare ai loro voti.
Qualche dato fa capire meglio la situazione.
Il secondo governo illegittimo di questo Paese, per intendersi il governo Letta, rispondendo a due “question time”, aveva informato il Parlamento che dal 2000 al 2012 su 807 miliardi di tasse accertate e messe a ruolo, lo Stato aveva incassato 69 miliardi pari a 9 euro su 100. Oltre 100 miliardi non erano esigibili per fallimenti vari e considerati altri impedimenti e lo Stato rimaneva creditore di 540 miliardi di euro. Ma ministri, burocrati e Agenzia delle entrate hanno lasciato capire che quei soldi lo Stato non li avrebbe mai incassati. Questo perché normalmente a fine contenzioso incassa il 3-4% di quanto dovrebbe.
In qualsiasi paese europeo e negli Stati Uniti d’America un governo che si comportasse allo stesso modo dovrebbe dimettersi immediatamente. In Italia no ! non succede nulla perché non si riesce nemmeno a parlarne seriamente. Anzi se “evadi il fisco” sei premiato anche dal popolo, che ti considera non un criminale ma un ganzo.
Eppure i debitori con debiti maggiori di 500 mila euro valgono il 40% delle riscossioni complessive. Quindi non stiamo parlando del bar sotto casa e nemmeno di imprese familiari.
Altro dato: chi deve al fisco più di 50 mila euro rappresenta circa il 3% delle rateizzazioni ma il 53% degli importi da incassare mentre i piccoli debiti fino a 5000 euro rappresentano l’11,3% dei debiti complessivi delle rateizzazioni in corso pari a 25,5 miliardi.
I dati confermano che facendo pagare le tasse ai grandi e medi evasori si possono trovare i soldi da investire in scuola,ricerca, innovazione e servizi pubblici essenziali. Quindi piangiamo su noi stessi quando diciamo che i “servizi” , le scuole , ecc. non funzionano oppure sono troppo cari.
Una politica che ricava le risorse per mandare avanti il paese quasi esclusivamente dai redditi fissi sovverte anche i pilastri della “partecipazione alle spese generali” dello Stato . Oltre a quelle dell’etica pubblica e della decenza quando include nel PIL i proventi del traffico di droga, della prostituzione e tratta egli esseri umani, del contrabbando. Ma questa è una vergogna non solo italiana (alla quale nessuno , nè parlamentari nè cittadini-elettori si è opposto) ma anche europea.
POLITICI INDEGNI BIS
Da qualche anno ci siamo infilati in un vicolo cieco non votando a governare il Paese chi possa , in un modo o in un altro, dare una svolta. Continuiamo imperterriti a percorrere con baldanza questo vicolo, ma sempre ceco è. Del resto basta rendersi conto delle cose dette da un politico indegno e indegno ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, pochi giorni or sono in Parlamento:
“la pressione fiscale diminuirà nel 2015, ma tornerà a crescere dal 2016”....
La diminuzione, come si legge nella Legge di Stabilità, è prevista in appena lo 0,1%.
Non solo ci vorrà il microscopio, per vederla, ma sarà annullata dalla crescita delle addizionali locali.
Ma anche se così non fosse, comunque è previsto che cresca dello 0,4 nel 2016. E Dio, se esiste, voglia che non scattino le clausole di salvaguardia, altrimenti sarà uno schizzo poderoso.
Posto poi che la disoccupazione non è prevista mai in discesa sotto il 12% e il p PIL (Prodotto Interno Lordo), anche se “taroccato” con l’inserimento dell’economia sommersa (il “nero”) e quella criminale, non è previsto mai in crescita più dell’1% (considerato già meta da sogno) se ne trae la conclusione che non siamo solamente in un vicolo cieco ma che dietro di noi cominciano ad arrivare i “mezzi” per spremerci contro il muro che è alla fine di questo vicolo.
POLITICI INDEGNI
I politici italiani, soprattutto se d’area filo-antagonista, hanno la rara abilità di trasformare i “drammi umani” ( la morte di un manifestante , anche se violento, Carlo Giuliani) in farse tragiche come l’intestazione di un Aula parlamentare a suo nome.
Così Ignazio Marino non promette (e del resto non lo ha fatto né lui né l’altro Sindaco di Roma che lo ha preceduto, Gianni Alemanno) di costituirsi “parte civile” contro il ministero della Giustizia e i...l ministero della Sanità in rappresentanza di “tutta la città di Roma” e di “sostenere economicamente” la famiglia Cucchi nell’azione , giuridica, rivendicante i diritti post-mortem di Stefano Cucchi , ma promette invece di dedicare una strada a Stefano Cucchi, il 31enne certamente edito alla droga ma oggetto di un pestaggio (in carcere o in ospedale) indegno di un paese civile.
Insomma l’antagonista Carlo Giuliani che comunque aggrediva , insieme ad altri antagonisti , un milite dell’Arma dei Carabinieri (ordinato a difendere la collettività dalla violenza scaturita dai manifestanti) diviene la vittima da onorare , mentre Stefano Cucchi vittima e assassinato dalla
malagiustizia e dalla malasanità subisce un processo di trasfigurazione che vuole portarlo al dimenticatoio degli assassinati dallo Stato ed insieme a lui assassinando ancora una volta diritto, giustizia e libertà.
POLITICI INDEGNI BIS
Da qualche anno ci siamo infilati in un vicolo cieco non votando a governare il Paese chi possa , in un modo o in un altro, dare una svolta. Continuiamo imperterriti a percorrere con baldanza questo vicolo, ma sempre ceco è. Del resto basta rendersi conto delle cose dette da un politico indegno e indegno ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, pochi giorni or sono in Parlamento:
“la pressione fiscale diminuirà nel 2015, ma tornerà a crescere dal 2016”....
La diminuzione, come si legge nella Legge di Stabilità, è prevista in appena lo 0,1%.
Non solo ci vorrà il microscopio, per vederla, ma sarà annullata dalla crescita delle addizionali locali.
Ma anche se così non fosse, comunque è previsto che cresca dello 0,4 nel 2016. E Dio, se esiste, voglia che non scattino le clausole di salvaguardia, altrimenti sarà uno schizzo poderoso.
Posto poi che la disoccupazione non è prevista mai in discesa sotto il 12% e il p PIL (Prodotto Interno Lordo), anche se “taroccato” con l’inserimento dell’economia sommersa (il “nero”) e quella criminale, non è previsto mai in crescita più dell’1% (considerato già meta da sogno) se ne trae la conclusione che non siamo solamente in un vicolo cieco ma che dietro di noi cominciano ad arrivare i “mezzi” per spremerci contro il muro che è alla fine di questo vicolo.
POLITICI INDEGNI
I politici italiani, soprattutto se d’area filo-antagonista, hanno la rara abilità di trasformare i “drammi umani” ( la morte di un manifestante , anche se violento, Carlo Giuliani) in farse tragiche come l’intestazione di un Aula parlamentare a suo nome.
Così Ignazio Marino non promette (e del resto non lo ha fatto né lui né l’altro Sindaco di Roma che lo ha preceduto, Gianni Alemanno) di costituirsi “parte civile” contro il ministero della Giustizia e i...l ministero della Sanità in rappresentanza di “tutta la città di Roma” e di “sostenere economicamente” la famiglia Cucchi nell’azione , giuridica, rivendicante i diritti post-mortem di Stefano Cucchi , ma promette invece di dedicare una strada a Stefano Cucchi, il 31enne certamente edito alla droga ma oggetto di un pestaggio (in carcere o in ospedale) indegno di un paese civile.
Insomma l’antagonista Carlo Giuliani che comunque aggrediva , insieme ad altri antagonisti , un milite dell’Arma dei Carabinieri (ordinato a difendere la collettività dalla violenza scaturita dai manifestanti) diviene la vittima da onorare , mentre Stefano Cucchi vittima e assassinato dalla
malagiustizia e dalla malasanità subisce un processo di trasfigurazione che vuole portarlo al dimenticatoio degli assassinati dallo Stato ed insieme a lui assassinando ancora una volta diritto, giustizia e libertà.
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