martedì 30 dicembre 2014

INTERVISTA AFFATIGATO MARCO.




Camerata Marco Affatigato.


« Il terrorismo giudiziario in Italia non è nuovo, è in vigore da oltre vent’anni …cominciò con i procuratori di Magistratura Democratica attraverso Mani Pulite con il quale attentarono politicamente, ma utilizzando lo strumento del Codice Penale” anziché la lotta parlamentare, il Sistema politico italiano, distruggendolo ! Allora, come poi anche in seguito, il PCI-poi Ulivo – poi PD ha utilizzato le Procure della Repubblica dei vari distretti giudiziari, coi suoi magistrati inquirenti ligi all’ordine di partito, per “attaccare giuridicamente” tutti i suoi oppositori …dal primo ministro in carica, Berlusconi, finanche al Sindaco di un qualsiasi altro comune»
In conseguenza all’azione giudiziaria della Procura della Repubblica de L’Aquila, denominata “Aquila Nera” ma che processualmente prende il nome di “Manni Stefano + 43”, Marco Affatigato ha intervistato Marco Affatigato che , attraverso queste righe, lancia un appello alla libertà di espressione che manca in Italia.
D- Cosa c’è che più l’ha scioccata leggendo l’atto di accusa nei confronti degli indagati e arrestati su ordine della Procura della Repubblica di L’Aquila ?
R- Ci sono un insieme di cose, ma prima fra queste c’è un avvenimento che si iscrive nella continuità e che non è veramente nuovo in Italia : il terrorismo giudiziario, che in Italia è in vigore da oltre vent’anni …cominciò con i procuratori di Magistratura Democratica che attraverso “Mani Pulite” attentarono politicamente, ma utilizzando lo strumento del Codice Penale anziché la lotta parlamentare, il Sistema politico italiano, distruggendolo ! Allora, come poi anche in seguito, il PCI-poi Ulivo – poi PD ha utilizzato le Procure della Repubblica dei vari distretti giudiziari , coi suoi magistrati inquirenti ligi all’ordine di partito, per “attaccare giuridicamente” tutti i suoi oppositori …dal primo ministro in carica, Berlusconi, finanche al Sindaco di un qualsiasi comune, per esempio Pietrasanta, ed anche il semplice militante politico …potrei citare decine e decine e decine di esempi partendo inizialmente da me stesso “bersaglio” di una Procura della Repubblica, quand’era gestita da un procuratore capo , il dr. Quattrocchi, di area pidiesse e da due sostituti (uno oggi è sottosegretario al ministero della Giustizia del governo Renzi, dr. Manzione e l’altro, dr. Origlio, che è un ex di Lotta Continua catanese) che hanno , in un solo anno fra il 94 ed il 95 , attivato per ben 84 volta indagini su me e sulle attività da me esercitate e dal 94 al 2009 il numero delle “indagini” attivate nei miei confronti nella totalità sono state ben 263, delle quali 13 sono poi divenuti processi e certuni di questi mi hanno visto condannare per violazione di “reati comuni” , ma il contesto è sempre stato politico ……come dice un proverbio “a suon di scavare prima o poi qualcosa si trova”…l’ultimo in serie mi ha visto essere condannato a 5 anni per il reato di “concorso bancarotta” perché “perché pur non essendo un membro del Consiglio di Amministrazione ma solamente socio di minoranza della Commercial Key , si è attivato al fine di contattare i creditori per liquidare le loro spettanza, agendo quindi come amministratore di fatto” …ma il fatto strano è che in sede di processo presso il Tribunale Civile Sez. Fallimentare , il giudice fallimentare , ha ritenuto che “ non essendo parte del Consiglio di Amministrazione non ha diritto all’accesso agli atti”. Del resto il tutto si trova in una risposta che un graduato dell’Arma dei Carabinieri ad un mio legale di fiducia che gli contestava tutto quanto come “accanimento giudiziario” dicendogli di “lasciarmi respirare” : “Anche potessi non lo farei, ma se anche volessi non potrei perché comandato a farlo”.
Il “terrorismo giudiziario” che esiste ! e in Italia ha una sua origine molto anziana e rimonta agli anni ’70 . Molti di quei magistrati inquirenti hanno poi ufficialmente preso la “strada politica” divenendo deputati e senatori in Parlamento in quello che era il loro partito, PCI , oppure Assessori quando proprio Sindaci di diversi capoluoghi italiani, sempre sotto l’emblema del PCI poi divenuto Ulivo e poi divenuto PD. L’ondata “terroristica giudiziaria” si è espressa maggiormente con l’arrivo al governo di Silvio Berlusconi che, sia lui che gli omini e donne del suo partito, ne sono rimasti vittime. Uomini e donne politici , parlamentari e amministratori locali che non sono stati “battuti politicamente” ma “abbattuti giuridicamente” , con l’utilizzo dell’arma del Codice Penale e con una certa stampa – di parte – loro complice. E tanti sono i politici vittime di questo “terrorismo giudiziario”
Personalmente ho vissuto gli anni ’70 ed ho vissuto le “inchieste” giudiziarie politiche tese ad impedire che l’area alla quale appartenevo ed appartengo si esprimesse. Numerosi sono i miei “camerati” che, anche come, sono stati arrestati, tradotti in carcere e li lasciati per mesi ed anni per poi essere assolti da una serie di infamanti accuse. Oggi quei magistrati inquirenti siedono in Parlamento. Con la “trama nera” si fa carriera.
Questa volta è la Procura di L’Aquila a lanciare il “grido di allarme” sulla trama nera ed i media subito pronti a rilanciarla nell’opinione pubblica. Poi questa volta prende ancor maggior amplore visto che tre o quattro degli arrestati vagheggiavano , telefonicamente e su Facebook, di voler imitare stragi e assassinare politici così volendo divenire delle “stars” nel mondo dell’area nazional-rivoluzionaria ed essere “riconosciuti” da esponenti di questa area. Ed ecco prendere posto sui quotidiani, sui settimanali e sui vari social-network finanche a “diffondere” le registrazioni delle intercettazioni telefoniche per dar peso all’azione giudiziaria. Ma se le farneticazioni di Manni ed altri tre fossero state valutate , anziché da un Sostituto Procuratore certamente spinto da altro che dall’azione giudiziaria come la procedura penale ed il codice vorrebbe, da un medico …tutt’altra azione sarebbe stata attivata, magari di carattere curativa e , forse, avrebbero avuto diritto a due righe giornalistiche di tutt’altro tenore.
D - Perché , allora, questa azione giudiziaria ?
R - Oggi , paradossalmente ed al di là di ciò che si dice, il mondo di destra non si porta bene: frantumato in decine di movimenti e con l’assenza di un “partito” che gli possa fare da riferimento. Ma è , invece, esistente un malcontento generale e generalizzato che può essere incanalato da un qualsiasi movimento, come del resto ha fatto il Movimento 5 Stelle. Allora è necessario evitare che questo “malcontento” possa trovare riferimento in movimenti di destra …ed ecco il motivo di produrre il “pericolo fascista” e cosa di meglio che le immagini di ciò che è avvenuto al Comune di Roma accendendo unicamente il faro su Massimo Carminati, che ha un percorso giovanile nell’area nazional-rivoluzionaria (a destra , per i più) , tacendo invece che gli implicati in questo procedimento che è di attualità del Comune di Roma guidato da Marino (che certamente di destra non è) sono maggiormente uomini della sinistra organizzata in partito ? Poi aggiungiamo a ciò questo Manni che dalle pagine Facebook e dalle intercettazioni telefoniche si vanta di essere un “ordinovista” ed in più di essere “razzista”, “stragista” e di voler fare un colpo di Stato … il tutto dichiarandolo pubblicamente su Facebook … cosa da far veramente preoccupare i difensori della democrazia , tanto da tenerlo sottocchio per ben due anni per poi arrivare ad un pamplet “d’accusa giuridico-politica” che neanche i meno attenti storici del mondo della “destra eversiva” possono cauzionare.
Poi, nell’ambito strettamente giudiziario, ovvero dell’accusa di “associazione sovversiva” mossa ai 44 indagati , leggendo gli atti è evidente che si arrampichino sugli specchi e ci si trova di tutto e di più ma anche il suo contrario. Si mischia la storia politica del Movimento Politico Ordine Nuovo (che giuridicamente non ha mai subito processi per “strage”) con soggetti appartenenti ad altri movimenti , seppur di area di destra, come Stefano Delle Chiaie , Gianni Nardi, Freda, Ventura. E’ chiaro a chi ha vissuto quel Movimento e quell’area in quel periodo che il magistrato inquirente prende in giro la memoria e la “storia politico-giudiziaria” di quegli anni.
Ma se c’è qualcosa di nuovo ed anche di molto pericoloso che emerge da questa indagine è che essa è basata sul controllo delle persone , tutte, che si esprimono sui social network, nella fatti specie Facebook, perché questo strumento viene utilizzato come strumento di contro potere e cassa di risonanza delle idee che vi vengono espresse. Certamente ci si trova di tutto ed anche il peggio (come nel caso di quanto rilevato da questa indagine), spesso dettato da emozioni che , altrettanto spesso, sono anche fittizie …ma da ciò a dichiararle pericolose per le istituzioni del Paese …. Ed ecco che la “pericolosità” reale espressa da questa indagine e che emerge con tutta la sua forza è quella con la quale si tende a impedire l’espressione libera delle idee, l’espressione libera di voler creare una scuola politica, l’espressione libera di voler creare un partito che si presenti alle elezioni amministrative.
Per quanto riguarda invece la reali violazioni di reati previsti dal Codice Penale? Armi non sono state trovate (solamente computers) …rapine non sono state effettuate (ne parlano nel corso delle intercettazioni telefoniche di voler reperire denaro attraverso rapine ..ma anche da Berlusconi)…furti d’armi non sono stati effettuati ( anziché predisporre una trappola per cogliergli sul fatto i Carabinieri hanno preferito ritirare amministrativamente quelle armi di cui gli “eversori” parlavano al telefono) …omicidi non ne sono stati compiuti, neanche quello nei miei confronti che veniva telefonicamente preparato a Lucca quando sia il Manni che l’Infatino , due degli organizzatori, ed il Ronchi , uno degli indagati, sapevano benissimo che da anni vivo in Francia avendoli qui anche incontrati … e allora in cosa consiste la “pericolosità giuridica” di queste 44 persone ?
I giornalisti hanno scritto che si stavano preparando a compiere attentati e stragi per dare corpo ad un sollevamento popolare affinché poi potessero procedere alla presa del potere attraverso la presentazione di un proprio partito alle Elezioni amministrative ….
La ancora niente di nuovo , disgraziatamente ! I giornalisti seri , leggendo l’atto di accusa della Procura della Repubblica di L’Aquila, come ho invece fatto io, avrebbero commentato con una sola parola “incredibile” ….incredibile che si arrestino e si indaghino persone in Italia per questi motivi. Ma l’80 per cento dei giornalisti ed il 90 per cento dell’editoria nazionale è di sinistra e quindi dagli sostenere la “trama nera”. Ma se prima parlavo di “terrorismo giudizio” espresso da certi magistrati legati a doppio filo con il PD , in questo caso si può parlare anche di “terrorismo intellettuale” : quello che mira a colpire tutti coloro che non reggono il “gioco”. Anche questo meccanismo di “terrorismo intellettuale” si ripete da anni in Italia …basti vedere cosa è avvenuto a Pansa.
Ma non è solamente le idee che disturbano la sinistra che da oltre quarant’anni ha il vero potere in Italia… non si parla mai degli “attacchi portati” a coloro che mettevano le loro finanze a disposizione di idee e progetti di destra. Queste persone sono state distrutte economicamente, private dei loro beni con giochi giuridico-finanziari …finanche a spingerli al suicidio o all’esilio forzato.
D- Lei cosa farebbe adesso … ?
R- Personalmente lancerei una campagna per la libertà di espressione in Italia.
Le battaglie politiche o metapolitiche sono delle battaglie che si esprimono con gli scritti e la pubblicazione di questi , anche attraverso i social network. L’azione giudiziaria della Procura di L’Aquila è basata sull’azione di “recupero” di ciò che è scritto su Facebook per dare la “teorema politico” agli eventuali atti criminali che 7 degli indagati avrebbero espresso di voler compiere ma che nei fatti non erano in grado di compiere. Questo è il dato reale che emerge e , come vedremo nel prossimo futuro, giuridicamente l’accusa di eversione non reggerà ed i 44 soggetti saranno assolti dal principale reato, quello di associazione eversiva” salvo condannare, processualmente, qualcuno di questi per affermazioni “razziste” ed omofobe, le uniche cose che le intercettazioni evidenziano.



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