Al via la IV edizione di “Comunitaria”.
Evento nato quasi per caso, con le realtà che gestivano lo Spazio Libero Agro Romano e che, cameratescamente, avevano ospitato, sostenuto e solidalmente organizzato, il quindicennale di Raido. Quest’anno raddoppia anche, i giorni sono più d’uno nel consueto fine settimana di metà giugno. Cultura, musica, sport, goliardia e cameratismo, sono solo alcuni degli ingredienti caratterizzanti un appuntamento ormai diventato tappa fissa, per le tante comunità impegnate nell’ambiente romano e non solo, a conclusione della stagione militante.
Infatti Comunitaria, non è solo Roma, per quanto chi organizza provenga principalmente da lì. È una manifestazione che vede la partecipazione di realtà provenienti dal sud come dal nord Italia: un’occasione per ritrovarsi, conoscersi ed incontrarsi, per passare una serata in un clima disteso e costruttivo, dove la voglia di fare non lascia spazio a nessuna polemica o incomprensione.
Agli storici organizzatori Foro 753, Raido, Fons Perennis, 2.11 e Janus, quest’anno si sono unite al tavolo altre realtà: Il Fascio Etrusco, Sempre Domani, Zenit, Casa d’Italia Colleverde, Il Reazionario.
Comunitaria è un appuntamento tra realtà differenti, dove la diversità di obiettivi e di finalità che durante l’anno caratterizza l’operato di ognuna, è una risorsa utile al confronto ed alla rispettiva conoscenza, senza pretese egemoniche da parte di nessuno, con umiltà e semplicità.
Non è quindi un’occasione per strumentalizzazioni varie, tentativi egemonici, mostra delle grazie a partiti politici.
Comunitaria, quindi, come sintesi delle varie qualificazioni, disposizione impersonale come metodo che porta alla realizzazione di un lavoro comune. Nei mesi che precedono l’appuntamento, infatti, tante sono state le riunioni organizzate: impegno, tempo, soldi e sacrificio da parte di chi organizza e vi partecipa, ma anche certezza e convinzione di andare verso la giusta direzione.
Comunitaria è un canale di comunicazione per poter lasciare in maniera degna, a chi verrà dopo di noi, quel testimone che viene da lontano.
Eccola Comunitaria, la vera protagonista, con il suo spirito, le sue regole e il suo metodo operativo. Non solo una festa, dove si beve birra e si ascolta musica, ma modus operandi, esercizio di stile e di inquadramento, che privilegia la sintesi nella diversità, il rispetto ed il confronto, la militanza ed il cameratismo, l’umiltà di chi vuole mettersi in gioco ed a disposizione senza prevaricazioni, al fine di trovare un terreno comune sul quale costruire.
A Comunitaria, si impara prima di tutto ad essere esempio. Non è infatti un caso che quest’anno, nel quarantennale della morte di Julius Evola, a Lui l’evento sia dedicato. Una mostra che ripercorre la vita, l’opera e il messaggio di Julius Evola, fa il paio all’omaggio a Rutilio Sermonti ed ai Combattenti della R.S.I., per i quali è stato riservato in questa edizione uno spazio importante.
Questo è quello che conta, essere esempio, imitando gli esempi, essere comunità.
In alto i cuori!
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